• 23 Dicembre 1946 Baucina (PA). Muore Nicolò Azoti, segretario della Camera del Lavoro, dopo due giorni di agonia. Il 21 gli avevano sparato 5 colpi di pistola alle spalle.

    Nicolò Azoti fu uno dei primi sindacalisti della Cgil a cadere sotto il piombo mafioso nel secondo dopoguerra;  difficili anni  in cui la sua attenzione fu attratta dalle misere condizioni dei contadini, che cominciò ad organizzare, battendosi per la riforma agraria. Divenne, quindi, segretario della Camera del lavoro, fondò l’ufficio di collocamento e progettò la costituzione di una cooperativa agricola. Fu inevitabile, quindi, lo scontro con gli agrari e i gabellotti mafiosi, specie dopo che si mise in testa di far applicare la nuova legge sulla divisione dei prodotti agricoli a 60 e 40 (60% al contadino, 40% al padrone). Prima le lusinghe: «Lascia perdere tutto – gli disse un…

  • 29 Novembre 1946 Comitini (AG). Ucciso Filippo Forno, bracciante e sincacalista, e Giuseppe Pullara, un bracciante con cui stava percorrendo un tratto di strada.

    Il 29 Novembre del 1946 in contrada Serra Palermo, al confine tra Aragona e Comitini (AG), venne trovato morto ammazzato il bracciante e sindacalista Filippo Forno di 46 anni. Stava ritornando a piedi dalla vicina Aragona, dove – secondo i testi più accreditati – si era recato per incontrare altri contadini della zona. Ma quella sera non fece rientro a casa. Lungo la strada della “Cirasa” trovò il paesano Giuseppe Pullara, un bracciante di origini favaresi dal carattere autoritario, ed insieme s’incamminarono. Vennero trovati morti, “colpiti entrambi da arma da fuoco”, si legge in una relazione dell’allora Pretura di Aragona. La moglie di Forno, Vittoria Nigrelli, solo da venti giorni…

  • 4 Dicembre 1945 Ventimiglia di Sicilia (PA). Ucciso Giuseppe Puntarello, dirigente della locale camera del lavoro.

    Giuseppe Puntarello lavorava come autista della ditta INT e da diversi anni ormai conduceva l’autobus che collegava il paese Ventimiglia di Sicilia con Palermo, alternandosi nella guida con un compagno di lavoro, pure lui di Ventimiglia. All’alba del 4 dicembre 1945 il suo collega si trovò nell’impossibilità di andare a prelevare l’autobus dall’autorimessa e pertanto Giuseppe Puntarello lo sostituì. Un commando mafioso costrinse Puntarello a fermarsi per strada mentre si stava recando all’autorimessa e lo uccise con fredda determinazione con alcuni colpi di lupara. Molti in quei giorni dissero che l’obiettivo dei killer non era Puntarello, ma il suo compagno di lavoro. La verità venne a galla qualche anno dopo.…

  • 25 Novembre 1945 Cattolica Eraclea (AG) Muore Giuseppe Scalia, sindacalista socialista, vittima di un attentato subito il 18 dello stesso mese.

    Era il 18 novembre del 1945 quando a Cattolica Eraclea, piccolo centro dell’Agrigentino, fu ferito a morte in un attentato il sindacalista socialista Giuseppe Scalia, tra i fondatori della cooperativa agricola La Proletaria. Scalia passeggiava davanti alla sede della Camera del Lavoro in compagnia del vice-sindaco socialista Aurelio Bentivegna. Contro i due furono lanciate bombe a mano da un gruppo di sicari mafiosi. Non furono aperte neanche le indagini. Finita la guerra, Scalia si era posto con altri contadini alla testa del movimento bracciantile. La sua azione fu convinta e coraggiosa, per questo venne scelto per la carica di segretario della Camera del Lavoro locale. Nei mesi in cui ricoprì…

  • 10 Settembre 1945 Ficarazzi (PA). Ucciso Agostino D’Alessandria (D’Alessandro su molte fonti), segretario Camera del Lavoro. Si stava impegnando nella lotta contro la mafia dell’ acqua.

