• 30 luglio 1996 Maddaloni (CE). Ucciso Vittorio Rega, geometra di 29 anni, perché scambiato per il vero obiettivo.

    Vittorio Rega guidava una macchina identica a qualle in uso al vero obiettivo del raid omicidiario : Gianbattista Tartaglione, storico affiliato al clan Piccolo che, appena due mesi dopo l’omicidio di Rega, fu rinvenuto carbonizzato nelle campagne di Caivano, all’interno di una Fiat Punto. Una pattuglia del commissariato di Maddaloni intervenne quella mattina del 30 luglio in località “Fontana Olmo Cupo”, per segnalazione di un uomo ferito. Gli agenti, raggiunta la località indicata attraverso una strada sterrata di campagna, torvarono una Honda civic Lsi di colore celeste con il motore spento, il freno di stazionamento azionato e lo stereo ad alto volume. Nelle immediate vicinanze, invece, seduto per terra, c’era…

  • 30 Ottobre 1991 Quindici (AV). Ucciso Nunziante Scibelli, 26 anni, per la sola “colpa” di aver attraversato il paese alla guida di un’auto dello stesso modello dei veri bersagli dei Killer.

     Il 30 ottobre 1991, la faida Cava-Graziano miete la prima vittima innocente della sanguinosa guerra tra clan. Si chiama Nunziante Scibelli, ha 26 anni, è di Taurano e fa l’operaio. La sua colpa: passare pochi istanti dopo con la stessa macchina dei veri obiettivi dei killer, un’alfetta marrone. Succede a Ima, frazione di Lauro, in prima serata. Nunziante è con la moglie in macchina. Stanno facendo un giro. La signora è incita al settimo mese. Una mare di pallottole li colpisce. L’auto è crivellata. Solo per miracolo la moglie, Francesca, rimane viva e con lei, la cosa più importante che le ha lasciato Nunziante. Il giovane invece muore sul colpo,…

  • 26 ottobre 1991 Gragnano (NA). Ucciso per errore Lucio Donnarumma, 15 anni, mentre spostava l’auto del fratello di fronte alla pizzeria di famiglia.

    Lucio Donnarumma, 15 anni, è stato assassinato da due killer della camorra a  Gragnano, nel vialetto antistante la pizzeria del padre. L’obiettivo dell’agguato doveva essere, secondo gli inquirenti, il fratello Gennaro di 24 anni, Lucio è stato colpito mentre cercava di spostare la sua auto; è probabile che, nel buio, i sicari lo abbiano scambiato per quest’ultimo. Qualche mese prima un altro fratello del ragazzo, Salvatore, 19 anni, era stato assassinato in maniera analoga.     Fonte:  archivio.unita.news Articolo del 28 ottobre 1991 I killer uccidono un quindicenne per errore. A Napoli la vita dei ragazzi non vale nulla. di Vito Faenza Lucio Donnarumma è stato ammazzato sotto casa: il…

  • 24 Maggio 1991 Siderno (RC). Uccisione di Domenico Archinà, industriale dell’olio e proprietario di una emittente televisiva.

    A Siderno, uno dei più grossi centri della Locride, Domenico Archinà, 45 anni, viene ucciso a colpi di pistola il 24 maggio 1991, accanto all’azienda di cui è proprietario. Un commando ha affiancato la sua Mercedes fulminandolo. Domenico Archinà, importante industriale dell’olio di oliva, possedeva anche una televisione privata, non aveva precedenti né, secondo gli investigatori, era mai stato «chiacchierato» per rapporti di ‘ndragnheta. Nel 2012 un collaboratore dichiarò che fu ucciso per errore: uno scambio di persona.       Articolo da La Stampa del 26.05.1991 Agguato mortale contro il re dell’olio di Diego Minuti LOCRI. Un altro omicidio «eccellente» ha insanguinato la Calabria. La nuova vittima della spirale…

  • 1 Settembre 1990 Reggio Calabria. Ucciso Domenico Catalano, 16 anni, perché scambiato per un altro.

