23 agosto 1978 Ercolano (NA). Muore Ciro Esposito, 22 anni, colpito da un proiettile vagante.

Ciro Esposito foto da Fondazione Pol.i.s.

Ciro Esposito, 22 anni, viene ucciso per errore da un proiettile il 23 agosto 1978 ad Ercolano.
Cammina sul marciapiede con la figlia di due anni ed alcuni parenti quando tre malviventi esplodono un colpo di pistola diretto ad un furgone che transita in quel momento. Il proiettile però colpisce Ciro al petto.
Il ragazzo viene immediatamente soccorso e portato all’ospedale di Torre del Greco, dove giunge privo di vita.
La Corte di Assise, il 29 maggio 1980, Presidente Marino Lo Schiavo, condanna per l’omicidio di Ciro Esposito i tre imputati a 7 anni e 8 mesi, 8 anni e 9 anni di reclusione.
Ciro era un giovane elettricista. Lascia due figli piccoli, di 5 mesi e di 23 mesi, e la giovanissima moglie.
Nel processo la famiglia di Ciro si costituisce parte civile.
La famiglia di Ciro Esposito, i figli in particolare, a distanza di più di 40 anni dal barbaro omicidio, non si rassegnano al suo oblio e sono impegnati a mantenere viva la memoria del giovane padre, affinché Ciro sia ricordato dalla città, dalla regione e dai cittadini tutti come vittima innocente della violenza criminale. Un atto criminale ha infatti impedito a Ciro di crescere i suoi figli, ai figli di avere un padre e alla giovane moglie di avere un compagno che potesse sostenerla e accompagnarla nel percorso di vita che ha dovuto affrontare da sola.
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