• 22 Luglio 1993 Bovalino (RC) Adolfo Cartisano, Lollò, fotografo, rapito, è morto per un colpo mal assestato alla nuca, il suo corpo ritrovato dopo dieci anni, grazie a una lettera anonima

    Adolfo Cartisano detto Lollò, fotografo di Bovalino (RC) venne sequestrato il 22 luglio 1993 davanti alla sua casa al mare. I sequestratori sorprendono Cartisano e la moglie Mimma in macchina. La moglie viene stordita con un colpo in fronte e abbandonata, mentre il marito viene sequestrato. Nonostante il pagamento di un riscatto, il fotografo non viene riconsegnato alla famiglia. La famiglia decide allora di mobilitarsi e di far sentire la propria voce, scendendo più volte in piazza. Il clamore porta per la prima volta la Commissione parlamentare Antimafia a recarsi a Bovalino, dove i sequestri della ‘ndrangheta a scopo estorsivo erano stati già 18. Dopo pochi mesi dal rapimento vengono…

  • 7 Ottobre 1991 Grotteria (RC). Rapito Pasquale Malgeri, medico in pensione (71 anni), il suo corpo non sarà mai ritrovato.

    Il dottor Pasquale Malgeri è stato sequestrato il 7 ottobre 1991 nella sua proprietà di Pirgo, una frazione di Grotteria, nella Locride. Si trovava in compagnia della moglie Anita Niutta quando all’ improvviso cinque uomini, incappucciati e armati, immobilizzarono l’anziano professionista, spingendolo dentro la sua autovettura, una Renault 5, con la quale i banditi si sono poi allontanati dopo aver legato con dei lacci la moglie. A dare l’allarme fu un colono dei Malgeri che si trovava a poca distanza dal luogo del rapimento a raccogliere della frutta. Il suo corpo non sarà mai ritrovato.         Articolo da La Stampa dell’ 8 Ottobre 1991 Rapito, vendetta dopo…

  • 18 Aprile 1991 Briatico (VV). Rapito Giancarlo Conocchiella, medico dentista di 34 anni. Il suo corpo ritrovato tre anni dopo grazie alla confessione di uno dei rapitori..

    18 aprile 1991. A Briatico (Vibo Valentia) viene rapito il medico dentista Giancarlo Conocchiella, che viene ucciso durante il sequestro. Durante il processo la figlia quindicenne di uno dei rapitori, Carlo Vavalà, collabora con la giustizia contribuendo alla incriminazione del padre, condannato per il delitto con sentenza definitiva. Successivamente Vavalà collaborerà con la giustizia e farà ritrovare il corpo di Giancarlo Conocchiella.       Fonte: archivio.unita.news Articolo del 21 aprile 1991 Staffetta di ostaggi per l’Anonima di Aldo Varano Il rapimento a Vibo Valentia, quarantott’ore dopo liberazione del medico De Pascale. Un mese fa un minaccioso avvertimento: «O paghi o prenderemo tuo figlio Giuseppe». Una preoccupante telefonata ai familiari.…

  • 13 Luglio 1990 Ardore (RC). Raffaella Scordo, insegnante di 39 anni, resiste ad un tentativo di rapimento e viene uccisa a martellate.

    Raffaella Scordo, insegnante di 39 anni, fu vittima di un tentato sequestro nella notte tra il 12 ed il 13 luglio nel giardino della propria abitazione di Ardore (Reggio Calabria). Stava rincasando, dopo una passeggiata, insieme al marito, Franco Polito, 49 anni, e ai due figli, Maria Antonietta ed Antonio, 16 e 13 anni. La donna reagì all’aggressione, fu colpita alla testa con un corpo contundente, forse il calcio di una pistola. Arrivò all’ospedale già in coma. Morì il 31 luglio, senza aver ripreso conoscenza.         Articolo di La Stampa del 14 Luglio 1990 Resiste ai rapitori, massacrata a martellale di Enzo Laganà La famiglia tornava a…

  • 21 Dicembre 1989 Bianco (RC). Rapito il florovivaista Vincenzo Medici, 64 anni. Il suo corpo non sarà mai ritrovato.

    Vincenzo Medici, 64 anni, proprietario, insieme al fratello Filippo, di un’azienda florovivaistica di Bianco (RC), un’azienda considerata all’avanguardia e che dava lavoro a molte persone della zona, fu rapito il 21 dicembre del 1989, mentre era al lavoro, da quattro uomini armati e mascherati. Con questo rapimento lo Stato inaugurò la linea dura bloccando tutti i beni della famiglia per impedire il pagamento del riscatto, un intervento che forse chiuse ogni spiraglio di trattativa. Di lui la sua famiglia non ha saputo più nulla, il suo corpo non è mai stato ritrovato. Dopo pochi anni l’azienda fu chiusa.       Tratto da “Dimenticati Vittime della ‘ndrangheta” di Danilo Chirico…

  • 28 luglio 1989 Collecchio (PR). Rapita Mirella Silocchi. “Fu lasciata morire di fame e di sete all’interno di una fossa subendo maltrattamenti di rara ferocia”.

