9 novembre 1982 Caraffa del Bianco (RC). Giovanni Canturi, bambino di 13 anni, ucciso insieme allo zio, obiettivo dell’agguato

Giovanni Canturi, tredici anni, viene ucciso il 9 novembre 1982 a Caraffa del Bianco (RC) mentre accudisce gli animali insieme con lo zio, vittima designata dei killer.

Fonte: vivi.libera.it

 

 

La Stampa del 10 novembre 1982

 

 

 

Tratto dal libro: DIMENTICATI Vittime della ‘ndrangheta di Danilo Chirico e Alessio Magro

È una vendetta che viene dall’Australia quella che ha portato alla morte del tredicenne Giovanni Canturi.

Nel 1970 lo zio Rosario Zerilli ha commesso un omicidio nella cerchia dell’emigrazione, ripagato con una doppia punizione: il carcere in terra straniera e l’assassinio del figlio a Caraffa del Bianco, il suo paese d’origine.

Scontata la pena, è stato espulso ed è tornato a casa.
Zerilli riprende la zappa in mano e alleva animali.

I conti sembrano ormai saldati, un morto per parte.
Ma l’odio cova ancora.

Il 9 settembre dell’82 Zerilli accudisce le bestie nella sua stalla, insieme al nipotino Giovanni, e a sera è pronto a tornare in paese.
Una strada che percorre ogni giorno alla stessa ora.
Ma ai primi passi le lupare fanno fuoco.

Zerilli tenta di proteggere il nipote col proprio corpo, prima di accasciarsi sul terreno, senza vita.

È inutile: i killer ricaricano i fucili e uccidono il ragazzo, rannicchiato a terra per il terrore.
Resta lì con gli occhi sbarrati in una pozza di sangue innocente.