• 7 giugno 1984 Casoria (NA). Salvatore Mele, 40 anni, guardia giurata, fu ucciso nel corso di una rapina.

    Salvatore Mele, 40 anni,  lavorava per un’agenzia di vigilanza privata. Fu ucciso a Casoria (NA) il 7 giugno 1984 nel corso di una rapina a un furgone portavalori. Fonte: vivi.libera.it   Fonte: fondazionepolis.regione.campania.it Brevi storie di vittime innocenti della criminalità: Salvatore Mele Salvatore Mele, vigilante 40enne, viene ucciso in una rapina il 7 giugno 1984 nei pressi dell’Euromercato a Casoria in provincia di Napoli. Il furgone blindato della Partenope, società di vigilanza per la quale lavora Salvatore, giunge verso le 9, 30 del mattino nel piazzale antistante il centro commerciale per ritirare l’incasso per un ammontare di circa 167 milioni di lire. All’interno del furgone vi sono tre vigilantes: Salvatore…

  • 27 gennaio 1983 Carlentini (SR). Ferito a Morte Benedetto Magro, 64 anni, guardia giurata, nel corso di una rapina alla banca presso cui prestava servizio.

    Benedetto Magro, 64 anni, guardia giurata, fu ferito a morte il 27 gennaio 1983 mentre era in servizio davanti la banca Agricola di Ragusa a Carlentini (SR);  alle 10.00 circa affrontò un commando di rapinatori che stava per fare irruzione armi in pugno nella banca. Morì dopo 24 ore di agonia per i colpi di arma da fuoco subiti. Benedetto Magro a maggio del 1983, 4 mesi dopo la fatale rapina, sarebbe stato collocato in pensione.     Fonte: informatoredisicilia.it Articolo di gennaio 2014 Benedetto Magro, vigilantes muore per sventare una rapina in banca: esempio eroico. Benedetto Magro, 64 anni, fu ferito a morte il 27 gennaio 1983 e dopo…

  • 26 Aprile 1979 Palermo. Ucciso Alfonso Sgroi, 45 anni, guardia giurata, durante una rapina alla Cassa di Risparmio.

    Alfonso Sgroi, si trovò improvvisamente senza un lavoro, fu così costretto ad accettare di fare la guardia giurata. Non fu semplice per lui dover prendere confidenza con un’arma da fuoco ma doveva farlo. La mattina del 26 aprile 1979 ci fu una rapina nella banca in cui prestava servizio. Mentre tentava di proteggere una donna che disperata urlava dal terrore, i rapinatori lo colpirono mortalmente. Scapparono lasciandolo agonizzante. Per Alfonso non ci fu nulla da fare. Lasciò una moglie e due figlie. (Fonte: liberanet.org) Facevano parte della banda dei rapinatori i mafiosi Pino Greco, detto “scarpuzzedda”, e Pietro Marchese. (Fonte: Centro siciliano di documentazione “G. Impastato” Palermo)      …