• 12 Febbraio 1992 – Faiano di Pontecagnano (SA) Uccisi Claudio Pezzuto, 29 anni, e Fortunato Arena, 23 anni, Carabinieri.

    Il 12 febbraio 1992 a Faiano di Pontecagnano (SA) due giovani carabinieri, Claudio Pezzuto e Fortunato Arena, fermavano per un controllo di routine un fuoristrada con a bordo 4 persone in pieno centro abitato. Quando il carabiniere Claudio Pezzuto si avvicinava al conducente, veniva imprevedibilmente raggiunto da diversi colpi di arma da fuoco esplosi da un secondo individuo che era nell’abitacolo dell’auto. Benché ferito ad un braccio e impossibilitato ad usare la propria arma, Pezzuto si adoperava con coraggio per allontanare i passanti, prima di venire nuovamente colpito. Il carabiniere Fortunato Arena si precipitava a soccorrere il commilitone, rispondeva al fuoco, ma anche lui rimaneva vittima della furia omicida dei…

  • 20 Agosto 1991 Soverato (CZ). Ucciso Renato Lio, appuntato dei Carabinieri, in un posto di blocco.

    Il 20 Agosto 1991 a Soverato, località “Russomanno”, Renato Lio, appuntato dei Carabinieri, restava ucciso in un posto di blocco, durante un servizio di perlustrazione. Intorno alle ore 2,30 la pattuglia del Nucleo Radiomobile del Comando Compagnia Carabinieri, composta dagli Appuntati Renato Lio e Francesco Baita, procedeva al controllo di un’autovettura con a bordo tre persone che era giunta a velocità elevata. Mentre l’Appuntato Baita controllava via radio i documenti dei tre, l’Appuntato Lio perquisiva l’autovettura ma, nell’atto di chinarsi, per controllare la parte sottostante del sedile anteriore destro, veniva spinto dal guidatore, Massimiliano Sestito, che si impossessava di una pistola occultata sotto il medesimo sedile e a brucia pelo gli…

  • 12 marzo 1991 Napoli. Muore Riccardo Marco Verde, carabiniere di 23 anni, ferito in uno scontro con un camorrista.

    Riccardo Marco Verde nato a Catania l’11/03/1968, deceduto in Napoli il 12/03/1991. Cresciuto a Vittoria (RG) con la famiglia, si è sempre distinto per la sua bontà d’animo, il suo altruismo e l’affetto per i suoi cari. Finita la scuola, all’età di 18 anni, prestò servizio militare nell’arma dei Carabinieri come ausiliario, quella divisa lo ha talmente affascinato tanto da decidere di voler continuare e, arruolato, fu assegnato in servizio effettivo a Napoli presso la Stazione Napoli Scali. l’11/03/1991, giorno del suo 23esimo compleanno, libero dal servizio, unitamente ad altri due colleghi si recò presso una sala cinematografica per assistere alla visione di un film. All’interno riconobbe un latitante che…

  • 1 ottobre 1990 Porto Ceresio (VA). Ucciso Roberto Ticli, carabiniere di 24 anni, mentre effettuava un controllo di documenti.

    Roberto Ticli era un giovane carabiniere di 24 anni, ferito mortalmente il primo ottobre del 1990 da un rapinatore che aveva appena fermato per un controllo. Un colpo di 357 Magnum al petto è stato fatale al militare. La sparatoria è avvenuta a Porto Ceresio, un paesino di tremila abitanti in provincia di Varese. Qui Roberto Ticli si era trasferito con la moglie e la figlia di un anno. L’omicida è un rapinatore svizzero. Il bandito, che era ricercato dalla polizia elvetica, è stato preso poco dopo: si era rifugiato su un treno pronto sui binari in partenza per Varese e Milano. (http://vivi.libera.it/)       Fonte:  ancispettoratosicilia.it Il carabiniere…

  • 9 Settembre 1990 Bovalino Sup. (RC). Muore dopo 13 ore di agonia Antonino Marino, 33 anni, brigadiere dei Carabinieri; ferita la moglie incinta ed il figlio di due anni.

    Antonino Marino era il Comandante della caserma di Platì. Fu ucciso ucciso durante una festa patronale a Bovalino Superiore, il 9 settembre 1990. Profondo conoscitore della criminalità organizzata della Locride, aveva svolto varie indagini sui traffici illeciti e sui sequestri di persona che in quegli anni rappresentavano una delle principali attività criminali della ‘ndrangheta, contribuendo ad assicurare alla giustizia diversi boss. Marino da un po’ di tempo era stato trasferito a San Ferdinando di Rosarno, in quanto aveva sposato una donna della Locride e il regolamento dell’Arma imponeva tale cambio di luogo. Era ritornato nella zona jonica calabrese per assistere ai festeggiamenti in onore dell’Immacolata. La sera dell’8 settembre si…

  • 22 luglio 1990 Melfi (PZ). Antonio Cezza, 26 anni, brigadiere dei Carabinieri, ucciso nel tentativo di sedare una rissa.

