31 Luglio 1982 Roccarainola (NA). Muore Filippo Scotti, 7 anni, colpito al cuore da un proiettile sparato contro il padre.

Una spietata vendetta della malavita ha coinvolto un bambino di sette anni, Filippo Scotti, che è stato assassinato assieme al padre, Luigi, un pregiudicato di 52 anni, intorno alle 9,30 del 31 luglio del 1982 a Roccarainola, un centro agricolo della provincia di Napoli al confine con quella di Avellino.

 

 

Fonte: fondazionepolis.regione.campania.it

Filippo Scotti, 7 anni, viene assassinato assieme al padre, Luigi, un pregiudicato di 52 anni, intorno alle 9,30 del 31 luglio del 1982 a Roccarainola, un centro agricolo della provincia di Napoli al confine con l’Irpinia.

Luigi Scotti, 52 anni, soprannominato «O’Barone», era uscito dal carcere di Poggioreale appena due settimane prima.
Quella mattina Luigi Scotti esce per andare a comprare dei pomodori e come al solito prende la sua Vespa 50 facendo sedere il piccolo sul sedile posteriore della moto.

Di ritorno dal mercato incontra due killer, che, appena lo vedono, gli sparano contro una decina di colpi al petto, uccidendolo all’istante. Il bambino seduto dietro al padre è così minuto di corporatura che probabilmente non è nemmeno visto dai killer. Anche il bimbo viene colpito al cuore mortalmente.

Gli assassini fuggono a bordo di una motocicletta.

 

 

Articolo da L’Unità del 1 Agosto 1982

Vendetta della camorra
Napoli: ammazzano insieme al padre un bambino di 7 anni

NAPOLI — Una spietata vendetta della malavita ha coinvolto un bambino di sette anni, Filippo Scotti, che è stato assassinato assieme al padre, Luigi, un pregiudicato di 52 anni, ieri mattina intorno alle 9,30 a Roccarainola, un centro agricolo della provincia di Napoli al confine con quella di Avellino. Luigi Scotti, 52 anni, soprannominato «O’Barone», era uscito dal carcere di Poggioreale appena due settimane fa.
Ieri mattina il pregiudicato è uscito per andare a comprare dei pomodori; come al solito ha preso la sua Vespa 50 e sul sedile posteriore era seduto Filippo. Tornando dal mercato ha incontrato due killer che appena lo hanno visto gli hanno sparato contro una decina di colpi al petto uccidendolo all’istante.
Il bambino era seduto dietro al padre e probabilmente data la sua minuta corporatura, non è stato nemmeno visto dai killer, un proiettile lo ha raggiunto al cuore.
Gli assassini sono fuggiti a bordo di una motocicletta.

Nel  Napoletano, sempre ieri mattina si è registrato un altro omicidio: un pregiudicato di S. Giuseppe Vesuviano Giuseppe Langella di 39 anni è stato assassinato a colpi di mitraglietta. La polizia sul luogo di quest’omicidio (il 170° dall’inizio dell’82 a Napoli e provincia) ha raccolto una ventina di bossoli.
L’altra notte infine a Casoria, un grosso centro alle porte di Napoli, un uomo di 74 anni, Domenico Arpetta, infastidito da una partita di calcio «notturna» che si svolgeva sotto casa, ha imbracciato una «doppietta» ed ha sparato nel mucchio. Cinque i feriti, fra cui un bambino di 5 anni. Alfonso Grisolino, che stava prendendo il fresco assieme ai genitori.

 

 

 

 

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