• LA STRAGE PIÙ LUNGA di Dino Paternostro

    La strage più lunga. Calendario della memoria dei dirigenti sindacali e degli attivisti del movimento contadino e bracciantile, caduti nella lotta contro la mafia (1893-1966) di Dino Paternostro Editore: La Zisa Collana: Passato e presente Anno edizione: 2020   In Sicilia, dall’Unità d’Italia alla metà degli anni Sessanta del ‘900, si è consumata “la strage più lunga” della nostra storia. Una strage “al rallentatore”, potremmo definirla, snodatasi nel corso di un secolo, il cui “filo rosso” è dato dalla pervicace volontà con cui mafia, agrari e “pezzi” di politica han no colpito il movimento contadino e bracciantile, guidato dal sindacato, che coraggiosamente rivendicava lavoro, diritti, libertà. Sono tanti i caduti…

  • QUARANT’ANNI DI MAFIA Storia di una guerra infinita di Saverio Lodato

    QUARANT’ANNI DI MAFIA Storia di una guerra infinita di Saverio Lodato Editore: Bur Rizzoli 2012   La storia di Cosa Nostra dagli anni Sessanta fino alle ultime rivelazioni sulla trattativa fra Stato e mafia. Uno studio rigoroso e acuto – i cui risultati furono apprezzati anche da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino oggi completamente rivisto e aggiornato fino ai nostri giorni. Uno strumento per comprendere la natura di Cosa Nostra, per fare luce sui torbidi rapporti, sempre in bilico tra collusione e aperto conflitto, fra lo Stato e questo enorme potere criminale, per ricordare gli eroi, i vincitori e gli sconfitti di una guerra infinita. Un’opera enciclopedica che mette a…

  • Storia e storie di camorra   di Bruno De Stefano

    Storia e storie di camorra I segreti e gli intrighi di potere dello scioccante mondo parallelo della criminalità organizzata di Bruno De Stefano newtoncompton.com La storia senza fine del crimine in Italia I segreti e gli intrighi di potere dello scioccante mondo parallelo della criminalità organizzata** Episodi di sangue, violenza e intrighi da cui emerge il potere devastante della camorra. Protagonisti delle storie non sono soltanto i boss e i loro sicari alle prese con omicidi, stragi ed esecuzioni brutali, ma anche personaggi della società civile che hanno pagato un prezzo altissimo nel tentativo di opporsi alla logica della violenza e dell’illegalità: in questo libro si parla di gente perbene,…

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      Portella della Ginestra: la prima strage di stato La prima strage di stato dell’Italia repubblicana si consumò  il primo maggio del 1947. La banda di Salvatore Giuliano aprì il fuoco sui contadini e gli operai che si erano raccolti a Portella della Ginestra per celebrare la festa dei lavoratori.       Portella Della Ginestra, la prima strage di Stato: Pietro Orsatti Le interviste di Stefania Border Nights – 3 mag 2018 Con il giornalista Pietro Orsatti parliamo della strage di Portella della Ginestra, avvenuta il 1° maggio 1947 in Sicilia: la prima strage italiana dopo la nascita della Repubblica. Orsatti è autore del libro “Il bandito della guerra…

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    PETIZIONE Dal Blog 19luglio1992.com Caso Agostino: chiediamo che sia tolto il segreto di Stato Statuto della petizione La petizione si prefigge come obiettivo la rimozione dell’assurdo segreto di stato posto nel 2005 sul caso AGOSTINO. Antonio Agostino era un giovane poliziotto palermitano della squadra volanti, prestava servizio presso il commissariato San Lorenzo. La sera del 5 agosto 1989 Nino si stava recando insieme alla moglie Ida Castelluccio (che era incinta) a Villagrazia di Carini (PA) per festeggiare il compleanno della sorella. Nino era chiaramente fuori servizio e non aveva con sè la pistola d’ordinanza. I due ragazzi si stavano accingendo ad aprire il portone quando un commando di killer li…

  • Vittime

    Chi non ricorda non sa. Chi sa ha il dovere di agire: la neutralità, l’indifferenza, rendono complici. Chi accetta le piccole illegalità avalla quelle più grandi. La legalità è la normalità, il semplice rispetto di norme che devono tutelare i diritti e i doveri di tutti. Perché la Storia siamo noi a farla, ogni giorno, con i nostri comportamenti.

  • Mission

      Fare memoria è un impegno, un dovere che sentiamo di dover rendere a quanti sono stati uccisi per mano delle mafie, un impegno verso i familiari delle vittime, verso la società tutta ma, prima ancora, verso le nostre coscienze di cittadini, di laici e di cristiani, di uomini e donne che vivono il proprio tempo senza rassegnazione. Don Luigi Ciotti     “Non possiamo limitarci a ricordare, per quanto il nostro dovere sia di non dimenticare. Dobbiamo trasformare la memoria in impegno, denuncia, testimonianza, cambiamento”. “Nel giardino di una scuola di Amburgo in cui i nazisti uccisero 20 bambini c’é una lapide con questa scritta. ‘Qui sosta in silenzio,…