• 22 Marzo 1995 Palermo, ucciso Giammatteo Sole. Il suo unico torto fu essere il fratello di una ragazza fidanzata con il figlio del boss.

    Giammatteo Sole nato a Palermo il 20/04/1971, ragazzo per bene, cresciuto in una famiglia molto unita, e con i veri valori della vita, amava il suo lavoro e la sua squadra di calcio, ma soprattutto amava tanto la sua famiglia…. Una sera “come tante”, verso le 20.30 i familiari vedendo che non rincasava, e telefonando invano al suo ufficio, non si ebbero più notizie sue… Fu ritrovato la mattina successiva privo di vita. Moriva così per errore un giovane innocente per mano mafiosa, era il 22 Marzo del 1995. Veniva così riconosciuto vittima di mafia, ovvero, VITTIMA INNOCENTE DEL TERRORISMO E DELLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA con Decreto n.VT/1186 del 20/01/2000. Fonte:…

  • 17 Febbraio 1995 Belmonte Mezzagno (PA). Giovanni Salamone fu ucciso in una macelleria in un agguato contro uno dei proprietari.

    Giovanni Salamone, 34 anni, portinaio dell’Ospedale di Palermo, fu ucciso a Palermo il 17 febbraio del 1995. Stava comprando la carne in una macelleria quando fecero irruzione dei sicari mandati a uccidere il figlio del titolare del negozio, presunto appartenente ad una famiglia vicina ad un clan mafioso rivale, che rimase gravemente ferito, così come rimase ferito un altro avventore della macelleria. Salamone morì poco dopo il ricovero in ospedale, era sposato ed aveva due bambini di 14 e 7 anni.   Articolo de La Stampa del 19/02/95 Nel mirino del commando mafioso c’era il figlio del titolare della macelleria Agguato nel negozio, ucciso per errore Palermo, un altro cliente…

  • 12 Dicembre 1994 Pianura (NA). Palma (Palmina) Scamardella, resta uccisa da un proiettile destinato ad un camorrista.

    Il 12 dicembre 1994 Palma Scamardella viene assassinata per caso in un agguato di camorra. Era madre di una bimba di 15 mesi e nipote della vittima designata, Domenico Di Fusco “Mimi’ uocchie ‘ e brillante”, fedelissimo dei fratelli Lago. Il bersaglio non è stato raggiunto, ma una pallottola ha colpito la donna alla testa. Le palazzine abitate da zio e nipote a Pianura, periferia di Napoli, sono adiacenti. Palma Scamardella era sulla scala esterna della sua abitazione, nascosta dal fogliame quando i sicari sono entrati in azione, hanno scorto una sagoma che si muoveva e hanno premuto il grilletto. Nota da  fondazionepolis.regione.campania.it       Articolo del Corriere della…

  • 2 marzo 1994 Vittoria (RG). Assassinato in un agguato Raffaele Blanco 18 anni. Stava viaggiando in auto con quello che a breve sarebbe dovuto diventare suo cognato.

    Raffaele Blanco, 18 anni è stato assassinato in un agguato il 2 marzo del 1994, a Vittoria (RG), in località Scoglitti, mentre era in auto con quello che, a breve, sarebbe diventato suo cognato. Il cognato, ferito, riuscì a fuggire; il corpo di Raffaele fu ritrovato, dietro segnalazione anonima, dopo qualche giorno in fondo ad un pozzo. Il fidanzato della sorella, 17 anni, ignara della situazione,  era “un uomo legato ai clan criminali della zona che, proprio negli anni dell’adolescenza di Raffaele, stava conducendo una sua guerra personale per conquistarne i vertici. In quegli anni Vittoria usciva da una guerra di mafia violentissima”. Dopo alcuni mesi i colpevoli dell’omicidio sono…

  • 1 agosto 1993 Santa Maria di Licodia (CT). Fabio Garofalo, 18 anni, ucciso perché testimone di una sparatoria

    La sera dell’1 agosto 1993 Fabio Garofalo , 18 anni, impegnato in servizi di volontariato a favore degli anziani per conto dell’Azione cattolica del paese, si trovava all’interno della sala giochi Papillon di Santa Maria di Licodia (CT. Fu ucciso perché testimone di una sparatoria per una resa di conti tra due estorsori in cui rimase ferito il figlio del gestore dell’esercizio commerciale, vero obiettivo del killer.     Fonte:  ricerca.repubblica.it  Articolo del 3 agosto 1993 AGGUATO AL BILIARDO DICIOTTENNE UCCISO PER ERRORE CATANIA – Era andato a fare una partita a biliardo nella sala-giochi del paese, ma è stato ucciso dal killer che poco prima aveva sparato ad un…

  • 21 giugno 1993 Roma Scompare Domenico Nicitra, bambino di 11 anni, ucciso per vendetta trasversale o perché testimone dell’omicidio dello zio.

