• I GATTOPARDI NON MUOIONO MAI di Giovanni Falcone

    I GATTOPARDI NON MUOIONO MAI di Giovanni Falcone Fonte:  archiviolastampa.it Articolo del 23 ottobre 1991 Che cosa resterà delle due settimane cominciate con la fuga del boss Vernengo dall’ospedale Civico di Palermo, dove si trovava in stato di arresto, e finite con l’annuncio da parte del governo dell’istituzione di un’«Fbi» italiana e di una «Superprocura» specializzata nelle inchieste antimafia? C’è da sperare che tutto non si esaurisca nel solito strascico di polemiche, e da ciò che è accaduto possa venire almeno una lezione per il futuro. Ma senza entrare nel merito dei fatti, ancora al vaglio delle autorità competenti, qualche riflessione si può accennare fin d’ora. Davanti al nuovo allarme…

  • LO STATO SCONFITTO E INTANTO ROMA DISCUTE di Giovanni Falcone

    La feroce efficienza della mafia e la disarmante inadeguatezza delle istituzioni ancora una volta si sono rivelate in tutta la loro gravità con l’assassinio di Libero Grassi. La vittima, titolare di un’impresa palermitana, non solo non si era piegato alle pretese estorsive della «famiglia» mafiosa locale, ma aveva denunciato le minacce all’autorità di polizia consentendo l’arresto e la successiva condanna di diversi personaggi coinvolti nel racket dell’estorsione. Il coraggio del povero Grassi, in una terra in cui si ha timore perfino ad ammettere l’esistenza della mafia, era stato divulgato ed enfatizzato dai «media». Tanti autorevoli rappresentanti delle istituzioni lo avevano pubblicamente apprezzato e additato quale esempio di civiche virtù. Lo…

  • MAFIA I NUOVI BERSAGLI – PERCHÉ SCOPELLITI di Giovanni Falcone

    MAFIA I NUOVI BERSAGLI – PERCHÉ SCOPELLITI di Giovanni Falcone Fonte: archiviolastampa.it Articolo del 17 agosto 1991 L’ultimo delitto eccellente – l’uccisione di Antonino Scopelliti – è stato realizzato, come da copione, nella torrida estate meridionale cosicché, distratti dalle incombenti ferie di Ferragosto e dalla concomitanza di altri gravi eventi, quasi non vi abbiamo fatto caso. Unico dato certo è la eliminazione di un magistrato universalmente apprezzato per le sue qualità umane, la sua capacità professionale e il suo impegno civile. Ma ciò ormai non sembra far più notizia, quasi che nel nostro Paese sia normale per un magistrato – e probabilmente lo è – essere ucciso esclusivamente per aver…

  • IL CITTADINO BOSS di Giovanni Falcone

    Il cittadino boss di Giovanni Falcone Se il magistrato torna a casa Fonte:  archiviolastampa.it Articolo del 17 giugno 1991 Agli inizi degli Anni Settanta, specialmente dopo l’assassinio del procuratore della Repubblica di Palermo, Pietro Scaglione, si fece ricorso in modo massiccio alle misure di prevenzione come rimedio all’insuccesso di importanti processi di mafia. I soggetti ritenuti più pericolosi vennero inviati al soggiorno obbligato in sperduti centri del territorio nazionale, o addirittura in lontane isolette come l’Asinara o Ustica, mentre numerosi altri personaggi in odore di mafia furono costretti ad abbandonare la Sicilia per l’imposizione del divieto di soggiorno. Il risultato fu esattamente contrario alle aspettative. Il metodo mafioso fece la…

  • MA QUELLA DEL NORD NON È MAFIA di Giovanni Falcone

    MA QUELLA DEL NORD NON È MAFIA di Giovanni Falcone PIOVRA E CRIMINALITÀ Fonte: archiviolastampa.it/ Articolo del 24 maggio 1991 Qualche giorno fa a Messina, appena sbarcati dal traghetto, sono stati arrestati dei trafficanti di stupefacenti siciliani. Da indagini di polizia e intercettazioni telefoniche era emerso che avevano acquistato eroina a Milano e la stavano portando in Sicilia. È una totale inversione di tendenza rispetto a qualche anno fa, al periodo in cui l’eroina veniva prodotta nei laboratori siciliani ed esportata in Europa e in Usa. Ed è anche il segno – si può sottolineare, in mezzo a tanto catastrofismo generale – che qualcosa le indagini antimafia hanno fatto, se…

