• 17 Dicembre 2005 Capodichino (NA). Ucciso Giuseppe Riccio, 26 anni, in un raid contro il proprietario della pizzera dove lavorava.

    Giuseppe Riccio, 26 anni, padre di un bambino di pochi mesi Nicola, è il pizzaiolo ucciso per errore sabato 18 dicembre 2005 a calata Capodichino durante la «spedizione punitiva» organizzata nel ristorante dove il giovane stava lavorando. “Obiettivo del gruppo di persone che sabato sera hanno fatto irruzione nella pizzeria «Donn’Amalia» era il titolare del ristorante. Il «branco» voleva impartire «una lezione» al proprietario del locale con il quale la sera prima aveva avuto un alterco. Sembra che quel venerdì i balordi fossero arrivati con un’auto e due moto davanti al locale. Ripresi  dal titolare, che era uscito fuori perchè i veicoli parcheggiati davanti all’ingresso ostruivano il passaggio – sempre…

  • 2 gennaio 2005 Sant’Anastasia (NA). Muore Francesco Rossi, vittima innocente. Ferito mortalmente per errore il 28 dicembre 2004, mentre giocava a carte con il vero obiettivo del raid punitivo.

    Francesco Rossi, 59 anni, stava giocando a carte insieme all’obiettivo dei killer, all’interno di un circolo ricreativo di Sant’Anastasia (NA) il 28 Dicembre del 2004;  “Fravulella” – questo il suo soprannome – era conosciuto da tutti a Sant’Anastasia, era il capo tifoseria della locale squadra di calcio e fu colpito al petto da una pallottola vagante sparata da dei killer che avevano come obiettivo il suo compagno di giochi, numero uno di una delle due cosche rivali in guerra nel paese, che morì all’istante. Francesco Rossi morì in ospedale il 2 gennaio 2005.       Articolo di La Repubblica del 29 Dicembre 2004  Agguato al bar: un morto e…

  • 6 Dicembre 2004 Casavatore (NA). Ucciso Dario Scherillo, 26 anni, vittima Innocente della Criminalità.

    Aveva appena lasciato l’Autoscuola che gestiva insieme a i suoi fratelli. Dario Scherillo, 26 anni, un ragazzo solare, verso le 20 del 6 dicembre del 2004 era salito sul motorino per andare ad incontrare una persona che frequentava la scuola guida. Quella sera, però, non sapeva che il motorino lo avrebbe portato ad un altro appuntamento, quello con la morte. Nella vicina Secondigliano, era in atto la faida tra gli uomini del boss Paolo Di Lauro, detto “Ciruzzo ‘o milionario” e la cosiddetta “ala scissionista”. Si ammazzavano per il controllo del mercato della droga. Dario incontra il ragazzo che cercava a Casavatore, in via Segrè. Si ferma col suo motorino…

  • 21 Novembre 2004 Napoli. Gelsomina Verde, 22 anni, torturata, uccisa e bruciata all’interno della sua auto.

    Gelsomina Verde è una vittima innocente della camorra, torturata e uccisa a 22 anni nel pieno della cosiddetta faida di Scampia. Il corpo della giovane donna, uccisa con tre colpi di pistola alla nuca dopo ore di torture, fu poi bruciato per nascondere i segni di quelle torture. Era il 22 novembre del 2004. Gelsomina Verde era del tutto estranea alle logiche dei clan. Giovane operaia in una fabbrica di pelletteria aveva avuto una relazione con un ragazzo appartenete agli scissionisti. Questo legame sentimentale si era interrotto alcuni mesi prima dell’assassinio della ragazza. La famiglia di Gelsomina Verde si costituì parte civile nel procedimento penale che si concluse il 4…

  • 6 Novembre 2004 Scampia (NA). Ucciso Antonio Landieri, 25enne disabile; non riesce a sfuggire ad un fuoco incrociato tra camorristi.

    Antonio Landieri, ragazzo disabile di 25 anni, muore il 6 Novembre 2004 in seguito ad una sparatoria in via Labriola, ai confini tra i quartieri Scampia e Secondigliano. Altre cinque persone, tutte incensurate, restano ferite. I sicari sono giunti all’improvviso, facendo fuoco sui ragazzi che stavano giocando a biliardino sotto una struttura in lamiera, utilizzata per la vendita di frutta e verdura. Antonio Landieri ha tentato a fatica di scappare e di  ripararsi nell’androne del palazzo di via Labriola, ma è stato raggiunto da diversi colpi d’arma da fuoco: sul posto sono stati ritrovati, in tutto, 16 bossoli, alcuni dei quali di calibro 9. Da questo tragico evento nasce il…