    Antonio Cezza brigadiere rimase ferito alla testa nel tentativo di sedare una rissa anche se non si trovava in servizio. Si trovava a Melfi (PZ), nei pressi della villa comunale quando intervenne per evitare che la situazione degenerasse alla presenza di un pregiudicato armato di fucile la sera del 17 luglio 1990. Antonio Cezza morì, a soli 26 anni, a seguito delle ferite riportate nell’ospedale di Potenza. Ha ottenuto la medaglia d’argento al valor militare alla memoria. Fonte:  vivi.libera.it                   Fonte:  cursisalento.it Cursi, 15/02/1964 – Potenza, 22/07/1990 Il Brigadiere Antonio Cezza, il 17 luglio del 1990 venne gravemente ferito alla testa a…

  • 11 dicembre 1988 Altavilla Milicia (PA). Ucciso Carmelo Giallombardo, 37 anni, appuntato dei Carabinieri.

    Carmelo Giallombardo di 37 anni, appuntato dei Carabinieri, è stato ucciso con colpi d’arma da fuoco ad Altavilla Milicia, un paese a pochi chilometri da Palermo. L’agguato è avvenuto mentre il militare stava chiudendo la saracinesca della rimessa nella quale aveva parcheggiato la sua automobile.  Colpito in varie parti del corpo, Carmelo Giallombardo è morto all’istante. Carmelo Giallombardo aveva partecipato ad inchieste sulla mafia locale e partecipato ad un sequestro di un carico di eroina. L’inchiesta sull’omicidio, dapprima in mano alla Procura di Termini Imerese e negli anni successivi trasferita alla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, è stata archiviata senza risultati. Nel frattempo il solito fango sulla famiglia, moglie e…

  • 10 Luglio 1988 Gioia Tauro (RC). Ucciso in un agguato Pietro Ragno, giovane carabiniere di 28 anni.

    Pietro Ragno era un giovane carabiniere di 28 anni, sposato e padre di una bimba, Vanessa, di appena 11 mesi. Originario di Messina era in servizio a Gioia Tauro da tre anni. Il giovane, il 9 luglio 1988 aveva cenato presto, salutato la moglie Stefania Lopresti, una ragazza di appena 19 anni, e baciato la figlioletta, per effettuare un servizio notturno assieme al commilitone Giuseppe Spera, 32 anni, campano di San Cipriano Picentino, anche lui sposato e padre di due figli. Poco dopo mezzanotte, dallo svincolo di Losarno, i due carabinieri hanno imboccato l’autostrada per fermarsi a fare rifornimento di benzina e quindi rientrare in caserma. Si stavano per immettere…

  • 4 Dicembre 1987 Castel Morrone (CE) Uccisi i Carabinieri Carmelo Ganci e Luciano Pignatelli.

    Il giorno 4 dicembre 1987 i carabinieri Carmelo Ganci (di Siracusa) e Luciano Pignatelli (di Giovinazzo – BA), entrambi liberi dal servizio e in abiti civili, sono brutalmente uccisi da alcuni rapinatori. I due, avuta notizia che si stava consumando una rapina ai danni di un bar di Castel Morrone (Ce), si mettono, con la propria autovettura, all’inseguimento dei rapinatori. Ad un incrocio i banditi aprirono il fuoco contro i Carabinieri con un fucile ed alcune pistole. Pignatelli, che è alla guida, è raggiunto da uno dei proiettili e la macchina finisce fuori strada, ribaltandosi in una scarpata. Secondo quanto emerso dall’inchiesta, Mauriello, Basco, Spierto e Maisto  (questi i nomi…

  • 17 Settembre 1987 Placanica (RC). Assassinato Ilario Cosimo Marziano, carabiniere presso la stazione di Cutro (KR), mentre era in licenza. Ucciso dal cognato, pregiudicato e ricercato per rapina.

    Un colpo di pistola alla testa. Viene ammazzato così a Placanica, suo paese d’origine, il carabiniere Ilario Cosimo Marziano, trentaseienne, in servizio alla stazione di Cutro, in provincia di Crotone. È giovedì 17 settembre 1987. È in licenza da tre giorni e ha deciso di tornare in paese per salutare i parenti e vedere gli amici. Con lui ci sono la moglie e i figli di sei e dodici anni. Il suo corpo viene trovato dentro al casolare che la sua famiglia usa per la vendemmia. E infatti Marziano è andato per sistemare le ultime cose prima di avviare la raccolta dell’uva. È stato ucciso con un solo colpo di…