4 Novembre 2002 Torre S. Sabina (BR). Muore Fabio Perissinotto, finanziere scelto, ucciso in un incidente mentre inseguiva un ricercato della Sacra Corona Unita.

Foto da: ostuni.info

4 novembre 2002, Torre S. Sabina (BR). Il finanziere scelto Fabio Perissinotto, 30 anni, di Roma, è morto in un incidente stradale mentre era, con altri colleghi rimasti feriti anche in modo grave, all’inseguimento di un’autovettura che nel pomeriggio era stata rubata al proprietario sotto la minaccia di un coltello, alla cui guida era un «pentito», un tempo elemento di spicco della Sacra corona unita (Scu), che due giorni prima era fuggito dalla località protetta in cui viveva.

 

 

 

Foto e articolo del 5 Novembre 2009 da: ostuni.info
Cerimonia religiosa in ricordo del finanziere scelto Fabio Perissinotto

Quest’oggi, presso la chiesa Santa Maria Madre della Chiesa, ad Ostuni, si è celebrata una cerimonia religiosa in ricordo del finanziere scelto Fabio Perissinotto, medaglia d’oro alla memoria.
Il giovane finanziare perse la vita sette anni fa nel corso di una drammatica operazione di servizio.
Alla cerimonia,  presente, tra gli altri, anche il comandante regionale della Puglia.
Il militare morì nella notte tra il 4 e il 5 novembre del 2002, in seguito ad incidente stradale avvenuto lungo la Statale 379, nei pressi di Specchiolla, mentre era all’inseguimento di un noto pregiudicato della zona, pochi giorni prima fuggito dalla località protetta in cui viveva.
Il giovane finanziere, già nel 2003 venne insignito di medaglia d’oro al valore, nel corso di una cerimonia svoltasi alla presenza dei familiari e delle massime autorità civili e militari del territorio.
La motivazione, a onorare la memoria: “Nel corso di attività istituzionale, finalizzata alla prevenzione e al contrasto di traffici illeciti, gestiti dalla criminalità organizzata, perdeva la giovane vita a seguito di un incidente intervenuto mentre, con la pattuglia automontata alla quale apparteneva, partecipava all’inseguimento di un’autovettura sottrattasi al fermo di polizia, risultata rubata e condotta da un pericoloso pregiudicato. Fulgido esempio di eccezionale coraggio ed elevato spirito di abnegazione”.

 

 

 

Foto da  senzacolonnenews.it

Fonte:   parlamento.it

La Guardia di finanza continua a pagare un pesante tributo umano nella prevenzione e nella repressione della criminalità di ogni tipo. È accaduto il 23 febbraio 2000, per una tragica coincidenza, a breve distanza dal luogo dell’incidente di lunedì scorso, allorché il vicebrigadiere Alberto De Falco e il finanziere Antonio Sottile morirono in un’operazione di contrasto al contrabbando. È accaduto, ancora, a qualche chilometro di distanza, nelle vicinanze di Castro, in provincia di Lecce, il 24 luglio 2000, allorché il finanziere Salvatore de Rosa e il finanziere Daniele Zoccola morirono in un’attività di contrasto in mare a seguito dello speronamento da parte di un gommone di scafisti albanesi.

Il Governo non può non manifestare profonda gratitudine e ammirazione per il Corpo della Guardia di finanza e per i suoi uomini; e sono certo che questi sentimenti sono condivisi dal Parlamento e dall’intera Nazione.

Secondo la prima ricostruzione dei fatti, nella tarda serata di lunedì scorso, 4 novembre, un’autopattuglia della Guardia di finanza ha intercettato, sulla strada statale n. 379, nel territorio del comune di Carovigno, un’autovettura Lancia “Thema”, segnalata come rapinata a Brindisi nello stesso pomeriggio, dopo che il proprietario era stato minacciato con un coltello a scatto.

La pattuglia ha iniziato l’inseguimento della vettura che, giunta in prossimità di un posto di blocco all’altezza dello svincolo di Santa Sabina, si è arrestata improvvisamente; il conducente ne è subito sceso per fuggire a piedi nella campagna circostante.

La vettura della Guardia di finanza, che si era posta all’inseguimento, è stata quindi costretta a una frenata brusca, e per questo si è scontrata violentemente con altre autovetture circolanti.

Il finanziere Fabio Perissinotto, di trent’anni, è deceduto in ospedale qualche ora dopo a causa delle ferite riportate nell’incidente, mentre gli altri tre finanzieri hanno subìto gravi lesioni.

Le indagini svolte dalla Squadra mobile di Brindisi hanno permesso di localizzare il malvivente e di fermarlo alle ore 15 del giorno successivo, martedì 5, nel centro della stessa città di Brindisi.

Il fermato è Salvatore Massaro, nato a Brindisi il 4 gennaio 1968, già appartenente a una organizzazione criminale dell’area della Sacra Corona Unita, con numerosi precedenti penali.

 

 

Articolo del Corriere della Sera del 6 Novembre 2002
Brindisi, si è schiantato mentre tentava di bloccare la fuga di un ex boss della Sacra Corona Unita
di Roberto Buonavoglia
Pentito ruba un’ auto, finanziere lo insegue e muore.
Il malvivente è stato poi catturato. Nell’ incidente ferite quattro persone.

BRINDISI – Tentava di bloccare la fuga di una Lancia Thema guidata da un collaboratore di giustizia. L’ auto era appena stata rubata con la minaccia di un coltello. Per questo è morto il finanziere scelto Fabio Perissinotto, 30 anni, di Roma, mentre altri tre militari e un automobilista sono rimasti gravemente feriti in un incidente stradale avvenuto l’ altra sera durante un inseguimento. Il presunto responsabile della rapina è stato fermato ieri dalla polizia: è il «pentito» Salvatore Massaro, un tempo elemento di spicco della Sacra corona unita (Scu) che due giorni fa era fuggito dalla località protetta in cui viveva. Durante l’ interrogatorio Massaro ha ammesso le sue responsabilità: ha detto di aver rapinato con un coltello il proprietario dell’ auto nel piazzale del Santuario della Madonna di Jaddico, vicino a Brindisi. E si è detto dispiaciuto per la morte del finanziere. L’ incidente è avvenuto sulla superstrada che collega Bari a Brindisi, in località Specchiolla. L’ auto della vittima, con un’ altra «156» della Finanza stava inseguendo la Thema che non si era fermata all’ alt dei militari. E’ cominciato l’ inseguimento per alcuni chilometri, fino a quando la Thema è finita di traverso lungo la corsia. Forse per evitare l’ impatto con la Thema, le due «156» hanno sterzato. Una è finita contro una Peugeot 307 di passaggio, l’ altra, con Perissinotto e gli altri militari feriti, ha proseguito la corsa oltre il guard-rail, in un canalone. Perissinotto è morto dopo il ricovero in rianimazione mentre gli altri suoi colleghi – l’ appuntato Giuseppe Gamuzza, 32 anni, di Enna, e i finanzieri Pierluigi Orlando, di 31, di Roma, e Domenico D’ Alessandro, di 27 – sono gravi. Oggi, nella Cattedrale di Brindisi, ci saranno i funerali con i ministro dell’ Economia Giulio Tremonti

 

 

Intitolata a Fabio Perissinotto la caserma di Fasano della Guardia di Finanza

 

 

 

One Comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *