• 5 Novembre 2011 Santa Maria La Carità (NA). Ucciso Carlo Cannavacciuolo, studente 27enne, mentre tentava di prevenire una rapina.

    La sera del 5 novembre del 2011, verso mezzanotte, Carlo Cannavacciuolo è con gli amici e con la fidanzata a festeggiare il suo onomastico a Santa Maria La Carità, piccolo centro nei pressi di Castellammare di Stabia. Dopo i festeggiamenti e la serata trascorsa con gli amici, Carlo va via con la fidanzata e prima di rientrare a casa decide di fermarsi in via Ponticelli. Mentre Carlo e la fidanzata sono fermi in auto, due banditi con il volto coperto e armati di pistola si avvicinano alla vettura e uno dei due infrange il finestrino con il braccio. Il gesto violento e inaspettato provoca la reazione istintiva di Carlo che…

  • 9 Dicembre 2003 Napoli. Claudio Taglialatela, studente di 22 anni, resta ucciso durante un tentativo di rapina

    Claudio Taglialatela, studente universitario di Portici, viene ucciso durante una rapina in via Seggio del Popolo, nei pressi della centralissima via Duomo. Claudio quella sera era in auto e attendeva che un suo amico uscisse dal portone di casa. Mentre aspetta, con il cellulare avverte l’amico che avrebbe fatto il giro dell’isolato. Due tipi sospetti, a bordo di scooter, avevano infatti preso a tenerlo d’occhio. Proprio la scelta di muoversi induce i rapinatori all’azione, i criminali tentano di fermare Claudio esplodendo un colpo in direzione della sua auto. Quel proiettile gli sarà fatale e Claudio verrà ritrovato accasciato sul sediolino con il torace perforato. Il presunto killer, Arturo Raia, trent’anni,…

  • 20 Luglio 1996 San Giorgio a Cremano (NA). Ucciso Davide Sannino, 19 anni, il giorno del suo diploma, per uno sguardo.

    Davide Sannino non ha avuto paura di guardare dritto negli occhi chi, con la violenza, gli ha portato via lo scooter. Il 19 luglio 1996 a Massa di Somma, in provincia di Napoli, Giorgio Reggio intima con la pistola a Davide di cedere il proprio scooter. Davide rimane calmo, consegna le chiavi al delinquente ed ha il coraggio di guardarlo negli occhi. Davide e gli amici erano andati a festeggiare in pizzeria il diploma di odontotecnico appena conseguito. La settimana prima il ragazzo si era anche diplomato maestro di solfeggio e, superati i quiz, era stato chiamato alla visita medica per entrare nell’Arma dei Carabinieri. Davide è stato ucciso soltanto…

  • 14 Agosto 1992 Casalabate (LE). Mauro Maniglio, studente liceale di 18 anni, vittima innocente della guerra tra cosche mafiose.

    Mauro Maniglio, diciottenne brindisino, morì prima di cominciare il quinto ed ultimo anno al Liceo scientifico Monticelli, ucciso da una pallottola che gli tranciò l’aorta poco dopo la mezzanotte tra il 13 ed il 14 agosto 1992. Mauro era assieme al cugino a bordo di una Honda 1000 che percorreva a bassa velocità il lungomare di Casalabate, per divertirsi e incontrare amici e ragazze. Quattro ore prima circa, in un’altra località del Salento, Leverano, un commando armato di fucili d’assalto aveva ammazzato un 19enne appartenente ad un altro clan, e aveva ferito gravemente il ragazzo che era con lui. I killer poi si erano dispersi. Uno di loro si era…

  • 13 Dicembre 1990 Barbariga di Vigonza (PD). Cristina Pavesi, ventidue anni, morì sul colpo a causa dell’esplosione del tritolo posto sui binari del Venezia-Milano dalla mafia del Brenta che stava effettuando una rapina al vagone blindato delle poste.

