13 Agosto 2008 Marano (NA). Muore, dopo due mesi di agonia, Gennaro Cotumaccio, 41 anni, guardia giurata ferita in un assalto a un portavalori avvenuto il 16 giugno.

Foto da: guardiegiurateitaliane.it

GENNARO COTUMACCIO ( 41 anni )
Ucciso in seguito ad un tentativo di rapina e deceduto il 13 Agosto 2008.  Gennaro COTUMACCIO dI 41 anni, guardia giurata della Europol, originario di Portici, il 16 Giugno insieme ad un collega stava prelevando con l’auto di servizio I soldi da alcuni supermercati. In località Marano l’auto della vigilanza fu assaltata da dei rapinatori che spararono nel tentativo di impossessarsi degli incassi prelevati, circa 60 mila euro. Le guardie giurate reagirono ed anche un ispettore della Polizia che vide la scena non esitò a qualificarsi e ad aprire il fuoco. Caddero a terra Gennaro COTUMACCIO gravemente ferito ed un rapinatore che morì sul colpo. Cotumaccio morì il 13 Agosto 2008 dopo due mesi dalla sparatoria all’ospedale Cardarelli di Napoli.
Si ringrazia inricordo.eu

 

 

 

Articolo del 13 Agosto 2008 da ilmediano.it
MORTO L’AGENTE DI PORTICI, FERITO DURANTE UNA RAPINA
Dopo due mesi di agonia, si è spento Gennaro Cotumaccio, che il 16 giugno, durante l’assalto ad un portavalori a Marano, era stato raggiunto da due proiettili all’addome. È la seconda vittima di quella tragica rapina.

Gennaro Cotumaccio non ce l’ha fatta: la guardia giurata di Portici, ferita in un assalto a un portavalori avvenuto lo scorso 16 giugno a Marano, è deceduta la scorsa notte, dopo due mesi di agonia. L’uomo, 41 anni, era ricoverato all’ospedale Cardarelli, dove, dopo la rapina, fu sottoposto ad un intervento chirurgico che però non è servito a salvargli la vita.

Il 16 giugno scorso una banda formata da tre persone diede l’assalto in via San Rocco a Marano ad un furgone portavalori: l’assalto si trasformò subito in dramma, quando un ispettore di polizia fuori servizio uccise uno dei malviventi, Aniello Quaranta, che tra l’altro era il portiere del suo palazzo.

Il conflitto a fuoco che si originò dal tentato assalto costò molto caro alla guardia giurata Gennaro Cotumaccio, che prestava servizio per l’istituto Europol di Pozzuoli, colpito all’addome da due proiettili: la sua agonia è terminata tristemente ieri, lasciando una scia cupa tra i suoi colleghi e tra tutti i porticesi.

 

 

 

 

Il 16 Giugno 2008 pupia.tv/campania aveva pubblicato questo articolo:
Napoli, assalto a portavalori: rapinatore morto e guardia ferita
di Andrea Barbato

Gennaro Cotumaccio, 41 anni, questo il nome della guardia giurata, è stato raggiunto da due colpi al torace ed è ricoverato in gravi condizioni ma non sarebbe in pericolo di vita. Il rapinatore ferito all’addome è invece deceduto dopo il ricovero all’ospedale di Giugliano. Si chiamava Aniello Quarante, 46 anni. Secondo una prima ricostruzione, un poliziotto non in servizio, in strada con la figlia di cinque anni, è intervenuto sparando alcuni colpi di pistola verso Quaranta, mentre un complice di quest’ultimo è stato fermato dai carabinieri nelle fasi immediatamente successive. Sul caso indaga la polizia che sta cercando gli altri complici.