  • IL GIUDICE E LA MAFIA – DIARIO DI UNA GUERRA di Giovanni Falcone

    IL GIUDICE E LA MAFIA – DIARIO DI UNA GUERRA di Giovanni Falcone Articola da LA STAMPA  del 12 Maggio 1991 IL discorso del presidente Cossiga alla Festa della polizia, seguito ai tragici fatti di Taurianova e all’emozione che hanno suscitato nell’opinione pubblica, ha avuto il merito di riaprire, al livello più alto, il confronto sui rimedi da adottare per affrontare la lotta alla criminalità. Si discute in particolare su questo: sono sufficienti le leggi esistenti per fronteggiare un’ondata criminale in continua ascesa, o è ormai necessario il ricorso a leggi eccezionali? La domanda è legittima. Ma vi è il rischio che, nelle more di un dibattito pur utile, ma…

  • INFAMI Spettacolo teatrale tratto dal libro di Alfonso Russi. Compagnia: La Società dello Spettacolo

    Infami. Venti storie di ordinaria antimafia di Alfonso Russi Falco Editore, 2011 “La traccia n. 9 del cd l’ascoltiamo all’altezza del bivio per Santa Maura. È ‘A ‘Ndrangheta, cantata da una voce austera, che incute rispetto. Il ritornello l’ho imparato a memoria e, tradotto in italiano (anche se in calabrese rende meglio) suona così: ‘La ‘ndrangheta è una legge di rispetto, una legge fatta di regole d’onore. Se tu sei degno e sei senza difetto, hai tanti amici che ti offrono il cuore. In questa famiglia sei il benvenuto se sei sempre fedele all’omertà. Ma è meglio che ti prepari una bara se nel cuore porti infamità’. Ecco la vera…

  • “Sfidava don Tano e mirava alla politica: l’assassinio di Peppino 34 anni dopo” di Rino Giacalone

    Sfidava don Tano e mirava alla politica: l’assassinio di Peppino 34 anni dopo di Rino Giacalone Foto e Articolo da Il Fatto Quotidiano del 9 Maggio 2012 La storia di Impastato e la rabbia del fratello Giovanni: “Chi ha depistato oggi ha fatto carriera. Chi ha creduto e si è battuto per la pista mafiosa è stato ucciso”. Poi il parallelo con Mauro Rostagno, ucciso 10 anni dopo: per quel delitto oggi si celebra un’udienza del processo che cerca la verità Si scrive Peppino Impastato ma si legge Mauro Rostagno. Ma la cosa funziona anche al contrario. Peppino ucciso a Cinisi 34 anni addietro, 9 maggio 1978, Mauro ammazzato a…

  • Giovanni Spampinato e la difesa della memoria “a chilometro zero”

    Giovanni Spampinato e la difesa della memoria “a chilometro zero” di Alberto Spampinato OSSIGENO – Roma, 4 maggio 2012 “Mancano i presupposti per ricordare Giovanni Spampinato nella sua terra”, ha detto il fratello Alberto durante la cerimonia del 3 maggio a Palermo in ricordo di tutti i giornalisti uccisi. In questo articolo spiega perché. Il ricordo dei giornalisti uccisi e la difesa dei giornalisti minacciati sono una sola cosa. Non si può difendere la libertà di cronaca e il diritto alla memoria nel mondo se non si difende a casa nostra. Alla cerimonia che si è svolta, giovedì 3 maggio a Palermo, a Palazzo dei Normanni, in ricordo di tutti…

  • Lettera aperta al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di Gennaro Del Prete

    Gennaro Del Prete Cardito, li 06 Aprile 2012 Lettera Aperta Ill. mo Sig. Presidente della repubblica Giorgio Napolitano Oggetto: Dott. Gennaro Del Prete e benefici di cui alla legge 407/98, nuove norme in favore delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata È da secoli ormai che la nostra Terra vive nella morse della criminalità organizzata fin dal 1500. Una criminalità come la camorra, capace di sconvolgere le economie, di violentare le nostre terre con soprusi, minacce, inquinando mari, fiumi, falde, capace di deviare e stravolgere anche la vita dei singoli cittadini come la mia, figlio di uomo che ha sfidato e rotto l’ordine poliziesco della camorra. Figlio di Federico…