• 11 Aprile 1990 Fiumara (RC). Vincenzo Reitano, 29 anni, commerciante ambulante e consigliere comunale, assassinato in ospedale a Reggio dove era ricoverato dopo aver subito un altro attentato.

    L’11 Aprile 1990 a Fiumara (RC), fu assassinato in ospedale, a Reggio, dove era ricoverato dopo aver subito un altro attentato, Vincenzo Reitano, 29 anni, commerciante ambulante e consigliere comunale. Forse per una vendetta trasversale. Era imparentato con il boss Imerti, due anni prima era stato ucciso anche il marito della sorella.     Articolo di La Repubblica del 13.04.90 ASSASSINATO DAI KILLER IN OSPEDALE di Sergi Pantaleone REGGIO CALABRIA Una faccia da bravo ragazzo che ha paura e lo confessa; che avverte di essere candidato alla morte ma spera di tornare presto al suo paese insanguinato, a casa dalla giovane moglie e dal figlioletto di appena otto mesi al…

  • 10 marzo 1988 Afragola (NA). Assassinato in un agguato Francesco Salzano (40 anni), consigliere comunale.

    Nella tarda serata del 10 marzo 1988 venne assassinato ad Afragola (Na) il consigliere comunale della Dc Francesco Salzano, 40 anni, insieme al consigliere Paolo Sibilio, medico analista di 39 anni. I due, dopo aver trascorso la giornata presso il comune di Afragola, decisero di andare a cena fuori. Verso le 22.45, saliti a bordo dell’auto di proprietà di Sibilio, vennero tamponati da una Fiat uno bianca. L’auto sbandò finendo contro un palo proprio mentre dall’utilitaria scesero tre uomini e cominciarono a sparare all’impazzata. Sibilio morì all’istante mentre Salzano spirò presso l’ospedale Nuovo Pellegrini dove venne portato dai soccorritori. Francesco Salzano, docente di lettere presso una scuola media, ricopriva dal…

  • 7 Novembre 1980 Ottaviano (NA) Ucciso Domenico Beneventano, 32enne medico e consigliere comunale del Partito comunista.

    Domenico Beneventano, “Mimmo”, consigliere comunale del Partito comunista a Ottaviano, ammazzato dalla camorra di Raffaele Cutolo la mattina del 7 novembre del 1980. Mimmo non si era piegato alla volontà criminale dei clan che volevano cementificare un territorio tra i più belli dell’intera Campania. È stato vittima della violenza camorristica in una stagione di morte e di terrore che la Nuova Camorra Organizzata aveva cominciato da qualche anno contro tutti coloro che non si asservivano al volere e al potere del capo indiscusso, Raffaele Cutolo. Aveva trentadue anni Mimmo quando è stato ammazzato. […] Faceva il medico di base a Ottaviano e il chirurgo presso l’ospedale San Gennaro di Napoli.…

  • 13 Settembre 1978 Ottaviano (NA) Ucciso Pasquale Cappuccio, avvocato e consigliere comunale.

    Pasquale Cappuccio, avvocato e consigliere comunale nella Città di Ottaviano, viene ucciso il 13 settembre 1978 mentre si trova in auto con la moglie, Maria Grazia Iannitti, rimasta solo lievemente ferita. Per questo delitto saranno processati l’allora Sindaco di Ottaviano Salvatore La Marca, un suo parente, Luigi La Marca e il boss Raffaele Cutolo. Gli imputati sono stati in seguito prosciolti per insufficienza di prove, tuttavia si ritiene che l’omicidio di Pasquale sia stato proprio voluto per la sua ferma contrarietà a far concedere appalti comunali al clan di Cutolo. Due anni dopo, ancora ad Ottaviano e nuovamente per mano dei cutoliani, cadrà Domenico Beneventano. (Segue su:  fondazionepolis.regione.campania.it )  …

  • 27 Dicembre 1972 Cittanova (RC). Giovanni Ventra, Consigliere comunale del PCI, ucciso da un proiettile vagante. Vittima innocente di una faida familiare.

    Giovanni Ventra era il consigliere comunale del Pci di Cittanova (Reggio Calabria). Il 27 dicembre del 1972 non fu ucciso per le sue attività politiche, fu una vittima innocente in quella conosciuta come prima guerra di faida di Cittanova. Una faida iniziata negli anni sessanta fra i Facchineri-Marvaso-Varone-Monteleone e i Raso-Albanese-Gullace-De Raco (Wikipedia) e di cui furono vittime anche dei bambini. Giovanni Ventra stava uscendo dalla sezione del partito, in cui si recava ogni sera, quando Giuseppe Facchineri, che transitava di li, fu preso di mira da una scarica di fucile caricato a pallettoni. Facchineri fu ferito gravemente ma Giovanni Ventra morì sul colpo. Lasciò moglie e 8 figli (L’Unità).…

