• Mafia, casinò e spioni Perché è morto Caccia – di Davide Milosa

    Bruno Caccia. Nuova indagine della Procura di Milano. Coinvolto l’avvocato Saro Cattafi Articolo del 25 Agosto 2015 tratto da Il Fatto Quotidiano Fonte: antimafiaduemila.com La storia riparte trentadue anni dopo. E cambia radicalmente. Sul tavolo un caso di cronaca clamoroso: la morte del procuratore capo di Torino, Bruno Caccia, ucciso con 17 colpi di pistola la sera del 26 giugno 1983. Chi paga? Nel 1993 viene condannato all’ergastolo il calabrese Domenico Belfiore. Lui, secondo i giudici, il mandante di un’esecuzione ordinata per tutelare gli affari della ‘ndrangheta all’ombra della Mole. Ignoti i killer. Questa, ad oggi, la versione ufficiale che si basa sulle dichiarazioni del collaboratore Francesco Miano legato ai…

  • Le lapidi non dicono tutto – di Saverio Lodato

    Dalla Chiesa, il Generale ucciso dallo Stato Articolo del 31 Agosto 2015 da  antimafiaduemila.com Carlo Alberto dalla Chiesa? Chi era costui? Perché venne assassinato? Cosa rappresentò davvero il suo sacrificio? Ne valse la pena? Chi glielo fece fare? Gli italiani fecero tesoro del suo insegnamento? Le lapidi invecchiano. E più di tanto non possono dire. Le lapidi, per loro natura, sono avare di parole e di atmosfere, laconiche, quasi dispettose in quell’indicare appena un nome e qualche data. Il tempo scorre. La Sicilia e l’Italia sono assai lontane da quelle di allora. E qualche giorno fa, Rita, una dei tre figli di Dalla Chiesa, ha lamentato su Facebook che la…

  • Manca, silenzio di Stato – di Luciano Mirone

    Attilio Manca, silenzio di Stato – di Luciano Mirone Articolo di Agosto 2015 da linformazione.eu La denigrazione non basta. Per insabbiarlo è necessario il silenzio. Un silenzio che avvolge il caso di Attilio Manca e scorre lungo l’asse Viterbo-Marsiglia-Barcellona Pozzo di Gotto, con un tassello mancante che potrebbe avere un nome: Bernardo Provenzano. Potrebbe… ma non ci sono prove. Non perché non esistano gli elementi su cui indagare, ma perché ogni volta che affiora un collegamento sulla trattativa Stato-mafia o sulla protezione occulta e istituzionale di cui “Binnu” avrebbe beneficiato anche a Barcellona Pozzo di Gotto (città di Attilio Manca), il mare del silenzio inghiotte ogni cosa. Del resto, lo…

  • 29 Agosto 2015 Castello di Cisterna (NA). Anatolij Korov, 38 anni, ucraino, operaio edile precario, tre figli. Ucciso mentre in un supermercato, disarmato contro uomini armati, tentava di sventare una rapina.

    Anatolij Korov, 38 anni, viene ucciso il ventinove agosto 2015 a Castello di Cisterna (NA) mentre si oppone ad un tentativo di rapina da parte di una banda armata nel supermercato ove si era recato quale cliente. Anatolij esce dal supermercato in compagnia della figlia di un anno e mezzo, quando nota due uomini con il volto coperto da maschere e caschi integrali fare irruzione nel negozio. Anatolij lascia la figlia nel carrello della spesa all’esterno dell’esercizio commerciale e rientra per cercare di bloccare i malviventi. Si avventa su uno dei due rapinatori che minaccia armato di pistola la cassiera. L’altro rapinatore fa fuoco contro Anatolij che viene colpito da…

  • Agosto 1985, la città sfregiata dalla mafia – di Roberto Leone

    Trent’anni dall’omicidio di Ninni Cassarà. A pochi giorni dall’assassinio di Beppe Montana, la strage di via Croce rossa getta un’ombra funesta su Palermo: è l’inizio di una delle peggiori stagioni di violenza mafiosa Articolo del 6 agosto 2015 da  palermo.repubblica.it I dieci giorni che sconvolsero la questura di Palermo, iniziano al tramonto di una domenica di trent’anni fa. Sul molo di Porticello il commissario Beppe Montana cammina seguito dalla sua fidanzata. Ha ormeggiato il piccolo motoscafo con il quale ha fatto un giro navigando tra Casteldaccia e Porticello. Pensa che nessuno noti quella anonima imbarcazione con una coppia a bordo. Sembrano due innamorati in cerca di privacy in un giorno…

  • 1 Agosto 2015 Altamura (BA). Deceduto Domenico Martimucci, 26 anni, calciatore, a seguito delle gravi ferite riportate il 5 marzo nell’ attentato ad una sala giochi, in cui rimasero feriti altri sette ragazzi.