  • 27 Marzo 2004 Annalisa Durante, vittima innocente di Napoli, aveva 14 anni

    Annalisa Durante, 14 anni, è stata uccisa a Napoli nel quartiere Forcella il 27 marzo del 2004. Annalisa,in compagnia di un’amica e di una cugina, sta chiacchierando sotto il portone di casa quando, Salvatore Giuliano, uno degli ultimi rampolli del clan di Forcella, passa di lì e decide di intrattenersi con loro. Quella sera però Salvatore doveva essere punito perché insieme allo zio Ciro Giuliano, detto “o Barone”, aveva deciso di divenire il padrone incontrastato delle piazze di spaccio del centro storico di Napoli. Così, proprio quella sera, sopraggiungono in Via Vicaria Vecchia, al civico 22, quattro uomini a bordo di due scooter, ingaggiati dal clan Mazzarella, con l’intenzione di…

  • 2 Ottobre 2003 Bari. Resta ucciso Gaetano Marchitelli, 15 anni, durante una sparatoria tra clan.

    Gaetano Marchitelli, giovane studente di 15 anni, che lavorava in una pizzeria per pagarsi gli studi, è stato ucciso a Carbonara, periferia di Bari, il 2 Ottobre del 2003, da dei proiettili destinati a qualcun altro. «Colpevole di trovarsi per lavoro nel luogo in cui si sarebbe dovuta consumare l’esecuzione di un altro uomo – il vero “colpevole” – secondo quelli che sono i perversi e disumani meccanismi del “regolamento di conti” delle organizzazioni criminali».     Articolo di La Repubblica del 3 Ottobre 2003 Sparatoria in strada a Bari. Ucciso un ragazzo di 15 anni di Cristina Zagaria BARI – Stava lavorando come tutte le sere e a 15…

  • 18 giugno 2002 San Severo (FG). Resta uccisa Stella Costa, 12 anni, da proiettili vaganti.

    Stella Costa uccisa a San Severo il 18 giugno 2002. Aveva 12 anni. Uccisa davanti agli occhi della madre da proiettili volanti di una sparatoria. Stella Costa aveva solo 12 anni. Era in strada con la madre per buttare la spazzatura e stava salutando un’amichetta insieme a tanta altra gente: era quasi mezzanotte, ma era una di quelle serate estive molto calde. Aveva appena attraversato la strada per salutare un’amica prima di tornare a casa e all’improvviso è stata travolta dai proiettili. Fonte: Vittime innocenti di mafia a Foggia       Fonte: archiviolastampa.it Articolo del 20 giugno 2002 Sparatoria per strada, muore a 12 anni FOGGIA, TRAGEDIA DURANTE UN…

  • 12 Luglio 2001 Bari. Michele Fazio, 16 anni, vittima innocente di un commando che voleva colpire un boss del clan barese Strisciuglio.

    Michele Fazio morì a soli 16 anni, il 12 luglio del 2001, nei pressi della sua abitazione nel centro storico di Bari. Michele Fazio è Vittima innocente di una guerra di mafia. Stava tornando a casa dopo una serata con gli amici, quando si trovò in mezzo ad uno scontro a fuoco tra i clan rivali Capriati e Strisciuglio.         Fonte:  archiviolastampa.it Articolo del 14 luglio 2001 Scambiato per boss, due colpi alla nuca di Tonio Attino Vittima dei clan un ragazzo di 16 anni colpito a Bari Garzone in un bar, rincasava dopo un giorno di lavoro BARI ~ Nella città vecchia, assediata da carabinieri e…

  • 13 Marzo 2001 Surbo (LE) Resta ucciso Antonio Della Bona, operaio di 33 anni, padre di due bambini, mentre era nel bar “Mille Foglie”. Innocente vittima di una guerra tra clan.

    Il 13 marzo del 2001 fu assassinato per sbaglio l’operaio Antonio Della Bona trovatosi per caso nella traiettoria dei proiettili che uccisero il pregiudicato Fabrizio Negro. Fonte: vivi.libera.it           Fonte:  ricerca.repubblica.it Articolo del 15 marzo 2001 ‘Qui si muore gratis’ di Davide Carlucci «Ai suoi figli non abbiamo ancora detto niente. Del resto, come si fa a spiegare, a due bimbi di due e cinque anni, che il loro papà è morto per sbaglio? Non riusciamo a spiegarcelo noi…». Il fratello di Antonio Della Bona, ucciso per un errore nel Bar «Mille sfoglie» di Surbo, insieme al vero obiettivo del massacro, Fabrizio Negro, è un uomo…