  • 16 Febbraio 1922 Dattilo-Paceco (TP) Ucciso Antonino Scuderi, Consigliere comunale socialista e segretario della locale Società Agricola Cooperativa

    “Antonino Scuderi, contadino trentacinquenne, consigliere comunale socialista, da pochi mesi segretario della cooperativa agricola di Paceco, fu ucciso in un agguato mentre tornava a Dattilo (TP) in bicicletta. Era il 16 febbraio del ’22. In quell’epoca, scrive Pietro Grammatico, «la morte di un socialista non valeva il fastidio di eseguire delle indagini per accertare le cause della soppressione violenta». Nessuno di noi ha conosciuto Antonino Scuderi; le scarne notizie biografiche su di lui sfumano nebbiose nel mito. Scuderi è un archetipo; è il calore delle lotte contadine; è l’epopea degli oppressi; la tensione etica verso un mondo migliore, di pace, di giustizia, di libertà, di benessere, verso l’utopia del “sol…

  • 30 Settembre 1920 Petralia Soprana (PA). Uccisi Croce Di Gangi e Paolo Li Puma. contadini e consiglieri comunali.

      Croce Di Gangi e Paolo Li Puma, contadini nonché consiglieri comunali socialisti di Petralia Soprana, vengono uccisi a Petralia Soprana (PA), nella frazione Raffo, mentre ritornavano da una riunione della Lega Contadina. Wikipedia+ Storia del movimento antimafia di Umberto Santino     Per approfondimenti: Storia del movimento antimafia: dalla lotta di classe all’impegno civile di Umberto Santino Editori riuniti, 2000 A settembre del 1920, nella frazione Raffo di Petralia Soprana, in provincia di Palermo, sono uccisi due consiglieri comunali socialisti, Paolo Li Puma e Croce Di Gangi, di ritorno da una riunione della Lega contadina. contadini nonché consiglieri comunali socialisti di Petralia Soprana, vengono uccisi a Petralia Soprana (PA).…

  • 13 Gennaio 1906 Corleone (PA) Ucciso il medico Andrea Orlando, consigliere comunale; sostenne i contadini nelle lotte per le “affittanze collettive”, aiutandoli a costituire la cooperativa “Unione agricola”.

    Andrea Orlando, 42 anni, medico chirurgo nonché consigliere comunale socialista di Corleone (PA), fu ucciso il 13 gennaio del 1906. Sostenne i contadini nelle lotte per le “affittanze collettive”, aiutandoli a costituire la cooperativa “Unione agricola”.           Articolo di Dino Paternostro: ecorav.it Andrea Orlando era medico chirurgo, possidente, figlio del farmacista Giovanni e di Marianna Streva. Nato a Corleone nel 1864, era quasi coetaneo di Bernardino Verro, con il quale condivise le ansie di rinnovamento della politica municipale e lo slancio per migliorare le condizioni di vita e di lavoro della povera gente. Un “apostolo” del socialismo, come si usava dire allora, con un linguaggio mutuato…

  • 10 Ottobre 1892 Mezzojuso (PA). Ucciso Francesco Gebbia, consigliere comunale del paese.

    Francesco Gebbia era un consulente legale, Consigliere comunale di opposizione del Comune di Mezzojuso, fu assassinato nella piazza del paese a fucilate. Fonte Wikipedia     Tratto da themisemetis.com Articolo del 14 gennaio 2019 Mezzojuso, la mafia, i pascoli. di Antonino Schillizzi […] “Mezzojuso e la mafia Il 10 ottobre del 1892 nella piazza principale di Mezzojuso, (attuale Piazza Umberto I), veniva ucciso dalla mafia, a colpi di fucile, il consigliere di opposizione Francesco Gebbia di professione Consulente Legale. Questo è tutto quello che si sa e che si può reperire facilmente nel web. Una fonte orale, il generale dei carabinieri a riposo, Nicolò Sergio Gebbia, riferisce che l’assassinato era…

  • 7 maggio 1879 Bolognetta (PA). Assassinato Giorgio Verdura, ex sindaco del paese

    L’ex-brigadiere Giorgio Verdura con decreto del 31 maggio 1877, fu nominato sindaco del Comune di Santa Maria dell’Ogliastro, oggi Bolognetta (Palermo) per il triennio 1876 -78. A partire dal 24 luglio 1878, il sindaco invia alle autorità del mandamento, della provincia e del circondario una circostanziata denuncia contro il notaio Vincenzo, classe 1836, e i fratelli Antonino e Rosario Benanti, i fratelli Giovanni e Giuseppe Monachelli, il medico Antonino Calivà, tutti appartenenti al cosiddetto “partito Benanti”. La coraggiosa denuncia del sindaco contraddice la presunta generale omertà dei siciliani, segnalata qualche anno prima dalla celebre inchiesta degli aristocratici toscani Franchetti e Sonnino, secondo cui nell’isola “nessuno denunzia, nessuno porta testimonianza, nemmen…