• 19 giugno 2018 Nicotera (VV). Ucciso Stefano Piperno, insegnante di 34 anni, il suo corpo dato alle fiamme, per un presunto debito di droga.

    Stefano Piperno scompare da Nicotera (VV) il 19 giugno del 2018, il suo corpo, carbonizzato, sarà ritrovato il giorno dopo nella sua auto distrutta dal fuoco. “L’attività investigativa, che scaturiva dal ritrovamento, avvenuto il 20 giugno 2018 in Nicotera, di un’autovettura completamente distrutta dalle fiamme con all’interno i resti di un cadavere carbonizzato, identificato poi in Piperno Stefano cl. 84, tossicodipendente, scomparso dal giorno precedente, ha consentito di risalire compiutamente all’identità degli assassini e al movente dell’atto omicidiario, causato dalle pressanti richieste della vittima, finalizzate ad ottenere dello stupefacente del tipo cocaina, pur avendo maturato debiti pregressi con gli aggressori. Per quanto concerne, invece, alla dinamica del delitto, gli investigatori…

  • 13 gennaio 2018 Crotone. Giuseppe Parretta, 18 anni, è stato ucciso da un vicino, già noto alle forze dell’ordine, che si era convinto che facesse la spia sul suo conto ai carabinieri.

    Il 13 gennaio del 2018 a Crotone, Giuseppe Parretta, 18 anni, è stato ucciso da un vicino, già noto alle forze dell’ordine, con precedenti per droga, rapina ed armi, che si era convinto che facesse la spia sul suo conto ai carabinieri. Il ragazzo che si trovava in casa insieme alla mamma, Katia Villirillo, presidente dell’associazione Libere donne, molto impegnata nel contrasto alla violenza di genere, la fidanzata, la sorella ed il fratello si è parato per fare scudo ai familiari e divenendo bersaglio dei colpi di pistola sparati con freddezza da Salvatore Gerace (56 anni).     Fonte:  quotidianodelsud.it Articolo del 14 gennaio 2018 Ucciso a 18 anni, lutto…

  • 29 maggio 2017 Mileto (VV). Francesco Prestia Lamberti, ragazzo di 15 anni, assassinato da un coetaneo, apparentemente per motivi di gelosia.

    Francesco Prestia Lamberti è morto il 29 maggio 2017, a Mileto (CZ), a soli 15 anni, ammazzato con due colpi di pistola da un coetaneo, appartenente ad una nota famiglia malavitosa locale. Motivo dell’omicidio, così come indicato nella  sentenza dei giudici del tribunale dei minori, riguardo la condanna a 14 anni di reclusione nei confronti del 15enne, reoconfesso dell’omicidio, sarebbe  da attribuirsi a «gelosia e anzi dal vero e proprio senso del possesso che l’accusato nutriva nei confronti di una ragazza, tanto da non tollerare che altri si sentissero o provassero interesse per lei, nonostante loro due non fossero più fidanzati».       Fonte:  huffingtonpost.it Articolo del 31 maggio…

  • 29 agosto 2014 Bari. Ucciso Flori Mesuti, per uno schiaffo al ragazzino “sbagliato”

    Flori Mesuti, Florian aveva 25 anni. Originario dell’Albania, venne ucciso a Bari, nelle vicinanze del Redentore,  il 29 agosto 2014 per aver cercato di sedare una lite tra ragazzini. Nel tentativo di placare gli animi, diede uno schiaffo al ragazzino ‘sbagliato’, figlio di un boss del quartiere. (Fonte: pugliain.net )       Fonte: bari.repubblica.it Articolo del 2 settembre 2014 Ucciso per uno schiaffo, arrestato il figlio del boss del Libertà Francesco Caldarola, 22 anni, si è costituito dopo l’omicidio del giovane albanese punito per “lo sgarbo” al fratello del killer. Ucciso per una parola di troppo alla persona sbagliata. Per aver difeso un 14enne e sua madre aggrediti da…

  • 11 Ottobre 2009 Serra San Bruno (VV). Scompare Pasquale Andreacchi, 18 anni. Ritrovano il suo corpo fatto a pezzi.

    Pasquale Andreacchi ucciso a Serra San Bruno (VV). Aveva compiuto 18 anni da neanche un mese quando cadde vittima della barbarie che lo ha strappato, poco più che bambino, alla sua famiglia. Poco prima, per festeggiare il suo ingresso nella maggiore età, Pasquale si era fatto un regalo, un cavallo. Si chiamava Joe, ed insieme allo stallone Hidalgo, e ad altri, era la sua vera ragione di vita. La sua unica smisurata passione. Non era riuscito ancora a pagarlo, quel cavallo, poiché aspettava un assegno che tardava ad arrivare. L’aveva acquistato da un pregiudicato del luogo, che per il mancato pagamento pare abbia minacciato più volte Pasquale e i suoi…

  • 13 aprile 2009 Napoli. Giovanni Tagliaferri, 21 anni, muore per una coltellata inflittagli in una aggressione scaturita per futili motivi.

