• 16 Ottobre 2005 Locri (RC). Assassinato Francesco Fortugno mentre ricopriva la carica di vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria.

      “Francesco Fortugno avrebbe pagato con la vita l’inaspettata elezione in Consiglio Regionale con oltre 8500 preferenze. I Marcianò, elementi vicini al clan Cordì, avevano infatti “tirato la volata” a un altro candidato: quel Domenico Crea condannato in seguito per concorso esterno in associazione mafiosa nell’ambito del processo “Onorata Sanità”. Crea, però, non riuscì a essere eletto, ottenendo un pessimo risultato proprio a Locri, dove Alessandro Marcianò, caposala dell’ospedale, aveva promesso almeno 700 voti. A questo punto, dunque, i Marcianò, avrebbero commissionato l’omicidio di Fortugno al giovane Salvatore Ritorto proprio per riacquistare credito nei confronti di Mimmo Crea, al fine di salvaguardare eventuali possibilità di arricchimento: “Appare ampiamente logico e…

  • 24 settembre 2004 Locri (RC). Muore in ospedale Massimiliano Carbone, 30 anni, a seguito delle ferite riportate nell’agguato mafioso del 17 settembre. La famiglia ancora in attesa del riconoscimento della verità e di giustizia.

    Massimiliano Carbone morì all’ospedale di Locri, il 24 settembre del 2004, a seguito delle ferite riportate in un agguato mafioso avvenuto pochi giorni prima, il 17 settembre. Aveva 30 anni ed  aveva avuto una storia con una donna sposata e più grande di lui. In pochi sapevano però che il figlio di quella donna era anche figlio di Massimiliano. Era nato quando Massimiliano aveva 25 anni. Il giovane era pronto ad assumersi le sue responsabilità, ma la donna non volle, preferendo continuare a far finta di nulla. A un certo punto, Massimiliano decise di uscire allo scoperto rivendicando la sua paternità per via legale. Ma qualcuno evidentemente volle evitare clamori.…

  • 13 Luglio 1996 Locri (RC). Giosafatte (Giosuè) Carpentieri, 25 anni, resta ucciso in un incidente con un’auto di scorta del magistrato Nicola Gratteri.

    Giosuè Carpentieri, 25 anni, primogenito di una modesta famiglia di Locri morì il 13 luglio 1996, investito dalla “Croma” blindata che scortava il magistrato Nicola Gratteri, sostituto procuratore distrettuale di Reggio Calabria, mentre percorreva con la sua Vespa il corso Vittorio Emanuele, la principale arteria della cittadina. nell’urto, violentissimo, il giovane fu catapultato in aria e nella ricaduta batté la testa contro il marciapiede. Morì all’istante. “Non sono stati i killer , questa volta, a seminare morte. È stato quel micidiale impasto di casualità e perenne «stato di guerra» nel quale ormai non vive solo più la Sicilia ma, fatte le debite proporzioni, ogni pezzo del nostro territorio nazionale. Dunque,…

  • 27 Marzo 1994 Locri (RC) Uccisa Maria Teresa Pugliese, moglie di un medico pediatra, ex sindaco di Locri.

    Maria Teresa Pugliese, era una casalinga di 54 anni. Venne uccisa il 26 marzo 1994 a Locri. Il marito, Domenico Speziali, era un pediatra molto noto nell’intera Calabria ed era stato sindaco di Locri. Le indagini permisero di appurare che la morte della donna non fu casuale e che invece i killer agirono con il preciso obiettivo di ucciderla.  (Fonte:  vivi.libera.it )     Articolo del Corriere della Sera del 28.03.94 L’agguato di Locri: non è stato un errore dei killer, volevano proprio uccidere la signora di Carlo Macrì LOCRI (Reggio Calabria) . Non è stato un errore dei killer. Il commando che ha sparato contro Maria Teresa Pugliese, 54…

  • 12 marzo 1991 Locri (RC). Muore Antonio Valenti, impiegato di 31 anni. Ferito in un agguato alla ditta per cui lavorava.

    Antonio Valenti lavorava come contabile presso la ditta “Gallo Bitumi”. I proprietari dell’impresa da anni continuavano a subire e denunciare ingenti richieste estorsive nei loro confronti. La sera dell’11 marzo 1991 a Locri, Antonio fu ferito gravemente da colpi di arma da fuoco e morì il giorno dopo. Ucciso per ritorsione nei confronti dei suoi datori di lavoro, che non avevano voluto piegarsi alle richieste della ‘ndrangheta. Fonte: vivi.libera.it     Tratto da: apponweb.it/domini/stopndrangheta.it Antonio Valenti, viene ferito gravemente l’11 marzo del ’91, nel centro di Locri. I due sicari agiscono in serata, mentre l’uomo usciva dalla sede della ditta di bitumazioni dove lavorava. Colpito all’addome e al fianco sinistro,…

  • 8 aprile 1989 Locri (RC). Pietro Lombardo, 16 anni, assassinato come un boss.

