• 31 Gennaio 1983 Napoli. Ucciso Nicandro Izzo, appuntato in servizio presso la Casa Circondariale di Poggio Reale.

    Nicandro Izzo, Appuntato del Corpo degli Agenti di Custodia – nato a Calvi Risorta (CE) il 01/12/1944 in servizio presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale. Il 31 gennaio 1983, dopo numerose minacce ricevute, veniva ucciso con un colpo di pistola alla testa da parte di ignoti, a poche decine di metri dall’Istituto. Nel corso delle successive indagini è emerso il chiaro stampo camorristico dell’omicidio. L’Appuntato Izzo è stato riconosciuto “Vittima del Dovere” ai sensi della Legge 466/1980 dal Ministero dell’Interno. A lui è intitolata l’area verde attrezzata per bambini nel Comune di Pignataro Maggiore (CE). Nota di polizia-penitenziaria.it     Articolo da La Stampa del 1 Febbraio 1983 Prendeva…

  • 24 Novembre 1982 San Cataldo (CL). Ucciso Carmelo Cerruto, Brigadiere Polizia Penitenziaria

    Carmelo Cerruto, brigadiere Polizia Penitenziaria, viene ucciso il 24 novembre 1982, alle ore 8,30 circa, in via Regina Elena a San Cataldo (CL), mentre si recava in servizio, a pochi centinaia di metri dal suo ufficio, con diversi colpi d’arma da fuoco.  Fu ucciso probabilmente perché stava indagando sull’uccisione del figlio Emanuele, avvenuta il 21 settembre 1981.       Nota da: polizia-penitenziaria.it “Brigadiere del Corpo degli Agenti di Custodia – nato a Modica (RG) il 01/12/1926, in servizio presso l’Istituto per Minori di San Cataldo. Il 24 novembre 1982, alle ore 8,30 circa, in via Regina Elena, mentre si reca in servizio, a pochi centinaia di metri dal suo ufficio…

  • 15 Ottobre 1982 Cesa (CE). Ucciso in un agguato Gennaro De Angelis, Agente della Polizia Penitenziaria.

    Gennaro De Angelis, nato a Cesa (CE) il 26 ottobre 1945 si arruolò nell’ex Corpo Agenti di Custodia all’età di 21 anni e fu assegnato alla Casa Circondariale di Pisa, dove prestò servizio per quattro anni. Dopodiché, su sua richiesta – richiesta motivata dal fatto che essendo molto legato agli affetti familiari e avendo deciso di mettere su famiglia – fu trasferito alla Casa Circondariale di Napoli – Poggioreale. Qui espletava tra i vari compiti d’istituto anche quello della ricezione pacchi dei detenuti ed è stata proprio questa funzione, così come emerge dagli atti giudiziari, a portarlo alla morte. Sembra poco per togliere la vita ad una persona, ma in…

  • 14 Settembre 1982 Napoli. Ucciso Antimo Graziano, Brigadiere in servizio presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale

    Antimo Graziano, Brigadiere del Corpo degli Agenti di Custodia era in servizio presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale. Il 14 settembre 1982 rientrando dal servizio appena prestato, all’interno della propria autovettura, nei pressi dell’abitazione, cadde vittima di numerosi colpi d’arma da fuoco. Nel corso delle successive indagini è emerso il chiaro stampo camorristico dell’omicidio. “Antimo Graziano era nato a Bellona, in provincia di Caserta, il 4 giugno del 1937. Era sposato con Maria Rosaria Marano, di trentanove anni e aveva due figlie, Concetta, di sei anni e Rosanna di due. Si era arruolato venticinque anni prima nel corpo delle guardie di custodia. Da sei era in servizio all’ufficio matricola…

  • 29 Giugno 1982 Termini Imerese (PA). Ucciso Antonino Burrafato, vicebrigadiere Polizia Penitenziaria . Ucciso per aver fatto il proprio dovere.

    Antonino Burrafato (Nicosia, 13 giugno 1933 – Termini Imerese, 29 giugno 1982) è stato un poliziotto italiano, vice-brigadiere in servizio presso la Casa Circondariale dei Cavallacci di Termini Imerese. Fu assassinato da mano mafiosa il 29 giugno 1982. Antonino Burrafato lavorava presso l’ufficio matricola del penitenziario dove nel 1982 il boss Leoluca Bagarella, in transito presso i Cavallacci, stava tornando a Palermo a causa della morte del padre, nel frattempo gli doveva essere notificata una ordinanza di custodia cautelare in carcere e quindi non sarebbe potuto andare a trovare il padre. L’arduo compito toccò al brigadiere Burrafato, uomo che osservava alla lettera il regolamento e che quindi impedì al Bagarella…

  • 12 Febbraio 1982 Arzano (NA). Ucciso Alfredo Paragano, appuntato del Corpo degli Agenti di Custodia.