    Non ce l’ha fatta Domenico Martimucci, il ragazzo altamurano rimasto ferito gravemente nell’attentato alla sala giochi Green Table, della città murgiana, il 5 marzo precedente. Il 27enne, calciatore del Castellaneta, era il più grave degli 8 ragazzi che avevano riportato conseguenze dopo lo scoppio di una bomba piazzata, come rivelato dalle indagini dei Carabinieri, su ordine di Mario Dambrosio, fratello del boss Bartolomeo ucciso in un agguato nel dicembre del 2010. Martimucci, detto “Zidane” come l’ex calciatore juventino, non aveva più ripreso conoscenza dopo l’esplosione. A nulla sono valse le cure dei medici prima al Politecnico di Bari, e poi in una clinica austriaca dove sarebbe stato trasferito nelle ultime…

  • Le condanne del processo “Filottete”, l’inchiesta avviata anche grazie alle dichiarazioni di Lea Garofalo – di Marika Demaria

    Le condanne del processo “Filottete”, l’inchiesta avviata anche grazie alle dichiarazioni di Lea Garofalo – di Marika Demaria Articolo del 23 luglio 2015  da narcomafie.it “Quell’uomo non voleva morire. Aveva il diavolo in corpo”. 1995, viale Montello 6, Milano. È notte fonda quando Giuseppe Cosco rientra in casa e riporta questa frase alla cognata, Lea Garofalo. Una frase che la donna, qualche anno dopo, nel 2002, racconterà ai Carabinieri, quando inizierà il suo tortuoso cammino come testimone di giustizia. Cosco aveva così apostrofato Antonio Comberiati, pluripregiudicato, “socio in affari” dei Cosco per quanto riguardava la piazza di spaccio di quella zona milanese. Un omicidio per il quale non si è…

  • Don Peppe Diana – Un martire in terra di camorra – di Raffaele Sardo

    Don Peppe Diana Un martire in terra di camorra Autore: Raffaele Sardo Fonte digirolamoeditore.com Collana: Linea di difesa Prefazione di Gian Carlo Caselli Questo appassionante libro racconta la storia di don Giuseppe (Peppino) Diana. Una storia suggestiva e drammatica: di coraggio, impegno e sacrificio. Essa ci ricorda che per venire a capo del fenomeno mafioso è necessario intervenire su tre livelli: 1) potenziare e affinare la risposta investigativo-giudiziaria; 2) rendere la gente consapevole della realtà della mafia sul piano socio-politico, dei suoi effetti nefasti sulle regole di civile convivenza, sulle libertà, sui diritti, sulla democrazia; 3) aggredire non solo le manifestazioni criminali del fenomeno, ma anche le sue radici, gli…

  • 101 storie di camorra che non ti hanno mai raccontato – di Bruno De Stefano

    101 storie di camorra che non ti hanno mai raccontato di Bruno De Stefano Fonte: newtoncompton.com Un viaggio nella criminalità organizzata campana in 101 episodi di sangue, violenza e intrighi da cui emerge il potere devastante della camorra. Protagonisti delle 101 storie non sono soltanto i boss e i loro scagnozzi alle prese con omicidi, stragi ed esecuzioni brutali, ma anche personaggi della società civile che hanno pagato un prezzo altissimo nel tentativo di opporsi alla logica della violenza e dell’illegalità: in questo libro si parla di gente perbene, vittime innocenti, carabinieri corrotti, killer pentiti, preti dalla doppia vita, politici collusi, eroi mancati, martiri ammazzati nell’indifferenza generale. Alcuni episodi sono…

  • La vittoria di Pio La Torre, antimafioso senza distintivo di Enrico Bellavia

    La vittoria di Pio La Torre, antimafioso senza distintivo di Enrico Bellavia Articolo del 30 Aprile 2015 da palermo.repubblica.it CONOSCEVA il male dalle origini. Ne intuì il rimedio. Non si limitò a mettere a punto una ricetta, ma elaborò un piano di cura. Nella storia politica di Pio La Torre, dalle lotte contadine al 416 bis, dal sequestro dei beni dei boss al no ai missili a Comiso, c’è l’intero percorso di un’antimafia mai vissuta come un abito  –  tanto settario quanto inconcludente  –  da esibire per scalare posizioni nella nomenclatura di partito come nella società, ma cucito addosso come l’unica ragione dell’essere comunisti. E che prima del piombo dei…