    Domenico Catalano fu ucciso il 1 settembre 1990 a Reggio Calabria, aveva appena sedici anni, residente a Roma, era a Reggio per le vacanze presso la casa di origine dei genitori. Nessuna “vicinanza pericolosa”, nessun legame “ambiguo”, morì per un tragico errore. Gli incaricati di segnalare il suo passaggio credettero di individuare in lui la vittima designata perché la sorte decise che quella sera entrambi dovessero indossare una maglia a righe e dovessero circolare su un ciclomotore.         Articolo del 2 Settembre 1990 da  ricerca.repubblica.it  SPARATORIA A REGGIO MUORE UN RAGAZZO REGGIO CALABRIA Un ragazzo di 16 anni, Domenico Catalano, è stato ucciso ieri sera in una…

  • 6 ottobre 1989 Vittoria (RG). Claudio Volpicelli, agronomo, ucciso perché scambiato per un altro.

    Claudio Volpicelli fu ucciso a Vittoria (RG) il 6 ottobre del 1989. Verso le 19.20 del 6 ottobre 1989, alcuni ignoti fecero irruzione nel deposito di plastica della ditta Donzelli, a Vittoria (RG) e uccisero l’agronomo Claudio Volpicelli, in quel momento seduto al posto solitamente occupato da Giovanni Donzelli. Quei colpi di pistola sparati dai killer non erano per Claudio, da tutti ritenuta persona onesta. La sua colpa è stata quella di essere seduto per un giorno al posto di Donzelli, titolare dell’azienda omonima, sospettato di far parte degli ambienti criminali locali e che nell’ultimo periodo aveva subito minacce da imprenditori concorrenti. Fonte: vivi.libera.it       Tratto da: archivioantimafia.org/dossier/paliovittoria…

  • 29 Gennaio 1989 Taurianova (RC). Ucciso Giuseppe Caruso, bracciante di 63 anni. Probabilmente uno scambio di persona.

    Giuseppe Caruso era un bracciante agricolo di 63 anni. Venne assassinato dalla ‘ndrangheta a Taurianova nel pomeriggio del 29 gennaio 1989. Quel giorno il sessantatreenne Giuseppe Caruso è in compagnia di uno dei suoi figli. Gli sparano. Secondo gli inquirenti, si trattò di uno scambio di persona. Fonte: Fonte:  vivi.libera.it     […]  È successo, ancora una volta, nel 1989, a Taurianova. Il pomeriggio del 29 gennaio il bracciante sessantatreenne Giuseppe Caruso è in campagna con uno dei suoi figli. Gli sparano. Viene soccorso e portato in ospedale. La corsa disperata non gli salva la vita. Secondo gli inquirenti è stato uno scambio di persona. Fonte: Dimenticati – Vittime della…

  • 15 luglio 1988 Torino. Walter Briatore, 36 anni, fu ucciso perché scambiato per un ‘ndranghetista.

    Walter Briatore, 36 anni, fu ucciso Torino il 15 luglio 1988 perché scambiato per un ‘ndranghetista. “Dopo trent’anni e quattro mesi la polizia e la procura hanno rispolverato il faldone di un omicidio di ‘ndrangheta. Le indagini sono state riaperte e partono da una nuova certezza: non erano Rizzi e Briatore i veri obiettivi dei sicari della malavita calabrese che invece cercavano «Franco il Rosso» ucciso davvero, al terzo tentativo, due mesi più tardi: il 24 agosto 1988. Briatore, originario di Roburent, ha 36 anni quando una mattina, in via Monfalcone 92, viene freddato con un colpo calibro 45 alla nuca. Qualche mese prima di lui era toccato, sempre a…

  • 15 luglio 1984 Castel Volturno (CE). Ucciso Adriano Della Corte, 18 anni, mentre era in auto con degli amici. Probabile scambio di persona.

    Adriano Della Corte, studente di 18 anni, originario di Casal Di Principe, fu ucciso il 15 luglio del 1984 a Castel Volturno (CE) da un commando dei clan dei Casalesi, che aveva scambiato la sua auto per quella del vero bersaglio. Adriano Della Corte era in auto, una Fiat Uno di colore nero, che aveva comprato due mesi prima grazie ad una vincita al Totocalcio, con due amici; si stavano dirigendo per una passeggiata domenicale al mare quando un’auto si affiancò alla loro sparando contro il ragazzo alla guida e dileguandosi subito dopo. Adriano Della Corte, colpito al volto, morì all’istante, gli amici rimasero feriti. Non c’è però una sentenza…