1 Dicembre 2008 Casalnuovo, Napoli. Raffaele Manna, commerciante 62enne, ucciso in una rapina.

Raffaele Manna, 64 anni, commerciante di prodotti agricoli e mangimi di Casalnuovo, il 1 dicembre 2008 subisce una rapina da parte di quattro persone e reagisce colpendo uno dei ladri con un bastone di legno. Uno dei rapinatori risponde a sua volta sparando quattro colpi che uccidono Manna. Diego Solla, di 19 anni, e Antonio Caiazzo, di 30 anni, sono subito arrestati, interrogati e trasferiti al carcere di Poggioreale.
Ai due, entrambi napoletani, si aggiungono Gennaro Apollo, legato al clan camorristico dei Sarno, e Antonio Varlese, arrestato successivamente.
I carabinieri di Castello di Cistema costituiscono una piccola task force guidata dal maggiore Fabio Cagnazzo e coordinata dal pm Salvatore Pisco per dare la caccia agli assassini che sono giudicati dal GUP del tribunale di Nola con rito abbreviato: Gennaro Apollo e Massimo Varlese sono condannati all’ergastolo, Diego Solla e Antonio Caiazzo a venti anni di carcere.
Fonte: fondazionepolis.regione.campania.it

 

 

Articolo di La Repubblica del 2 Dicembre 2008 
Reagisce alla rapina, commerciante ucciso
di Irene De Arcangelis

NAPOLI – Una giornata di duro lavoro, poco guadagno nel negozietto di provincia. La rabbia esplode, nel cuore del commerciante sessantenne, davanti a quei quattro balordi che gli portano via il sudato incasso: 180 euro. Ha afferrato un bastone poggiato dietro il bancone tra i sacchi pieni di semi e di mangimi, ha inseguito e colpito giù duro sulle spalle del malvivente in fuga. Quest’ ultimo non ha avuto pietà né paura. Si è girato e ha sparato quattro colpi di pistola contro la sua vittima. Il commerciante è morto pochi minuti dopo in ospedale. Ucciso a freddo, per aver reagito alla rapina, ieri sera poco prima della chiusura del negozio di fitosanitari e articoli per animali a Casalnuovo, periferia nord di Napoli. È immediatamente scattata la caccia ai quattro malviventi, fuggiti in sella a due motorini con i volti coperti da sciarpe e passamontagna, mentre davanti al negozio si è raccolta una piccola folla di vicini e conoscenti sconvolta per quanto accaduto, che ha inscenato proteste contro la mancanza di sicurezza, i continui furti e rapine. La vittima, Raffaele Manna, 62 anni, di rapine non ne aveva mai subite. Lavorava nel negozio ormai gestito dai suoi tre figli. Uno dei ragazzi, ieri sera intorno alle sette e mezza, stava ancora servendo tre clienti. Dunque c’ era gente nel negozio, ma questo non ha fermato i banditi. Lungo via Filichito si sono fermati all’ esterno dell’ attività commerciale, due di loro sono rimasti fuori. Gli altri due sono entrati. «Fermi, state buoni e non succederà niente. Dateci l’ incasso», ordinano con accento napoletano. Clienti e titolari restano immobili mentre i malviventi prendono quello che trovano nella cassa. Quindi fanno per allontanarsi, uno dietro all’ altro nello spazio angusto del negozio. È allora che Raffaele Manna esplode, a differenza del figlio non ce la fa a rimanere immobile e subire. Afferra il bastone dietro il bancone, con un passo si ritrova alle spalle dell’ ultimo bandito che sta uscendo dal negozio. E giù un colpo con tutte le forze che ha sulla schiena del rapinatore. Che barcolla ma poi si riprende. Si gira di scatto, ha la pistola in pugno. Spara quattro colpi al petto del commerciante, quindi guadagna l’ uscita, balza in sella al motorino guidato da uno dei complici e svanisce. I quattro fuggono verso Napoli, uno dei due motorini urta un’ auto ferma nel traffico e schizza via. Intanto Raffaele Manna, in agonia ma ancora vivo, viene trasportato dal figlio all’ ospedale di Pollena Trocchia. Ma è una corsa inutile. Il commerciante muore prima di entrare in sala operatoria.

 

 

 

Articolo del 02 dicembre 2008 da corrieredelmezzogiorno.corriere.it
Casalnuovo, un commerciante ucciso per 200 euro. Fermato uno dei rapinatori

L’uomo, 29 anni, è stato fermato dai carabinieri di Castello di Cisterna: avrebbe partecipato al sanguinoso «colpo»

NAPOLI — Un commerciante di 62 anni, Raffaele Manna, è stato ucciso ieri sera intorno alle 19.30 durante una rapina nel suo negozio a Casalnuovo. Poche ore dopo è stato arrestato uno dei suoi rapinatori dai carabinieri di Castello di Cisterna. Si tratta di un giovane sorpreso nel garage della sua abitazione ancora accanto allo scooter utilizzato per la rapina.

