• 9 Gennaio 2009 Casandrino (NA). Muore Felicia Castaniere, disabile dalla nascita, dopo aver subito un’aggressione a scopo di furto.

    Felicia Castaniere, disabile dalla nascita, poteva camminare solo con la carrozzina elettrica. Il 9 gennaio 2009 viene pedinata all’uscita dell’ufficio postale di via Paolo Borsellino a Casandrino e poi aggredita in via Falcone da due rapinatori a bordo di una moto, per sottrarle circa 2mila euro che aveva appena prelevato. Dopo poco la donna è colpita da un infarto provocato, probabilmente, dal forte spavento, e muore. Felicia Castaniere, che avrebbe dovuto compiere 50 anni il 25 gennaio, si dedicava da anni al volontariato in favore dei più deboli fornendo assistenza legale gratuita ai disabili e distribuiva generi alimentari per i più poveri. Fonte: fondazionepolis.regione.campania.it       Fonte:  repubblica.it Articolo del…

  • 31 Dicembre 2008 Napoli. Ucciso Nicola Sarpa da un proiettile vagante nella notte di Capodanno.

    Nicola Sarpa, appena 24enne, era affacciato al balcone della propria abitazione, al secondo piano del civico 4 di vico Trinità degli Spagnoli, a guardare i fuochi d’artificio del capodanno del 2009 quando un proiettile vagante lo colpì alla tempia. Un’altra vittima della notte di Capodanno.       Fonte: fondazionepolis.regione.campania.it Notte di Capodanno del 2008 nei Quartieri Spagnoli di Napoli. Nicola Sarpa è intento a festeggiare con la sua famiglia l’arrivo del nuovo anno. Il ragazzo è affacciato al balcone per chiamare e far rientrare in casa il fratello di 8 anni, che è in cortile a giocare. In una casa poco distante, invece, Manuela Terracciano, figlia del capoclan Salvatore,…

  • 5 Dicembre 2008 Napoli. Ucciso Antonio Metafora, avvocato di 70 anni. Aveva notificato un’ingiunzione di sfratto alla madre del suo assassino.

    Antonio Metafora, 70 anni, avvocato civilista di Napoli, è stato ucciso nel suo studio il 5 dicembre 2008. Aveva rifiutato, insieme al suo cliente, per cui stava seguendo l’ingiunzione di sfratto di un garage, la somma di 50 mila euro in contanti che con tono definito «minaccioso» l’assassino, alcuni giorni prima dell’omicidio gli aveva messo sul tavolo come saldo delle morosità, accompagnato dalla richiesta di rifare il contratto di affitto del garage. L’assassino, imparentato per parte di moglie con la famiglia malavitosa dei Licciardi di Secondigliano, aveva preso in affitto il locale a nome della madre, semplice prestanome, e voleva obbligare il professionista a bloccare la procedura di sfratto. Al…

  • 1 Dicembre 2008 Casalnuovo, Napoli. Raffaele Manna, commerciante 62enne, ucciso in una rapina.

    Raffaele Manna, 64 anni, commerciante di prodotti agricoli e mangimi di Casalnuovo, il 1 dicembre 2008 subisce una rapina da parte di quattro persone e reagisce colpendo uno dei ladri con un bastone di legno. Uno dei rapinatori risponde a sua volta sparando quattro colpi che uccidono Manna. Diego Solla, di 19 anni, e Antonio Caiazzo, di 30 anni, sono subito arrestati, interrogati e trasferiti al carcere di Poggioreale. Ai due, entrambi napoletani, si aggiungono Gennaro Apollo, legato al clan camorristico dei Sarno, e Antonio Varlese, arrestato successivamente. I carabinieri di Castello di Cistema costituiscono una piccola task force guidata dal maggiore Fabio Cagnazzo e coordinata dal pm Salvatore Pisco per dare…

  • 5 Ottobre 2008 Casal Di Principe (CE). Ucciso Stanislao Cantelli, 60 anni. Ucciso perché era lo zio di un pentito di camorra.

    Stanislao Cantelli fu ucciso a Casal Di Principe (CE) il 5 Ottobre 2008. Lavorava in un caseificio: tagliava la mozzarella. Da poco era andato in pensione per problemi di salute, dopo aver cominciato ben presto a lavorare, essendo rimasto orfano di padre a otto anni, con una famiglia numerosa alle spalle. Era incensurato. Suo cognato aveva sposato la sorella del boss Francesco Bidognetti, alias “Cicciotto ‘e mezzanotte”. Ma non è stata questa parentela a procurargli la morte. Bensì il fatto di essere lo zio dei pentiti Alfonzo e Luigi Diana. Tre anni prima Stanislao Cantelli aveva rinunciato alla protezione. La vendetta della camorra non si è fatta attendere.   Articolo…

  • 2 Ottobre 2008 Patti (ME). Si suicida Adolfo Parmaliana. Suicidio per mafia ma non solo.

