4 settembre 1989 Cittanova (RC) – Assassinato Giacomo Catalano, operaio in una serra fluoricola. Vittima innocente.

Foto dal quotidianodelsud.it

Giacomo Catalano ucciso dalla mafia il 4 settembre 1989.
Nacque il 24 agosto del 1942 a Cittanova (RC), persona solare, di sani
principi e di forte personalità, dedito alla famiglia ed onesto lavoratore.
Il 04 settembre 1989 esce di casa per recarsi a lavoro in una serra fluoricola alle ore 5,30, nel pomeriggio mentre si dedicava alla pulizia della campagna viene ucciso da ignoti.
Lascia nella moglie e nei sui quattro figli in tenera età, un vuoto incolmabile.
Nell’anno 2001 viene riconosciuto vittima innocente della criminalità organizzata.

Si ringrazia la famiglia per queste righe che ci hanno permesso di inserire un altro nome a questo elenco infinito.

 

 

 

 

Foto da: cittanovagentile.files.wordpress.com

Giacomo Catalano, operaio idraulico, fu ucciso dalla ‘ndrangheta il 4 settembre del 1989, mentre si trovava nell’uliveto di sua madre, appena fuori dall’abitato di Cittanova. Giacomo aveva 47 anni e quattro figli, di cui l’ultima di appena tre anni. Nonostante le indagini scattate immediatamente dopo il ritrovamento del suo corpo senza vita, i responsabili dell’omicidio non furono mai individuati.
Varie le ipotesi sulla sua esecuzione che di certo è legata alla faida che negli anni ’80 insanguinò le strade di Cittanova. Ma essendo Catalano un onesto lavoratore che mai aveva avuto collegamenti con la criminalità della zona, gli investigatori non riuscirono a dare una spiegazione alla sua morte violenta.
Nel 2001 Giacomo Catalano è stato riconosciuto vittima innocente di mafia.
(Articolo da quotidianodelsud.it)

 

 

 

Da il quotidianodelsud.it
Il diario della Memoria
L’operaio Giacomo Catalano ucciso durante la faida nel suo uliveto a Cittanova il 4 settembre del 1989

«Senza papà la vita diventò un calvario»
I figli Caterina, Michele, Marilena e Alessandra raccontano il genitore
e la loro sofferenza dopo la sua tragica e improvvisa scomparsa

 

 

 

 

Cittanova, la memoria è impegno: la dedica del Polo della legalità a nove Vittime di mafia
sabbiarossa – Pubblicato il 24 mag 2018

Le riprese integrali dell’emozionante e molto partecipato incontro al Polo della legalità di Cittanova (Rc) del 21 maggio 2018, con la dedica a nove vittime innocenti di ‘ndrangheta: Antonio Bertuccio, Giacomo Catalano, Michele Germanò, Giuseppe Giovinazzo, Francesco Longo, Giovanni Mileto, Michele Piromalli, Luigi Timpano e Giovanni Ventra.
La giornata di memoria con il sindaco di Cittanova, Francesco Cosentino, e i familiari delle vittime è stata preceduta dal dibattito condotto dai giornalisti Paola Bottero e Alessandro Russo con il prefetto Vincenzo Panico, che guida il Comitato nazionale per le iniziative a favore delle vittime di mafia, Luciano Gerardis, presidente della Corte d’Appello di Reggio Calabria, Gaetano Paci, Procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Ottavio Sferlazza, Procuratore di Palmi, don Ennio Stamile, referente di Libera Calabria.

 

 

 

 

Foto da:  strettoweb.com

Fonte:  strill.it
Articolo del 30 marzo 2019
Cittanova – Inaugurazione Monumento dedicato alle Vittime innocenti di mafia
“La memoria prende forma”: domenica 31 marzo Cittanova conclude idealmente il percorso avviato nel 2016 per rendere indelebile il segno e il ricordo delle proprie e di tutte le Vittime innocenti della mafia.

In Piazza Amendola, alle ore 16 e 30, sarà inaugurato il monumento dello scultore Domenico Papalia dedicato ad Antonio Bertuccio, Giacomo Catalano, Rosario Iozia, Michele Germanò, Giuseppe Giovinazzo, Francesco Longo, Giovanni Mileto, Michele Piromalli, Luigi Timpano, Giovanni Ventra, Francesco Vinci e a tutti i caduti nella guerra alla ‘ndrangheta e alle organizzazioni mafiose. All’inaugurazione del monumento, voluto dall’Amministrazione comunale di Cittanova, parteciperanno il sindaco Francesco Cosentino, il vescovo di Oppido-Palmi, Francesco Milito, il referente di Libera per la Piana di Gioia Tauro, Pino Demasi, la vicepresidente nazionale di Avviso pubblico, Maria Antonietta Sacco, il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto e i rappresentanti dell’associazione Piana Libera. L’evento sarà preceduto da un momento di riflessione e fede con la Santa Messa dedicata alle Vittime innocenti di mafia, alle ore 10 e 30 nella Chiesa matrice.

Il percorso di memoria voluto dall’Amministrazione comunale di Cittanova è stato avviato nel settembre 2016, con l’intitolazione del Polo della Legalità a Francesco Vinci, studente ucciso dalla ‘ndrangheta nel 1976, la cui vicenda portò in strada oltre 5.000 studenti in quella che è considerata la prima Marcia antimafia in Italia. L’intitolazione del Polo ha avuto un significativo sviluppo, portando i Comuni di Cittanova e Vimodrone (Milano) a gemellarsi nel 2017, realizzando il percorso “Costruiamo strade di memoria” nel segno di Francesco Vinci e Lea Garofalo, con due importanti iniziative tenute in Lombardia e in Calabria.

Nel 2018, nei mesi di aprile e maggio, il percorso si è arricchito con un’altra fondamentale tappa: l’intitolazione delle sale del Polo della Legalità al vicebrigadiere Rosario Iozia, caduto nelle campagne di Cittanova, e ad altri nove cittanovesi che hanno versato il loro sangue innocente a causa della barbarie mafiosa: Antonio Bertuccio, Giacomo Catalano, Michele Germanò, Giuseppe Giovinazzo, Francesco Longo, Giovanni Mileto, Michele Piromalli, Luigi Timpano e Giovanni Ventra.

«Il percorso di Cittanova – spiega il sindaco Francesco Cosentino – come un filo indelebile che vuole legare la memoria dei nostri caduti all’impegno attuale della nostra Comunità, ci condurrà domenica prossima a inaugurare il Monumento dedicato alle Vittime innocenti di mafia. Si tratta di un passaggio fondamentale per una Comunità come la nostra, in una regione come la Calabria e in una provincia come quella di Reggio che hanno bisogno di simboli e di segni tangibili per intraprendere la strada del riscatto. Invito quindi i cittanovesi e tutti coloro che avvertono l’esigenza di un rinnovato impegno civile a essere presenti con noi in piazza, per un evento che partendo dall’esempio delle Vittime innocenti vuole riaffermare con forza i valori di democrazia, libertà e giustizia».

 

 

 

 

 

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