    Alfredo Paragano – Appuntato del Corpo degli Agenti di Custodia – nato a Perdifumo (SA) il 3 novembre 1943 in servizio presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale. Il 12 febbraio 1982, ad Arzano (NA), libero dal servizio, veniva ferito mortalmente da colpi di arma da fuoco esplosi da ignoti a bordo di una autovettura. Nel corso delle successive indagini è emerso il chiaro stampo camorristico dell’omicidio. L’Appuntato Paragano è stato riconosciuto “Vittima del Dovere” ai sensi della Legge 466/1980 dal Ministero dell’Interno. Fonte: polizia-penitenziaria.it         Articolo del 19 Ottobre 2011 da   cambiamoarzano.com  STORIE CRIMINALI DI ARZANO: “ALFREDO PARAGANO” UN EROE DIMENTICATO di Carmine Santaniello Arzano…

  • 5 Giugno 1981 Napoli. Ucciso Agostino Battagli, appuntato del Corpo degli Agenti di Custodia

    Agostino Battagli è nato a Portici il 18 ottobre 1945. Giovanissimo, si è arruolato nel Corpo degli Agenti di Custodia. Ha seguito il corso di formazione presso la Scuola Militare Allievi Agenti di Custodia nella sua stessa città natale. Alla fine dell’addestramento, è stato assegnato alla Casa Circondariale di Napoli – Poggioreale. Permanendo nel suo stato di servizio, ha raggiunto il grado di appuntato. Agostino Battagli, appuntato del corpo degli Agenti di Custodia presso la casa circondariale di Poggioreale, viene ucciso la mattina del 5 giugno 1981 da una serie di colpi di arma da fuoco sparati da tre killer mentre si trova all’interno di un negozio per acquistare della…

  • 13 Luglio 1980 Palermo. Ucciso Pietro Cerulli, agente di Custodia presso il carcere Ucciardone di Palermo.

    Pietro Cerulli, Agente del Corpo degli Agenti di Custodia – nato a Miano (NA) il 26/05/1950 in servizio presso la Casa Circondariale di Palermo. Il 13 luglio 1980, mentre rincasava alla guida della propria autovettura, veniva fatto segno di un attentato mortale commesso da appartenenti all’associazione criminale denominata Cosa Nostra. L’Agente è stato riconosciuto “Vittima del Dovere” ai sensi della Legge 466/1980. A Pietro Cerulli, il Comune di Palermo ha intitolato la piazza antistante l’istituto penitenziario di Pagliarelli a Palermo. nota di: polizia-penitenziaria.it         Articolo da L’Unità del 16 Luglio 1980 Ucciso un agente di custodia dell’Ucciardone È onesto e la mafia gli manda tre killer di…

  • 28 Agosto 1979 Palermo. Sparisce Calogero Di Bona, maresciallo presso la Casa Circondariale Ucciardone.

    Calogero Di Bona, 35 anni, maresciallo presso la Casa Circondariale Ucciardone di Palermo, sparisce il 28 Agosto del 1979. Vittima di “lupara bianca”. “Dopo 33 anni la Dia di Palermo fa luce sull’omicidio del maresciallo Calogero di Bona, maresciallo delle guardie carcerarie nel carcere palermitano. Fu la cosca capeggiata dal capomafia Rosario Riccobono a volere quell’omicidio. Calogero Di Bona, fu sequestrato e strangolato il 28 agosto del 1979, al termine del suo turno di lavoro perché ritenuto responsabile di un ipotetico pestaggio subito in cella da un uomo d’onore, Michele Micalizzi, fidanzato con la figlia di Riccobono. Il maresciallo Di Bona era nato a Villarosa il 29 agosto del 1944.…

  • 30 Novembre 1977 Palermo. Ucciso Attilio Bonincontro Brigadiere della Polizia Penitenziaria

    Attilio Bonincontro, 53 anni, brigadiere degli agenti di custodia in servizio presso la Casa Circondariale Ucciardone di Palermo, fu ucciso il 30 novembre del 1977 mentre faceva ritorno presso la propria abitazione. Era dirigente dell’ufficio matricola dell’Ucciardone, era un sottoufficiale stimato, la sua morte provocò una vera e propria rivolta tra i colleghi che il giorno dopo si autoconsegnarono organizzando una manifestazione di protesta davanti al carcere. Il Brigadiere Bonincontro è stato riconosciuto “Vittima del Dovere”       Articolo da  LA STAMPA del 2 Dicembre 1977 Brigadiere di custodia all’Ucciardone è ucciso forse da “killer” di mafiosi  di Antonio Ravidà La vittima aveva 53 anni – Due giovani gli…