    Domenico Nicitra, undici anni, era il figlio del boss di Palma di Montechiaro Salvatore Nicitra. Scomparve a Roma il 21 giugno del 1993 insieme allo zio Francesco. Al momento del rapimento, il padre del piccolo, siciliano di nascita ma da quasi sempre a Roma, era già in carcere. Era considerato il re delle bische ed era legato ad ambienti criminali. Il corpo di Domenico non è stato mai ritrovato. Due le ipotesi sulla sua morte: una vendetta trasversale o la sua eliminazione per evitare potessero sopravvivere testimoni dell’omicidio dello zio. (Fonte:  memoriaeimpegno.it )     Fonte: ricerca.repubblica.it Articolo del 10 luglio 1993 UN RAPIMENTO DI SERIE B di Guglielmo Pepe…

  • 5 Novembre 1992 Seconda strage di Racalmuto (AG). Carmelo Anzalone, 32 anni, vittima innocente in un regolamento di conti.

    Carmelo Anzalone era ritornato al paese per la ricorrenza dei morti, come ogni anno. Prendeva il treno a Viterbo, dove era emigrato e dove lavorava ormai da diversi anni. Arrivava una settimana prima della festività dei defunti a Racalmuto. L’aspettava contenta la vecchia madre. Trascorreva la mattinata al cimitero per una visita alla tomba del padre, durante il resto della giornata andava in giro a fare visita ai tanti amici e parenti. Organizzava qualche cenetta in casa della madre per “l’augurio” di stare insieme ai suoi paesani. In quel tardo pomeriggio del cinque novembre del 1992 Carmelo Anzalone era andato in macelleria per comprare il necessario per la cena che…

  • 7 settembre 1992 Colonie Padane (CR). Colpito a morte Antonio Muto, 39 anni, stava giocando a carte in un bar con il vero obiettivo dell’agguato.

    Antonio Muto, 39 anni, originario di Cutro in provincia di Catanzaro, morì il 7 settembre del 1992 per le gravi ferite riportate in un agguato avvenuto il giorno prima a Cremona. Due killer agirono all’interno del bar Baracchino per uccidere Ruggiero Dramore, anch’egli calabrese. L’agguato era legato a vicende di ‘ndrangheta. Muto fu colpito per errore. Fonte:  vivi.libera.it     Fonte:  ilcrotonese.it Articolo del 5 marzo 2004 Omicidi di Cremona, il pm chiede 6 ergastoli di Damiano Lacaria Due persone ammazzate, altre due ferite, tutte di Cutro. Undici anni fa, il 6 settembre del 1992, alle quattro del pomeriggio si trovavano all’interno di un bar di Cremona, località Colonie Padane,…

  • 14 Agosto 1992 Casalabate (LE). Mauro Maniglio, studente liceale di 18 anni, vittima innocente della guerra tra cosche mafiose.

    Mauro Maniglio, diciottenne brindisino, morì prima di cominciare il quinto ed ultimo anno al Liceo scientifico Monticelli, ucciso da una pallottola che gli tranciò l’aorta poco dopo la mezzanotte tra il 13 ed il 14 agosto 1992. Mauro era assieme al cugino a bordo di una Honda 1000 che percorreva a bassa velocità il lungomare di Casalabate, per divertirsi e incontrare amici e ragazze. Quattro ore prima circa, in un’altra località del Salento, Leverano, un commando armato di fucili d’assalto aveva ammazzato un 19enne appartenente ad un altro clan, e aveva ferito gravemente il ragazzo che era con lui. I killer poi si erano dispersi. Uno di loro si era…

  • 12 Luglio 1992 Villa di Briano (CE). Restano uccisi Luigi Sapio e Egidio Campaniello, due pensionati, in un raid contro un boss di camorra.

    Egidio Campaniello e Luigi Sapio erano amici di lunga data, entrambi pensionati e residenti nel paesino di Villa di Briano. Il 12 luglio 1992, all’uscita dalla Chiesa di via Sant’Agata, i due amici vengono coinvolti nell’agguato diretto a colpire Nicola Cecoro, uno degli ultimi “sopravvissuti” di quella Camorra che aveva sfidato Francesco Schiavone. Un agguato tra la folla, la macchina di Cecoro bersagliata dai proiettili piomba sulle persone in uscita dalla chiesa. Egidio e Luigi, investiti dall’auto rimasta senza controllo, verranno inoltre colpiti da proiettili alla testa e alle gambe. La storia di Egidio Campaniello e Luigi Sapio è raccontata nel libro di Sabrina Ramacci ed Emanuele Boccianti “Italia giallo…