• 31 Dicembre 2007 Torre annunziata (NA) . Ucciso Giuseppe Veropalumbo da un proiettile, mentre era in casa, nella notte di Capodanno.

    Giuseppe Veropalumbo, 30 anni, si trovava nella sua abitazione al nono piano di uno stabile in corso Vittorio Emanuele, a Torre Annunziata (NA), e stava giocando a carte con amici e parenti quando un proiettile ha trapassato la finestra e lo ha colpito ad un fianco penetrando nel cuore. Trasportato dal 118 all’ospedale di Bosco Trecase, è arrivato già cadavere.     Fonte: fondazionepolis.regione.campania.it Giuseppe Veropalumbo è un giovane carrozziere di trent’anni sposato e padre di una bambina. Durante i festeggiamenti per il Capodanno 2008, Giuseppe è con la sua famiglia nell’abitazione di via Vittorio Emanuele. Non è ancora arrivata la mezzanotte, sono le 23:15 e in quel preciso momento…

  • 26 Marzo 2004 Torre annunziata (NA) . Matilde Sorrentino, uccisa per aver denunciato giro di pedofili.

    Matilde Sorrentino viene uccisa la sera del 26 marzo 2004 con numerosi colpi di pistola al volto e al petto, sparati da un uomo a cui aveva aperto la porta di casa a Torre Annunziata. Secondo i primi accertamenti, vi è un collegamento tra la morte di Matilde e le denunce che la donna aveva fatto nel 1997 nei confronti di alcune persone accusate di abusi sessuali ai danni di minori tra cui il figlio di Matilde; abusi avvenuti nella scuola elementare del Rione Poverelli. Le sue denunce infatti avevano portato all’arresto e poi alla condanna al carcere per diciannove dei ventuno accusati di pedofilia. La morte di Matilde si…

  • 23 Novembre 1996 Torre Annunziata (NA). Ucciso il commerciante Raffaele Pastore “per aver osato denunciare e fatto imprigionare chi gli chiedeva il pizzo sui suoi onesti guadagni”.

    Il 23 novembre 1996 Raffaele Pastore, 35 anni, piccolo commerciante all’ingrosso di prodotti alimentari, venne ucciso nel suo negozio di Torre annunziata (NA) con otto colpi di arma da fuoco da due uomini con il volto coperto da passamontagna perché si era rifiutato di pagare il pizzo ed aveva denunciato i suoi taglieggiatori. Con lui c’era anche la mamma, Antonietta Auricchio di 66 anni, rimasta ferita. I due malviventi scapparono senza lasciare alcuna traccia dopo aver raggiunto il loro obiettivo. Raffaele Pastore, precedentemente, aveva subito continue minacce senza mai cedere e senza mai denunciare nulla fino al giorno in cui un esponente del clan camorristico dei  Gionta lo minacciò pesantemente.…

  • 4 Luglio 1986 Torre Annunziata (NA). Ucciso Luigi Staiano, giovane imprenditore, titolare di una impresa di costruzioni. Vittima del racket.

    Luigi Staiano, giovane imprenditore edile di Torre Annunziata (NA), venne ucciso il 4 luglio 1986, quando aveva 35 anni, mentre andava dal fruttivendolo. A sparare due giovani su una moto, i volti coperti dai caschi. Luigi Staiano era sposato, padre di una bambina che all’epoca aveva tre anni. Fu il primo che ebbe il coraggio di dire no alla camorra delle estorsioni presentando denuncia in Questura. La storia di Luigi Staiano è raccontate nel libro di Emanuele Boccianti e Sabrina Ramacci “Italia giallo e nera” edito da Newton Compton nel 2013. La vicenda di Luigi è anche ricordata nel “Dizionario Enciclopedico delle Mafie in Italia” pubblicato da Castelvecchi nel 2013.…

  • 26 agosto 1984 Torre Annunziata (NA). Strage di Sant’Alessandro. Resta ucciso Francesco Fabbrizzi, 54 anni, vittima innocente.

    Francesco Fabbrizzi era un padre di famiglia completamente estraneo agli ambienti della criminalità. Il 26 agosto 1984, il giorno di Sant’Alessandro, verso mezzogiorno, un autobus turistico giunge a Torre Annunziata nei pressi del Circolo dei pescatori. È domenica e nella chiesa della piazza si sta celebrando messa. L’autobus si ferma proprio al centro della piazza e a scendere dal veicolo non sono turisti in gita, ma un commando di killer della camorra. I sicari cominciano a sparare alla cieca; perdono la vita otto persone e sette sono feriti. È un atto di guerra nei confronti del boss di Torre Annunziata, Valentino Gionta, da parte dei gruppi rivali delle famiglie Bardellino,…

  • 21 aprile 1982 Torre annunziata (NA) Ucciso Luigi Cafiero, 19 anni, perché somigliava al vero destinatario delle pallottole.

    Luigi Cafiero venne assassinato a Torre Annunziata in via Settetermini con undici colpi d’arma da fuoco a soli 19 anni il 21 aprile del 1982, mentre era in auto con la fidanzata. Quattro uomini armati di pistola, si avvicinarono all’auto di Luigi e gli urlarono: «Sei Antonio?». Senza attendere la risposta, esplosero contro di lui undici colpi d’arma da fuoco che lo freddarono all’istante. Solo undici anni dopo, in seguito alle dichiarazioni di un pentito è stato accertato che si trattò di un errore di persona. Fonte Liberanet     fondazionepolis.regione.campania.it Luigi Cafiero viene assassinato il 21 aprile 1982 a Torre Annunziata mentre si trova in macchina con la fidanzata…

  • 8 Gennaio 1982 Torre Annunziata (NA). Restano uccisi Luigi D’Alessio, maresciallo dei Carabinieri, e Rosa Visone, 16 anni, una passante, sotto i colpi sparati da alcuni camorristi.

    Il Maresciallo dei Carabinieri Luigi D’Alessio, 41 anni, è assassinato a Torre Annunziata l’8 gennaio del 1982. Il maresciallo si trovava in una “500” con il capitano Sensales e un altro sottufficiale. Stavano tornando da un servizio di perlustrazione quando intercettarono un’auto con quattro persone a bordo, riconoscendo tra questi due pericolosi camorristi, latitanti, legati al clan Cutolo. Dopo averli seguiti e fermati, D’Alessio scese dall’utilitaria per controllare i documenti, ma contro i tutori dell’ordine i pregiudicati spararono numerosi colpi di pistola uccidendo il maresciallo. A cento metri di distanza fu ritrovato il corpo senza vita di una sedicenne, Rosa Visone, la quale, mentre era in atto la sparatoria,  stava…

  • 31 dicembre 1961 Torre Annunziata (NA). Cristoforo Malacario (19 anni) ucciso da un colpo di pistola sparato in aria nella notte di capodanno.

    L’abitazione di Cristoforo Malacario era in Corso Vittorio Emanuele al numero 3. Famiglia composta da brava gente, educata e rispettata. Cristoforo Malacario aveva compiuto 19 anni. Appena trascorsa la mezzanotte iniziarono a sparare botti e fuochi d’artificio, fuochi assassini che a Torre Annunziata non sono mai mancati, come dimostrano le decine di vittime che nel corso dei decenni si sono subite in questa città, distruggendo nell’animo e nel cuore famiglie intere. Avvenne tutto in pochi secondi. Appena si affacciò al balcone del secondo piano Cristoforo venne colpito da una pallottola sparata in aria da qualcuno che pensò di festeggiare l’arrivo del nuovo anno sparando proiettili con pistole, colpendolo alla testa.…