Vittime mafia

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  • 2 luglio 1991 Maletto (CT). Restano uccisi Maria Minissale, 30 anni, con i figli Simona, 8 mesi, e Claudio Sanfilippo, 8 anni, nell’incendio, causato dal racket delle estorsioni, della macelleria sottocasa.

    Luglio 2, 1991 /

    Una madre e due bambini uccisi dalla mafia per pochi soldi. Doveva essere un avvertimento, è stata una strage. A Maletto, paese vicino a Catania, un attentato del racket ha fatto quattro morti e tre feriti. Le vittime sono Maria Minissale, 30 anni, i figlioletti Claudio Sanfilippo, di 8 anni, e Simona Sanfilippo, di otto mesi. Nell’esplosione, dovuta ai gas del liquido infiammabile, è morto anche uno degli attentatori.       Fonte: ricerca.repubblica.it Articolo del 3 luglio 1991 IN FIAMME IL PALAZZO, STRAGE DI RACKET di Attilio Bolzoni MALETTO. L’Anonima Estorsioni porta la morte in un tranquillo paese ai piedi dell’Etna. Un massacro per dieci milioni non pagati, una…

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  • 21 Maggio 1991 Napoli. Ferito a morte il comandante di marina in pensione Vincenzo Ummarino, durante una sparatoria tra clan rivali.

    Maggio 21, 1991 / No Comments

    Vincenzo Ummarino, comandante di marina in pensione, viene ucciso per errore con un colpo alla nuca durante una sparatoria nei Quartieri Spagnoli a Napoli il 21 maggio 1991. Tre Killer sparano su un’auto in sosta ma gli occupanti rispondono al fuoco. Il povero Vincenzo Ummarino si trova nella scia dei colpi e cade al suolo in una pozza di sangue. Muore poco dopo il ricovero in ospedale. I carabinieri accorsi sul posto riescono a bloccare i killer che stavano provando a scappare: si tratta di Salvatore Frattini, 33 anni, Rosario Ugon, 23 anni, e Giovanni Matarrese di 22. Gli arrestati risultano essere affiliati al clan Mariano al centro di varie…

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  • 18 Aprile 1991 Villa Literno (CE). Salvatore Richiello, bambino di 12 anni, viene ucciso per non lasciare testimoni insieme al padre ed al fidanzato della sorella.

    Aprile 18, 1991 / No Comments

    Salvatore Richiello viene ucciso a Castelvolturno a soli 12 anni mentre si trova in auto insieme al padre Michele e ad un amico, Pellegrino De Micco, morti anch’essi. Il dodicenne e il padre erano saliti sull’auto di Pellegrino De Micco per fare un giro per il centro di Castelvolturno. De Micco aveva precedenti penali ed era il vero obiettivo dell’agguato mortale. Per l’omicidio è stato condannato all’ergastolo il boss Michele Zagaria e a 15 anni il pentito Luigi Diana. 30 anni di reclusione per l’esponente del clan dei Casalesi Pasquale Apicella. 21 aprile 1991 Fonte:  fondazionepolis.regione.campania.it     Fonte: ricerca.repubblica.it Articolo del 21 aprile 1991 AVEVA SOLO 12 ANNI I…

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  • 10 aprile 1991 Lentini (SR). Assassinati Cirino Catalano, 23 anni, e Salvatore Motta, 26 anni, in un agguato contro un mafioso. Vittime di una guerra di mafia.

    Aprile 10, 1991 /

    Cirino Catalano, 24 anni,  e Salvatore Motta, 26 anni, erano in un bar di Lentini (SR) il 10 aprile del 1991, quando un commando mafioso entrò sparando contro Salvatore Sambasile, morto anche lui, colpevole di fare affari (illeciti) senza renderne conto al capomafia.   Cirino Catalano, ragazzo di 23 anni, ucciso a Lentini per errore in un bar. Era titolare di un negozio di abbigliamento. Fonte: vivi.libera.it     Fonte: archivio.unita.news Articolo del 11 aprile 1991 Spietata esecuzione nel giro del racket e degli appalti Lentini, strage mafiosa in piazza È la guerra per il dopoterremoto? di Ninni Andriolo A Lentini, uno dei comuni  simbolo  del  terremoto del 13 dicembre,…

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  • 29 Marzo 1991 Cercola (NA). Giuseppe Piccolo, ragazzo di 14 anni, viene colpito mortalmente da un proiettile vagante esploso nel corso di una sparatoria tra camorristi.

    Marzo 29, 1991 / No Comments

    Giuseppe Piccolo viene ferito gravemente il 27 marzo 1991 in Piazza del Municipio a Cercola. Giuseppe, 14 anni, trascorre uno dei tanti pomeriggi con gli amici quando una lite per la viabilità si trasforma in una sparatoria. Due pregiudicati, Pasquale Cirielli, 19 anni, e Bruno Gallo, 21, tornano in piazza armati di pistola dopo aver avuto una discussione violenta con un altro automobilista. Quest’ultimo era stato aggredito fisicamente dai due pregiudicati che successivamente erano stati a loro volta bastonati da alcuni affiliati al clan Troise. Dal gruppo di camorristi che stazionava in permanenza nei pressi del monumento ai caduti si staccano due uomini: Antonio Ferriero e Gianfranco Ponticelli. Sarà proprio…

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  • 23 marzo 1991 Catania. Ucciso Filippo Parisi, aiuto panettiere di 17 anni, al posto del proprietario del panificio dove lavorava.