    Mirella Silocchi, moglie di un industriale del ferro, Carlo Nicoli, venne rapita alle 8,30 del 28 luglio 1989 nella sua villa di campagna a Stradella di Collecchio. I banditi, uno in divisa di finanziere, bussarono alla porta, mentre lei parlava al telefono con una parente e la portarono via. Dalle indagini successive si scoprì che fu rapita da una banda di sequestratori che pretendevano cinque miliardi di riscatto per il suo ritorno a casa. Ma a casa non ritornò mai, perché fu lasciata morire di fame e di sete all’interno di una fossa subendo maltrattamenti di rara ferocia. Si scoprì in seguito che Mirella Silocchi era finita in mano ad…

  • 17 Febbraio 1989 Tradate (VA) Scompare Andrea Cortellezzi, 22enne figlio di un piccolo industriale.

    Tradate (VA), Andrea Cortellezzi, 22enne figlio di un piccolo industriale di laterizi, scomparso il 17/02/1989. Ritenuto un ragazzo strano, gli inquirenti non credono al rapimento; polemiche dopo che l’anonima sequestri  ha fatto ritrovare il suo orecchio mozzato. Morì per un’infezione all’orecchio tagliato.           Fonte:  archiviolastampa.it Articolo del 11 luglio 1989 Lo «scomparso» era rapito di Giuseppe Zaccaria I giudici «informati dalla mafia» di un sequestro a Varese mai denunciato In una busta a Locri l’orecchio di un giovane LOCRI. Una lettera vergata con grafia incerta, un portasapone di plastica, e dentro un altro orecchio mozzato. In piena «campagna d’Aspromonte», ieri i giudici di Locri hanno scoperto…

  • 10 dicembre 1988 Vigevano (PV). Ritrovato il cadavere di Gianfranco Trezzi, imprenditore, vittima di sequestro.

    Gianfranco Trezzi gestiva una piccola azienda specializzata in tubi e materiali siderurgici nel milanese. La mattina del 19 settembre 1988, come ogni giorno, l’imprenditore era uscito alle 7 del mattino per andare nei suoi uffici di Vimodrone. Furono i suoi operai a dare l’allarme, perché a mezzogiorno non era ancora arrivato sul posto di lavoro. Subito fu ritrovata l’auto e ci si rese conto della drammaticità della situazione, soprattutto perché l’azienda versava in cattive acque finanziarie. Il 10 dicembre venne ritrovato il cadavere di Trezzi nel giardino della villa vicino Vigevano dove era stato tenuto prigioniero e ucciso subito dopo la richiesta di riscatto. Fu ritrovato in un sacco della…

  • 15 Maggio 1985 Verona. Si è suicidato Marco Padovani, 28 anni. Era stato rapito il 13 Dicembre del 1982 e tenuto segregato, al buio, fino al 23 Maggio del 1983, in una grotta sull’Aspromonte. Suicidio per mafia.

    Marco Padovani aveva 26 anni, quando il 13 Dicembre del 1982 era stato rapito da un commando a Brendola (VI), davanti all’industria di laterizi del padre, e portato in Calabria, tenuto in prigionia in una grotta sull’Aspromonte, senza poter parlare con qualcuno o vedere la luce, se non quella di un flash per una foto poi fatta recapitare ai genitori. Era stato liberato il 23 Maggio dell’anno successivo. Aveva cercato di riprendere a vivere ma non ce l’ha fatta. A pochi giorni dall’anniversario della sua liberazione, il 15 Maggio 1985, si è tolto la vita lasciando questo messaggio: “Non credevo che l’esaurimento nervoso fosse una bestia così brutta. Vado a…

  • 10 novembre 1984 Lagonegro (PZ). Scompare Maria Antonietta Flora, maestra di 27 anni, madre di due bambini. Di lei non si avranno più notizie.

    Maria Antonietta Flora scompare la sera del 10 novembre del 1984. All’epoca aveva 27 anni e insegnava in una scuola materna di Lagonegro. Sposata con un dipendente dell’Enel e madre di due bambini piccoli, la donna esce di casa poco prima delle 19 con la sua automobile: un’Autobianchi A 112 di colore blu. Da quel momento in poi se ne perdono le tracce. La donna avrebbe detto che usciva per andare a fare un’iniezione. Il giorno dopo l’automobile viene ritrovata in una piazzola di sosta dell’autostrada Salerno – Reggio Calabria. Nell’auto ci sono macchie di sangue. Il cadavere non è mai stato ritrovato. Fonte: lagazzettadelmezzogiorno.it         Telefono…