    Pietro Lombardo ha 16 anni e dà una mano, a Locri (RC), nella boutique di famiglia. l’8 aprile 1989, alla chiusura del negozio salta sul motorino, per andare ad un «appuntamento». Gli sparano cinque colpi, tutti mortali. Un’esecuzione spietata. Fonte: archivio.unita.news Articolo del 11 gennaio 1991 Vendetta o caso – È la strage degli innocenti     Fonte: archivio.unita.news Articolo del 9 aprile 1989 Giustiziato a sedici anni con 5 colpi a bruciapelo Locri, ennesimo omicidio di mafia LOCRI. Gli hanno sparato appoggiandogli la canna della pistola sul petto.  Cinque colpi tutti micidiali. Tre da distanza ravvicinata gli altri due a bruciare gli abiti tutt’ intorno ai fori d’entrata. Praticamente…

  • 20 Marzo 1989 Locri (RC), ucciso Vincenzo Grasso, gestore di una concessionaria di auto, che si rifiutava di pagare il pizzo.

    Vincenzo Grasso ha sempre detto no alla mazzetta e ha denunciato i suoi estorsori. L’amore per la sua Locri lo ha spinto a restare, con coraggio. Cecè Grasso è stato ucciso il 20 marzo 1989 perché non ha voluto pagare la mazzetta e aveva deciso di denunciare. Era titolare di una concessionaria di auto. Amava il suo lavoro e non ha mai voluto andare via dalla sua Locri. Richieste di mazzetta, telefonate minatorie, una lunga lista di minacce e di relative denunce, dal 1982 al 1989. Poi l’agguato. È quasi l’ora di cena quando due killer entrano in azione: Cecè è stato ammazzato davanti alla saracinesca della sua officina. E…

  • 23 Ottobre 1988 Locri. Ucciso Girolamo (Gino) Marino, primario di chirurgia (44 anni).

    Girolamo Gino Marino era il primario di Chirurgia nell’ospedale di Locri. Venne ucciso all’ingresso dell’ospedale il 23 ottobre 1988. Appena 48 ore prima la sua équipe aveva operato una bimba di 4 anni che, dopo essersi risvegliata dall’anestesia, cadde in coma. I primi sospetti per l’omicidio del primario caddero sul padre della bambina, Antonio Giampaolo che era stato condannato per sequestro di persona e all’epoca era latitante. La bambina morì il 25 ottobre. L’autopsia effettuata sul suo corpicino confermò il buon lavoro svolto da Marino e dalla sua équipe.     tratto dal libro Dimenticati – Vittime della ‘ndrangheta di Danilo Chirico e Alessio Magro Cap. XVII Il destino lo…

  • 29 ottobre 1986 Locri (RC). Ucciso il giovane Rocco Zoccali, 19 anni, per un motorino.

    Il 29 ottobre 1986, alle quattro del pomeriggio, Rocco Zoccali, 19 anni, viene ammazzato con due colpi a bruciapelo. Attorno al suo corpo si crea il vuoto. Nessuno ha visto niente. Tocca al padre, dipendente della Regione Calabria, che ha sentito i colpi, avvicinarsi per primo e trasportarlo all’ospedale. La madre, professoressa delle medie, non si dà pace e, nonostante minacce ricevute, si costituisce parte civile nel processo e depone contro i presunti assassini del figlio. Non abbiamo notizia di come, e se, si è concluso il processo vanificato in varie udienze per errori procedurali, rinunce e ricusazioni di giudici. La nostra ricerca si conclude con una interrogazione parlamentare del…

  • 10 Dicembre 1982 Locri (RC) ucciso Francesco Panzera, insegnante e Vicepreside al Liceo Scientifico Zaleuco

    Francesco Panzera era un professore di matematica e ricopriva l’incarico di vice preside del liceo scientifico Zaleuco di Locri (RC). Fu ucciso la sera del 10 dicembre del 1982. Si disse che era stato ucciso perché aveva intenzione di denunziare chi cercava di introdurre la droga nella Scuola. Vittima del suo alto senso del dovere e perché non poteva sopportare ingiustizie e soprattutto non tollerava che i “venditori di morte” potessero “minacciare” l’incolumità dei “suoi ragazzi”. Ad oggi non è stata fatta ancora giustizia e la sua morte continua ad essere “ad opera di ignoti”.     Nota tratta dal libro Dimenticati – Vittime della ‘ndrangheta di Danilo Chirico e…