5 agosto 1981 Gela (CL). Angelo Di Bartolo, 56 anni, vittima innocente di una guerra di mafia

Angelo Di Bartolo, 56 anni.
Gela (CL),  5 agosto 1981

Una sparatoria tra le strade di Gela tra due clan e Angelo Di Bartolo, 56 anni e due figli, rimane ucciso il 5 agosto del 1981.

Fonte: vivi.libera.it

 

 

 

Fonte:  archiviolastampa.it
Articolo del 6 agosto 1981
Killers uccidono due giardinieri
Un altro feroce delitto a Gela
Le vittime di 45 e 55 anni stavano innaffiando i fiori – Gli assassini sono fuggiti in auto

GELA — Due giovanissimi killers, armati di fucile a lupara e pistola a tamburo, ieri mattina a Gela hanno fatto irruzione nella villa comunale uccidendo I giardinieri Giuseppe Burgio, di 45 anni, padre di quattro figli, e Angelo Di Bartolo, di 55 anni, con tre figli. Gli assassini sono quindi fuggiti su un’automobile in sosta con il motore acceso e un complice al volante.

Secondo gli inquirenti vittima predestinata era Giuseppe Burgio, pregiudicato, con precedenti penali per estorsioni, ma gli assassini, temendo di essere stati riconosciuti, hanno deciso di sopprimere anche l’incensurato Di Bartolo e gli hanno sparato un colpo in piena fronte.

Il duplice delitto è avvenuto alle sette del mattino, poco dopo che i due giardinieri municipali avevano aperto i cancelli di “Villa Garibaldi”. Burgio e Di Bartolo avevano incominciato ad innaffiare il giardino, quando sono entrati di corsa i killer in bluejeans. Pochi istanti e subito gli spari con il fucile a canne mozze imbracciato da uno dei due e con la pistola a tamburo impugnata dall’altro.

La sparatoria di ieri, secondo carabinieri e polizia, è collegata a due recenti omicidi sempre a Gela, quello del pregiudicato Angelo Fassino il 19 marzo e quello dell’autotrasportatore Calogero Coccomini, entrambi impegnati in affari ai margini degli appalti e dei subappalti per alcune opere pubbliche. a. r.