• 31 Gennaio 1986 Piana Degli Albanesi (PA). Assassinato Giuseppe Pillari, bracciante di 50 anni, perché testimone di un omicidio.

    Giuseppe Pillari, 50 anni, bracciante, è stato ucciso a colpi di lupara e di pistola automatica il 31 gennaio 1986 a pochi chilometri da Piana degli Albanesi (Palermo), in località Guadalani, dentro un casolare di proprietà di un commerciante di pelli e coltivatore diretto, Salvatore Tortorici, vero bersaglio dell’agguato. Il lavoratore, secondo le indagini, è stato soppresso per non avere testimoni. (Fonte: osserbari.files.wordpress.com)     Ringraziamo per l’aiuto  amicidilibera.blogspot.it 31 gennaio 1986 Giuseppe Pillari ucciso in un casolare a Piana degli Albanesi perchè testimone dell’omicidio di Salvatore Tortorici Fonte: Memoria Nomi e storie delle vittime innocenti delle mafie Ed. Abele 2015 Il libro realizzato da Libera – Associazioni, nomi, e numeri…

  • 30 Aprile 1924 Piana degli Albanesi (PA). Assassinato Antonino Ciolino, sindacalista.

    Antonino Ciolino – Piana degli Albanesi (PA) Negli anni venti nella Piana dei Greci, oggi Piana degli Albanesi, era evidente lo scontro di classe: i contadini da una parte, mafiosi e agrari dall´altra. In questo contesto il movimento contadino agisce sullo sfondo di un territorio governato da gabelloti e campieri mafiosi, che nei feudi ospitano latitanti e banditi. Antonino Ciolino fu l’ultimo dirigente delle lotte contadine a venire ucciso dalla mafia di Piana dei Greci nell’aprile del 1924. Fonte: vivi.libera.it     Antonino Ciolino Era un contadino. Il suo omicidio avvenne nell’aprile del 1924 e può essere inquadrato nell’ambito della battaglia contadina per la lotta al latifondo. Fonte: liberanet.org  …

  • 5 Maggio 1921 Piana degli Albanesi (PA). Uccisi Giuseppe e Vito Cassarà, militanti socialisti

    Giuseppe e Vito Cassarà Erano due fratelli che svolgevano l’attività di dirigenti socialisti nella Piana dei greci, ora Piana degli Albanesi. Il 5 maggio 1921 vennero uccisi dalla criminalità locale. Fonte  liberanet.org         Fonte: ricerca.repubblica.it Articolo del 30 aprile 2010 PORTELLA SANGUE E POLITICA QUELLA STRAGE PER PUNIRE I CONTADINI di Amelia Crisantino In Sicilia, il primo maggio è sempre Portella. Quel pianoro con undici morti e ventisette feriti è rimasto a significare la tragedia di un dopoguerra in cui si tornava a votare dopo la dittatura, e subito si voleva fermare coi morti l’avanzata delle sinistre. Portella è la strage-archetipo della nostra democrazia malata: dove sono…

  • 28 Aprile 1921 Piana degli Albanesi (PA). Ucciso Vito Stassi, dirigente socialista e presidente della Lega dei contadini del paese.

    Vito Stassi, contadino, dirigente socialista nella Sicilia dei primi anni del Novecento e presidente della Lega dei contadini. Considerato l’ala intransigente del partito che si rifiutava di fare affari e scendere a compromessi con la mafia. La sera del 28 aprile 1921 tre uomini armati di fucile lo aspettano mentre rientra a casa a Piana dei Greci, ora Piana degli Albanesi. Vito aveva finito da poco una riunione al vicino circolo socialista. I tre killer lo colpiscono con numerosi colpi. Muore all’istante. Per tutta la notte il corpo di Vito fu lasciato riverso sul selciato, dove venne vegliato dalla famiglia e da un nutrito gruppo di contadini in attesa della…

  • 20 Maggio 1914 Piana degli Albanesi (PA). Assassinati, a pochi giorni dalle elezioni amministrative, Mariano Barbato ed il cognato Giorgio Pecoraro, militanti del Partito Socialista. Mariano era cugino e braccio destro di Nicola, dirigente del partito.

    Il 20 maggio 1914 a Piana dei Greci (l’attuale Piana degli Albanesi) un gruppo di criminali a volto scoperto spararono su Mariano Barbato e Giorgio Pecoraro. Le due vittime erano contadini e militanti del Partito socialista. In particolare, Mariano Barbato era cugino di Nicola Barbato, noto politico socialista siciliano, conosciuto in tutt’Italia. Il duplice delitto destò grande impressione a Piana, anche perché erano alle porte le elezioni amministrative, che i socialisti si apprestavano a vincere. Sembrò, quindi, un “messaggio” ai futuri vincitori e al loro leader politico, Nicola Barbato. (Liberanet.org)     Tratto da La Sicilia del 17 Gennaio 2010 Il coraggio di Mariano Barbato di Dino Paternostro Fu assassinato…