Sull’episodio, duro il commento del segretario del Sindacato Nazionale Guardie Giurate, Marco Fusco: E’ diventata una cosa impossibile. Un nostro collega in fin di vita. Il trasporto valori, in generale, oggi è salito a quota 244 assalti e 40 morti. Non ce la facciamo più. La criminalità fa il bello ed il cattivo tempo come e quando vuole e noi, come al solito per l’incapacità dello Stato Italiano, ne subiamo le conseguenze. Che schifo, come al solito l’anello più debole paga sempre! I politici dove sono? Chi s’interessa della nostra situazione? Chi ci darebbe una mano a venir fuori da questo calvario e da questo vicolo cieco? Nessuno. I nostri governati, Presidente del consiglio compreso, provvedano con le loro auto blu ad approvvigionare le banche italiane così almeno potranno capire cosa significa lavorare con la paura di non tornare più a casa vicino ai propri cari. In conclusione notiamo, sottolineiamo e gridiamo ad alta voce che la politica italiana ed i nostri governanti sono: menefreghisti, incapaci di trovare una soluzione ai nostri problemi, in alcuni casi strafottenti. C’è di tutto un po’. Visto che hanno messo l’esercito a Napoli, lo Stato italiano potrebbe anche mettere gli incrociatori e/o porta aerei sulla riviera adriatica e tirrenica per impedire la vendita di occhiali da sole ai vu’ cumprà. Auspichiamo che il nostro collega di Napoli si riprenda presto”.

Fonte: sifmanci.myblog.it
13/08/2008
Il sindacato: lavoriamo senza i mezzi previsti indaghino i magistrati
di Michele Ippolito

San giorgio a cremano. Non ce l’ha fatta Gennaro Cotumaccio, GUARDIA GIURATA di 41 anni originaria di Portici. Due mesi è durata la sua agonia nell’ospedale Cardarelli. Il 16 giugno fu ferito a colpi di pistola dai rapinatori che assaltarono a Marano l’auto dell’istituto di vigilanza Europol per impossessarsi di 60mila euro prelevati nei supermercati di Quarto e destinati alle banche. Ci ha rimesso la vita, ma ora la moglie Annamaria Veneruso, l’amore di tutta una vita sposata quindici anni fa, avrà anche difficoltà per fare fronte a tutte le spese che inevitabilmente si presenteranno. L’Europol ha pagato il 10 luglio lo stipendio di giugno a tutti, ma non la quattordicesima dovuta per contratto né gli straordinari, e ritarda di tre giorni, come denuncia il sindacato, lo stipendio da pagare ad agosto. Non bastano a placare gli animi le rassicurazioni sull’inconveniente tecnico da risolvere entro Ferragosto da parte del gestore, Sergio Sansone. Circostanza per la quale Ciro Cozzolino, rappresentante sindacale dei vigilantes Europol rilancia anche l’allarme sulle condizioni di lavoro: «Quella mattina non c’era l’auto blindata come prevede il regolmento, non c’era la trasmittente ma un telefonino aziendale, la magistratura dovrebbe fare luce». Una mattina di spari, sangue e terrore davanti alla folla e a mamme che avevano appena accompagnato bambini a scuola. Reagirono le due guardie giurate. C’era anche un ispettore di polizia tra la folla, che non esitò a qualificarsi e a sparare. A terra rimasero lo sfortunato Gennaro Cotumaccio e uno dei tre rapinatori, che morì all’istante: si scoprì che era l’insospettabile custode di un vicino parco. Furono presi poco dopo due dei complici, tra cui il figlio del rapinatore ucciso. Familiari e colleghi hanno sperato che Gennaro Cotumaccio riuscisse a farcela. «Persona splendida», lo ricorda il cognato Antonio. «Disponibile e generoso», sottolineano i colleghi, che si stringono intorno al fratello Carmine, anche lui dipendente Europol. Ma al dolore s’aggiunge la rabbia di un lavoro difficile e troppo precario. Dal 1998 lavorava alla Europol, una azienda di vigilanza privata con sede ad Ercolano, la stessa dove è impiegato suo fratello Carmine. «Gennaro era un lavoratore affidabile, un uomo serio e sensibile, sempre generoso con tutti – è il ricordo dei colleghi -. Il nostro è un mestiere pesante ma nonostante questo Gennaro era sempre pronto ad aiutare i colleghi in difficoltà, magari cambiando con loro i turni quando ne avevano bisogno oppure ad offrirsi per svolgere lavori urgenti». «Per noi questo è un giorno di lutto. – afferma Sergio Sansone, il titolare dell’Europol – La società tutta si stringe attorno ai familiari di Gennaro». La salma di Cotumaccio è a disposizione dell’autorità giudiziaria. Nelle prossime ore verrà estratto dal corpo il proiettile rimasto dal giorno della sparatoria e verrà effettuata l’autopsia. I familiari sperano di poter far celebrare i funerali nel giro di pochi giorni e annunciano che si terranno a Portici.

 

 

 

 

 

 

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