    Il 10 settembre 1945 a Ficarazzi fu assassinato Agostino D’Alessandria, fu Agostino e di Santospirito Agnese. Era nato nello stesso paese alle porte di Palermo il 7 febbraio 1901. Fino al 1930 aveva fatto la guardia campestre a Bagheria, dall’agosto 1945 era diventato “soprastante” dell’acqua irrigua del consorzio S. Elia di Ficarazzi, ed aveva assunto la segreteria della locale Camera del lavoro. «La sua azione sindacale e politica – sostenne il giornalista Cimino – aveva toccato uno dei punti più sensibili del potere mafioso nella zona dei giardini: l’acqua di irrigazione. D’Alessandria era un guardiano di pozzi e conosceva dal di dentro l’ingranaggio della sopraffazione esercitata dai padroni dei pozzi…

  • 6 Agosto 1944 Casteldaccia (PA). Ucciso Andrea Raia, sindacalista. “Si oppose alla mafia in nome dei diritti dei contadini”.

    Il 6 agosto 1944, a Casteldaccia, in provincia di Palermo, viene assassinato Andrea Raia, 38 anni, sindacalista definito dalla Voce Comunista «un organizzatore comunista» e un «membro attivo e intelligente del comitato di controllo ai granai del popolo».I mandanti, secondo lo stesso giornale, erano «da ricercare nei grossi proprietari fascisti e separatisti di Casteldaccia», mentre gli esecutori materiali «tra i maffiosi locali». Raja si oppose alla mafia in nome dei diritti dei contadini. Il coraggio dei tanti sindacalisti ammazzati durante quegli anni risalta immensamente se si considera quanto allora la mafia tenesse fermamente nelle sue mani le redini del potere e della ricchezza siciliani. (informarexresistere.fr )        …

  • 30 Aprile 1924 Piana degli Albanesi (PA). Assassinato Antonino Ciolino, sindacalista.

    Antonino Ciolino – Piana degli Albanesi (PA) Negli anni venti nella Piana dei Greci, oggi Piana degli Albanesi, era evidente lo scontro di classe: i contadini da una parte, mafiosi e agrari dall´altra. In questo contesto il movimento contadino agisce sullo sfondo di un territorio governato da gabelloti e campieri mafiosi, che nei feudi ospitano latitanti e banditi. Antonino Ciolino fu l’ultimo dirigente delle lotte contadine a venire ucciso dalla mafia di Piana dei Greci nell’aprile del 1924. Fonte: vivi.libera.it     Antonino Ciolino Era un contadino. Il suo omicidio avvenne nell’aprile del 1924 e può essere inquadrato nell’ambito della battaglia contadina per la lotta al latifondo. Fonte: liberanet.org  …

  • 20 aprile 1922 Bolognetta (PA). Ucciso Carmelo Lo Brutto, 23 anni, sindacalista.

    Carmelo Lo Brutto, ucciso a Bolognetta (PA), il 20 aprile 1922, guidava l’associazione dei reduci ed ex combattenti che, pur dichiarandosi di carattere apolitico, si muoveva in molte parti d’Italia al grido di “La terra ai contadini”. CarmeloLo Brutto aveva svolto il servizio militare a Torino e poi era ritornato in Sicilia, figlio di un possidente terriero per tanti anni sindaco. Aveva organizzato anche manifestazioni di protesta in piazza contro l’Amministrazione comunale. Fu freddato il 20 aprile davanti alla sua abitazione, all’incrocio tra via Baucina e via Roma, sul corso principale. Le indagini sul delitto di Carmelo Lo Brutto portarono all’arresto, nella notte tra il 9 ed il 10 maggio…

  • 28 Aprile 1921 Piana degli Albanesi (PA). Ucciso Vito Stassi, dirigente socialista e presidente della Lega dei contadini del paese.

    Vito Stassi, contadino, dirigente socialista nella Sicilia dei primi anni del Novecento e presidente della Lega dei contadini. Considerato l’ala intransigente del partito che si rifiutava di fare affari e scendere a compromessi con la mafia. La sera del 28 aprile 1921 tre uomini armati di fucile lo aspettano mentre rientra a casa a Piana dei Greci, ora Piana degli Albanesi. Vito aveva finito da poco una riunione al vicino circolo socialista. I tre killer lo colpiscono con numerosi colpi. Muore all’istante. Per tutta la notte il corpo di Vito fu lasciato riverso sul selciato, dove venne vegliato dalla famiglia e da un nutrito gruppo di contadini in attesa della…