    Il 2 ottobre 2008 si ammazza in Sicilia Adolfo Parmaliana, cinquantenne professore di chimica industriale all’università di Messina, considerato uno dei massimi esperti internazionali nella ricerca delle nuove fonti di energia rinnovabile. All’impegno accademico Adolfo Parmaliana ha unito per trent’anni un accanito impegno civile. Iscritto giovanissimo al Pci, ha difeso le ragioni della legalità, della correttezza, del buongoverno nella sua piccola patria, Terme Vigliatore, un paesino che si trova a pochissimi chilometri da Barcellona Pozzo di Gotto, zona franca dei grandi boss di Cosa Nostra, da Santapaola a Provenzano, fondamentale snodo del Gioco Grande, lì dove confluiscono e s’intrecciano mafia, massoneria, alta finanza, pezzi rilevanti delle Istituzioni. Così il piccolo…

  • 2 Ottobre 2008 Giugliano (NA). Ucciso Lorenzo Riccio, dipendente di una ditta di onoranze funebri il cui titolare, circa 15 anni prima, aveva “osato” testimoniare contro il boss Francesco Bidognetti.

      Lorenzo Riccio aveva 37 anni quando venne ucciso in un agguato a Giugliano, nel napoletano, il 2 ottobre 2008. Lorenzo era al lavoro come ragioniere in un’agenzia di pompe funebri, la Russo&Co, quando un commando fece irruzione negli uffici. Negli anni Novanta il titolare dell’attività era stato testimone di giustizia in un processo a elementi di spicco dei Casalesi. L’attentato fu pianificato ed eseguito dal gruppo stragista di Setola. Nel luglio 2013 Giuseppe Setola e i suoi complici Giovanni Letizia, Alessandro Cirillo e Davide Granato, sono stati condannati all’ergastolo per sette omicidi, tra cui quello di Lorenzo Riccio, tutti commessi nel corso del 2008. (memoriaeimpegno.it/)     Articolo di…

  • 26 Settembre 2008 Caserta. Restano uccisi Francesco Alighieri e Gabriele Rossi, Agenti P.S, durante l’inseguimento di una autovettura che non si era fermata all’Alt.

    Il 26 settembre 2008, il vice sovrintendente della Polizia di Stato Gabriele Rossi e l’assistente capo Francesco Alighieri sono dislocati a guardia di un posto di blocco sulla strada statale tra Nola e Villa Literno. Quando un’autovettura non si ferma all’alt degli agenti, Gabriele e il collega Francesco non esitano ad inseguire il veicolo sospetto. Sono i giorni successivi alla strage di Castelvolturno, la tensione è alta, molti tra carabinieri e poliziotti sono stati richiamati da altre parti d’Italia per convergere sul territorio campano. L’imperativo era infatti quello di catturare i responsabili dell’eccidio. L’inseguimento è condotto a elevata velocità, un attimo, un errore nel controllo del veicolo e questo sbanda…

  • 18 Settembre 2008 Castel Volturno (CE). Strage di San Gennaro. Morirono 6 giovani ghanesi: Ibrahim Muslim “Alhaji”, Karim Yakubu “Awanga”, Julius Francis Kuame Antwi, Sonny Abu Justice , Eric Affun Yeboa, Wiafe Kwadwo Owusu.

      Strage di San Gennaro: “A Castelvolturno (CE), il 18 settembre 2008, 7 killer della camorra uccisero con 120 proiettili sei persone di colore: Cristopher Adams, Kwame Antwi Julius Francis, Eric Affum Yeboah, Alex Geemes, El Hadji Ababa, Samuel Kwaku. Viene ferito Joseph Ayimbora. La strage degli immigrati pare sia stata causata nell’ambito del mercato della droga. A quanto risultato dagli accertamenti effettuati dagli inquirenti è emerso che gente della comunità volesse costituire un clan a sé stante per la gestione dello spaccio, come dimostrato da tentati omicidi e missioni punitive avvenute tempo addietro contro gli immigrati a conferma di questa tesi. I tre principali responsabili della strage sono stati…

  • 12 Settembre 2008 San Marcellino (CE). Uccisi Antonio Ciardullo ed Ernesto Fabozzi mentre stavano lavorando nel deposito di automezzi di proprietà del primo.

    Antonio Ciardullo ed Ernesto Fabozzi furono uccisi il 12 settembre 2008 tra il territorio di San Marcellino e Trentola Ducenta con 20 colpi di pistola. Antonio Ciardullo, di 51 anni, ed Ernesto Fabozzi, di 43 anni, entrambi di San Marcellino, stavano riparando un furgone-frigo nel deposito di automezzi situato vicino al cimitero di San Marcellino, quando si sono avvicinati i sicari che hanno esploso venti colpi di pistola calibro 9×21 uccidendo Antonio ed Ernesto all’istante. Il 23 settembre 2010 la squadra mobile di Caserta  ha eseguito tre ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti esponenti della fazione dei casalesi. Le ordinanze sono state emesse dal Tribunale di Napoli su richiesa della DDA.…