    Giovanni Tagliaferri muore, a soli 21 anni, il 13 aprile 2009, lunedì di Pasquetta, in via Cristoforo Colombo, nella zona del porto di Napoli. Sono le 22.30 circa, quando un amico in macchina con Giovanni fa dei complimenti ad una ragazza che in quel momento è sul marciapiede del porto e che, in compagnia del fidanzato e di altre due coppie di giovanissimi, è appena rientrata da una gita a Capri. Ne scaturisce una violenta lite, con reciproca aggressione, nel corso della quale il giovane Tagliaferri riporta diverse ferite, provocate da arma da taglio, una delle quali si è poi rilevata fatale. Viene colpita la radice della coscia sinistra recidendo…

  • 6 Luglio 2008 Pescara. Ucciso Mario Pagliari, 64 anni, da un ex camorrista, detenuto in licenza lavorativa, per futili motivi.

    È domenica pomeriggio, il 6 luglio del 2008 quando, a Pescara, nel parco di Villa de Riseis, tra via Puccini e il lungomare, Mario Pagliari, ex pescatore e titolare dello stabilimento Apollo (proprio dall’altra parte della riviera), viene ucciso con due colpi di pistola all’addome e alla tempia da Michelangelo D’Agostino, casertano di 55 anni, ex camorrista affiliato al clan Cutolo, che all’epoca lavorava nel parco con un contratto a tempo determinato con la cooperativa La Cometa. Erano le 16,30. Secondo la ricostruzione di allora, il balneatore di 64 anni arriva al parco in bicicletta e inizia a giocare a carte. Un quarto d’ora dopo arriva D’Agostino. Ha un battibecco…

  • 27 Novembre 2007 San Giorgio a Cremano (NA). Umberto Improta, 25 anni, resta ucciso durante una rissa per futili motivi.

    Umberto Improta viene colpito da un proiettile vagante mentre esce dal Caffè del Presidente a San Giorgio a Cremano. Umberto è coinvolto in una rissa sebbene sia completamente estraneo alle dinamiche del fatto. A dover essere colpito un altro Umberto che aveva osato schiaffeggiare Luigi di Sarno alias “Topolino”, rampollo della famiglia di Ponticelli, nipote di Salvatore Di Perna. I tre ragazzi che hanno partecipato alla sparatoria si sono presentati al commissariato di Ponticelli, accompagnati dai loro avvocati. Si tratta di Luigi Sarno, 19 anni, detto ‘Topolino’, Salvatore Di Perna di 18 anni, detto “o Nerone’, e un minore di 17 anni. Sarno e Di Perna sono stati rinchiusi nel…

  • 24 Dicembre 2006 Napoli. Ucciso Keba Aleksandr, 50 anni, ucraino, venditore ambulante, per futili motivi.

    “Keba Aleksandr, 50 anni, ucraino, è un venditore ambulante. Vive a Napoli. È il 24 Dicembre del 2006. Al mattino presto, come sempre, ordina il suo banchetto in Via Brin. Ad aiutarlo c’è sua moglie Chobit Lyubov e il loro figlioletto di 5 anni. All’improvviso sbuca un’auto nera di grossa cilindrata che sfreccia veloce, manovre azzardate a un pelo dai pedoni, che urta il banchetto di Keba facendo cadere a terra tutta la mercanzia. Con tono pacato Keba, approfittando dell’autovettura ferma, invita il conducente ad andare piano, a muoversi con maggiore attenzione, a rispettare chi lavora. La risposta non si fa attendere: “Tu qui non comandi niente, ci vediamo dopo”…

  • 28 Ottobre 2006 Pozzuoli (NA). Daniele Del Core e Loris Di Roberto, diciottenni, uccisi da un coetaneo per gelosia. Vittime tutti e tre di una società in cui i giovani sono considerati solo dei consumatori ultimi.

    Daniele Del Core,18 anni, viene ucciso a Pozzuoli il 28 ottobre 2006. Nella stessa occasione rimane ferito un suo amico, Loris Di Roberto, poi deceduto in ospedale otto giorni dopo. Loris, nell’estate di quell’anno, interrompe la relazione sentimentale che intrattiene con una ragazza, un legame iniziato 3 anni prima. La ragazza, terminata la relazione con Loris, comincia a frequentare Salvatore D’Orta, sebbene continui a cercare il suo ex ragazzo attraverso telefonate e messaggi sul cellulare. Tanto è bastato per scatenare la gelosia omicida di Salvatore. La sera del 28 ottobre Daniele e Loris si trovano presso la Solfatara di Pozzuoli quando Salvatore D’Orta fa il suo ingresso con l’intento di…