• “Tita, Angelina e le altre Condannate a morte per un amore sbagliato” di Francesca Barra

    Tita, Angelina e le altre Condannate a morte per un amore sbagliato di Francesca Barra La ‘ndrangheta non perdona chi tradisce la «famiglia». Dal caso Costantino a quello Pesce, trent’anni di omicidi. E spesso la verità viene a galla solo dopo molti anni. Donne giovani, madri, calabresi e con la voglia di collaborare, di liberare sé stesse e la vita dei figli dalla morsa della ‘ndrangheta. Donne che si innamorano dell’uomo sbagliato e che per questo firmano la loro condanna a morte. Uccise dall’acido o vittime di lupara bianca. Alcune sono sparite nel nulla e la cronaca le ha dimenticate, forse rendendo un favore a chi le ha messe a…

  • 16 marzo 1994 Reggio Calabria. Scompare Angela Costantino, 25 anni, madre di quattro figli, uccisa per aver tradito il marito boss della ‘ndrangheta

    Angela Costantino, venticinque anni e madre di quattro figli, scomparve dalla sua casa di Reggio Calabria il 16 marzo 1994. Era moglie del boss della ‘ndrangheta Pietro Lo Giudice, detenuto nel carcere di Palmi. Dopo 18 anni, grazie alle rivelazioni di alcuni pentiti si è saputa la verità. Angela Costantino è stata strangolata in casa ed il suo corpo fatto sparire, condannata a morte dalla famiglia del marito per averlo tradito mentre lui era in carcere.       Fonte:  repubblica.it  Articolo del 14 aprile 2012 Tradì il marito boss mentre era detenuto Così madre di 4 figli fu uccisa dai parenti Operazione contro la cosca Lo Giudice a Reggio…