-
25 maggio 2017 Reggio Calabria. Assassinato Bruno Ielo, 66 anni, tabaccaio, ex carabiniere. Volevano che chiudesse l’attività.
Bruno Ielo, 66 anni, tabaccaio, è stato ucciso con un colpo di pistola alla testa la sera del 25 maggio 2017, esploso da un killer da distanza ravvicinata, mentre rientrava a casa con lo scooter sulla strada Nazionale per Catona. Bruno Ielo venne ucciso per strada su mandato di un esponente della ‘ndrangheta reggina in modo plateale con una pistola abbandonata accanto al cadavere, perché non si era voluto piegare al diktat della cosca di chiudere la tabaccheria che da circa un anno aveva aperto a Gallico, facendo concorrenza a quella del mandante dell’omicidio, elemento di spicco della famiglia Tegano. Il delitto con la sua efferatezza e connotazione simbolica doveva…
-
16 Dicembre 1996 Lamezia Terme (Cz). Scompare Gennaro Ventura, 28 anni, fotografo, ex carabiniere, il corpo ritrovato nel 2008. Fu ucciso perché da carabiniere aveva contribuito all’arresto di un esponente di spicco di una cosca mafiosa lametina.
“Da carabiniere, qualche anno prima aveva contribuito a individuare un giovane picciotto del clan come responsabile di una rapina. Era il luglio del ’91 e il giovanissimo Gennaro Ventura era in servizio a Tivoli. Lontano dalla Calabria delle faide, la famiglia lo pensava al sicuro. Eppure, proprio lì, ha incrociato il destino di Raffaele Rao, giovanissimo compaesano, che “studiava” da picciotto. Per ordine del clan, il 15 luglio del ‘91 aveva rapinato un perito chimico del Tribunale di Roma di un importante quantitativo di eroina e cocaina. Ma proprio mentre si allontanava dall’appartamento dell’uomo, Rao si è scontrato con Ventura, la cui testimonianza è stata fondamentale per arrivare all’individuazione e…
-
2 ottobre 1989 Taranto. Assassinato Giovanbattista Tedesco, ex carabiniere, capo vigilanza all’Italsider. Non aveva voluto sottostare alle imposizioni della Sacra Corona Unita.
Nella notte tra lunedì 2 e martedì 3 ottobre 1989, in un rione di Taranto, sotto la casa dove abitava, fu trovato, assassinato, il corpo di Giovanbattista Tedesco, appartenente all’Arma dei Carabinieri. Svolgeva servizio, come capo della vigilanza, all’ITALSIDER, dove allora lavoravano 12.000 persone. Fu soppresso perché non aveva voluto sottostare alle imposizioni della Sacra Corona Unita che, alle acciaierie di Taranto, la facevano da padrone, come riportato nella Relazione della Commissione Antimafia, presieduta da Gerardo Chiaramonte, e stilata dal giudice Luciano Violante. All’Italsider, cioè allo Stato, sempre stralciando dalla citata Relazione, si rubava in quattro modi: con le sottofatturazioni delle tonnellate di acciaio che uscivano dallo stabilimento; con i…