L’IDENTIFICAZIONE – Dal numero di targa di uno dei due motorini utilizzati dai rapinatori gli investigatori sono risaliti a Gennaro Apollo, il 29enne pregiudicato fermato dai carabinieri con l’accusa di aver ucciso ieri a Casalnuovo il commerciante Raffaele Manna. Ieri sera, poco dopo la sanguinosa rapina, un motorino con due giovani in sella si era scontrato con un’auto allontanandosi subito a forte velocità. Il conducente della vettura aveva annotato il numero di targa, che appartiene a uno scooter non risultato rubato, segnalandolo alle forze dell’ordine. Gli inquirenti hanno intuito che il motorino coinvolto nell’incidente – avvenuto a poca distanza dal luogo della rapina – era guidato proprio dagli autori del colpo nel negozio di Manna. Le indagini dei carabinieri, alle quali hanno collaborato anche gli investigatori del commissariato di polizia di Ponticelli, diretti dal vicequestore Luciano Nigro, si sono concentrate pertanto su Gennaro Apollo, che abita nel quartiere alla periferia est di Napoli. Il giovane, secondo quanto emerso dagli accertamenti, aveva in uso lo scooter anche se non ne è il proprietario. Non sarebbe lui tuttavia il rapinatore che ha esploso i colpi di pistola all’indirizzo del commerciante uccidendolo. Apollo ha precedenti per truffa ed ha una parentela con persone appartenenti a una famiglia camorristica della zona. Secondo indiscrezioni, sarebbe stato identificato anche uno degli altri tre autori della rapina. Si tratterebbe di un giovane con numerosi precedenti..

LA DINAMICA DELLA RAPINA – I rapinatori erano in quattro, avevano tutti i cappellini di lana calati fin sulla fronte e sciarpe a coprire il viso. Nonostante fossero irriconoscibili, però, ai testimoni sono sembrati tutti molto giovani. Hanno raggiunto con due scooter la strada in cui si trova il negozio di Manna, una via che collega Casalnuovo con la vicina Volla, poco trafficata e quindi ideale per la fuga. Una volta davanti al locale, due sono entrati impugnando le pistole, mentre i loro complici sono rimasti ad aspettarli in sella agli scooter, pronti a ripartire a tutto gas. Nel negozio, oltre al titolare, c’erano suo figlio e un paio di clienti. Raffaele Manna vendeva mangimi per animali, fertilizzanti chimici e altri prodotti per l’agricoltura, e in tutta la giornata non aveva incassato più di duecento euro. I malviventi hanno svuotato la cassa e si sono avviati verso l’uscita. Il primo era ormai già fuori quando il commerciante, approfittando del fatto che l’altro rapinatore si era attardato ed era ancora a pochi centimetri dal bancone, ha afferrato un attrezzo che aveva a portata di mano — pare si trattasse di un arnese agricolo piuttosto pesante — e ha cominciato a colpirlo. In soccorso del bandito è però arrivato il complice, che è tornato indietro e ha sparato ripetutamente contro Manna. Quattro i bossoli ritrovati dai carabinieri, tutti calibro 7,65. Colpito alla testa, il sessantaduenne si è accasciato, e il rapinatore ha potuto così liberarsi e raggiungere i complici con i quali si è subito allontanato. Il commerciante è stato soccorso prima dal figlio e dagli altri clienti presenti nel negozio e poi da un’équipe del 118. Respirava ancora quando è arrivata l’ambulanza, ed è riuscito a resistere fino all’arrivo all’ospedale di Cercola. Ma lì è morto mentre i medici stavano per sottoporlo a un intervento chirurgico apparso però immediatamente disperato. Nella fuga una delle due moto è sbandata ed è quasi andata a schiantarsi contro un’auto che arrivava in senso opposto. Il conducente è riuscito però a evitare l’impatto e a riprendere il controllo dello scooter. Colpito davanti al figlio Nel negozio c’erano anche il figlio della vittima e due clienti. Inutili i soccorsi e la corsa in ospedale  (F. B.)

 

 

Articolo del 1 Luglio 2009 da crimeblog.it

Omicidio Raffaele Manna: due ergastoli e due condanne a venti anni per gli aggressori
da Daniele Particelli

1 dicembre 2008. Quattro malviventi armati fanno irruzione in un negozio di fitosanitari e articoli per animali sito in via Filichito a Casalnuovo di Napoli, pretendendo l’incasso.

Il 62enne Raffaele Manna, genitore dei titolari del negozio, li ha lasciati fare ma quando questi si apprestavano ad uscire dal negozio è riuscito a fermarne uno. Uno degli altri tre si è accorto ed ha fatto fuoco contro il negoziante, ferendolo gravemente. Inutile la corsa in ospedale: Manna è deceduto poche ore.

I quattro responsabili sono stati rintracciati nei giorni successivi: si tratta di Gennaro Apollo, Massimo Varlese, Diego Solla ed Antonio Caiazzo, tutti pregiudicati e legati a personaggi di spicco del clan Sarno e del clan De Luca Bossa.

Ieri pomeriggio a Nola si è concluso il processo per i quattro rapinatori: Apollo e Varlese sono stati condannati all’ergastolo, mentre per Solla e Caiazzo, loro complici, la condanna è stata di 20 anni di carcere.

 

 

 

Leggere anche:  vivi.libera.it

Raffaele Manna
Per chi vive in terra di camorra non è facile fare impresa. È può accadere che una vita valga solo 180 euro. La memoria, però, ha un valore inestimabile. L’Agrimanna srl è ancora lì, in via Filichito, a Casalnuovo. A scorrere le recensioni in rete di questa attività, colpiscono le qualità attribuite ai proprietari: onestà, competenza, gentilezza, attaccamento al lavoro. Raffaele ne sarebbe certamente fiero.

 

 

 

 

 

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