    Marzo 23, 1991 /

    Filippo Parisi era un ragazzo di 17 anni, ucciso al posto del proprietario del panificio presso il quale lavorava. Era il 23 marzo del 1991 a Catania. La vittima designata era Giovanni di Maria, che verrà poi ucciso poco dopo l’11 aprile. Di solito Filippo apriva la saracinesca del panificio con il proprietario, ma da pochi giorni aveva ricevuto un piccolo aumento dello stipendio per assolvere quel compito. Fonte:  vivi.libera.it       Fonte: corriere.it Articolo del 10 gennaio 2020 Roberto Cannavò: «Piango ogni giorno per aver ucciso un panettiere innocente» di Giusi Fasano L’ex killer della mafia, 53 anni, ha ammazzato 13 persone, ma nel 1991 sbagliò bersaglio e…

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  • 20 Marzo 1991 Casarano (Lecce) Scompare la piccola Angelica Pirtoli, bambina di 2 anni. Il suo corpo verrà ritrovato il 5 Maggio 1999 nelle campagne di Matino, a pochi chilometri da quello della madre, Paola Rizzello, ritrovato due anni prima.

    Marzo 20, 1991 / 2 Comments

    Quello di Angelica Pirtoli, una bambina di poco più di 2 anni, è uno dei delitti più atroci e crudeli avvenuto in Italia. Sua mamma, Paola Rizzello aveva 27 anni. La bimba fu dapprima ferita e lasciata agonizzante sul cadavere della madre. Poi, dopo qualche ora, gli assassini infierirono sulla piccola, afferrandola per un piedino e sbattendola ripetutamente su un muretto. Il corpo di Angelica è stato ritrovato nel maggio del 1999, dopo otto anni dal suo assassinio, a pochi chilometri dal terreno in cui fu rinvenuta la madre strangolata. Il duplice omicidio si è scoperto essere legato alla criminalità organizzata e alla Sacra Corona Unita: fu ordinato dalla moglie…

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  • 6 Gennaio 1991 Sant’Onofrio (VV). Francesco Augurusa, 45 anni, e Onofrio Addesi, 38 anni, vittime incolpevoli di una faida famigliare per il controllo del territorio. Nella sparatoria furono ferite altre 10 persone.

    Gennaio 6, 1991 / 1 Comment

    Francesco Augurusa, operaio, 44 anni, fu ucciso insieme a Onofrio Addesi, 39, suo collega di lavoro, il 6 gennaio del 1991, nella piazza Umberto I di Sant’Onofrio, in provincia di Vibo Valentia, mentre aspettava il figlio davanti alla porta del bar. Erano passate da poco le 11 quando un’auto, un’Alfa 33, comparve improvvisamente sulla scena. A bordo un commando con l’ordine di uccidere gli uomini di un clan rivale. Era in atto una guerra tra le famiglie dei Bonavota e dei Petrolo che aveva lasciato sul campo già altre vittime. Ma gli interessati capirono subito cosa stava per accadere e si mischiarono alle persone presenti in piazza, nella speranza di…

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  • 21 Novembre 1990 Melilli (SR). Resta ucciso Pietro Caruso, 30 anni. Vittima “per caso”

    Novembre 21, 1990 / No Comments

    Pietro Caruso, trentenne originario di Augusta, è stato ucciso il 21 novembre del 1990 in contrada Moncino, a due chilometri di distanza da Villasmundo, frazione di Melilli (SR). Viaggiava in sella alla sua motoretta quando un’auto, senza controllo in quanto il guidatore era stato colpito a morte da due sicari, lo ha investito causandone la morte.       Tratto da L’Unità del 22 Novembre 1990 Cinque morti in poche ore tra Caltanissetta e Siracusa. Ferito anche un carabiniere Cinque morti e tre feriti si vanno ad aggiungere all’elenco sterminato delle esecuzioni mafiose in Sicilia. Stragi che si consumano sotto gli occhi di tutti, sempre di più nei luoghi pubblici,…

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  • 27 Ottobre 1990 Taranto. Giuseppe Orlando, commerciante di 33 anni, viene colpito a morte da proiettili destinati a dei pregiudicati.

    Ottobre 27, 1990 / No Comments

    Giuseppe Orlando, commerciante di 33 anni, gestiva una salumeria a Taranto. Venne ucciso per sbaglio, davanti all’ingresso della sua bottega, in un agguato avvenuto la sera del 27 ottobre 1990 nel quartiere Tamburi. A sparare, secondo i primi accertamenti, furono alcune persone a bordo di un’automobile. Gli inquirenti ritennero sin da subito che l’agguato fosse diretto nei confronti di altre due persone, rimaste anch’esse ferite, che in quel momento stavano passando a piedi davanti alla salumeria. (Libera Memoria)       Articolo da L’Unità del 28 Ottobre 1990 Taranto Commerciante ucciso per errore in un agguato Un commerciante è stato ucciso – forse per sbaglio – in un agguato compiuto…

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