    Cristina Pavesi era una giovane studentessa di 22 anni di Conegliano che il 13 dicembre 1990, mentre tornava a casa in treno da Padova, perse la vita a causa della deflagrazione di una bomba lanciata dagli uomini della banda di Felice Maniero contro un treno portavalori che transitava parallelamente a quello in cui viaggiava Cristina. Il treno infatti era stato bloccato per compiere una rapina al vagone postale. I passamontagna calati sui volti dei criminali diedero il via alla sparatoria con gli uomini della Polfer. Si decise allora di usare il tritolo, piazzato sui binari, per spezzare in due il convoglio e impadronirsi dei valori del vagone blindato. In quel…

  • 2 ottobre 1987 Staiti (RC). Ucciso Domenico Zappia, 18 anni, colpevole di aver chiesto un passaggio al vero obiettivo dell’agguato.

    Lo studente Domenico Zappia, 18 anni, di Staiti in provincia di Reggio Calabria, fu ucciso il 2 ottobre del 1987. Non era lui l’obiettivo dei killer bensì Antonio Stelitano, di 33 anni, al quale il ragazzo casualmente aveva chiesto un passaggio per tornare a casa dopo la scuola. I due, a bordo di una Fiat 127, furono raggiunti da numerosi colpi di lupara, Stelitano morì sul colpo mentre Mimmo Zappia si spense dopo 5 giorni di agonia in ospedale. Questo duplice omicidio venne inserito nella faida di Motticella che in 7 anni anni, dal 1983 al 1990, lasciò sul campo oltre 50 vittime tra cui gli studenti Pietro e Fortunata…

  • 8 gennaio 1985 Filadelfia (VV). Uccisi Giuseppe Lo Moro, direttore didattico, e il figlio Giovanni (19 anni).

    Il direttore didattico Giuseppe Lo Moro e suo figlio Giovanni Lo Moro, di appena 19 anni, furono uccisi a colpi di pistola la mattina dell’8 gennaio 1985 sulla statale che dall’autostrada porta verso Filadelfia (VV). Padre e figlio erano partiti da Lamezia Terme dove viveva la famiglia per recarsi a scuola. Giovanni frequentava l’ultimo anno del liceo scientifico. Furono ritrovati senza vita e intorno pezzi di carrozzeria disseminati sull’asfalto. Il ragazzo, che era alla guida della macchina, fu ucciso subito mentre suo padre venne inseguito e poi finito con numerosi colpi di pistola calibro 38. Fonte:  vivi.libera.it     Fonte: archiviolastampa.it  Articolo del 8 gennaio 1985 Questa mattina in provincia…

  • 21 aprile 1982 Torre annunziata (NA) Ucciso Luigi Cafiero, 19 anni, perché somigliava al vero destinatario delle pallottole.

    Luigi Cafiero venne assassinato a Torre Annunziata in via Settetermini con undici colpi d’arma da fuoco a soli 19 anni il 21 aprile del 1982, mentre era in auto con la fidanzata. Quattro uomini armati di pistola, si avvicinarono all’auto di Luigi e gli urlarono: «Sei Antonio?». Senza attendere la risposta, esplosero contro di lui undici colpi d’arma da fuoco che lo freddarono all’istante. Solo undici anni dopo, in seguito alle dichiarazioni di un pentito è stato accertato che si trattò di un errore di persona. Fonte Liberanet     fondazionepolis.regione.campania.it Luigi Cafiero viene assassinato il 21 aprile 1982 a Torre Annunziata mentre si trova in macchina con la fidanzata…

  • 10 dicembre del 1976 a Cittanova (RC) ucciso Francesco Vinci, 18 anni, per un errore, in un episodio legato alla faida di Cittanova.

    Francesco Vinci “Ciccio” aveva 18 anni e viveva a Cittanova (RC). Era un leader studentesco, un attivista politico della Fgci; non molto tempo prima di morire, era intervenuto in un’assemblea studentesca, a nome del liceo scientifico che frequentava, nella sala del consiglio comunale. Il suo era stato un discorso contro la ndrangheta, frasi rivoluzionare per l’epoca, per il luogo e per l’età di chi le pronunciava. Per questo in un primo tempo si pensò che l’omicidio fosse una punizione per le sue attività. Le indagini e il successivo processo fecero chiarezza. Quel 10 dicembre del 1976 Francesco Vinci fu vittima di faida. Una faida iniziata a Cittanova nel ’64, come…