• 9 ottobre 2018 Scaliti di Filandari (VV). Scompare Francesco Vangeli, 23 anni, vittima di lupara bianca.

    Francesco Vangeli, ventisei anni, è scomparso da Vibo Valentia il 9 ottobre 2018. La sua fidanzata aveva avuto una breve relazione con il nipote di un boss di ndrangheta. Per la procura proprio il giovane malavitoso avrebbe attirato Francesco in una trappola per ucciderlo. Al centro del caso l’amore per la ragazza contesa e la paternità del bimbo che portava in grembo. (fonte: fanpage.it)       Fonte:  lacnews24.it Articolo del 27 ottobre 2018 Scomparsa di Francesco Vangeli, il fascicolo sulla scrivania del procuratore Gratteri di Pietro Comito I carabinieri continuano con le indagini che vedono la collaborazione tra Dda di Catanzaro e Procura di Vibo. Una storia d’amore spezzata…

  • 23 Febbraio 2012 Gioia Tauro (RC). Scompare Fabrizio Pioli, elettrauto di 38 anni. «Morire per un incomprensibile “senso dell’onore” tradito da Facebook».

    L’unica colpa di Fabrizio Pioli, ragazzo di Gioia Tauro (RC), è stata di essersi innamorato di Simona, una ragazza di 24 anni, separata, con un bambino di 4 anni. Un amore, nato su Facebook, non gradito dai parenti di lei. Fabrizio fu fermato il 23 febbraio del 2012, all’uscita dall’abitazione della ragazza, che chiamò le forze dell’ordine per cercare di salvarlo, e per più di un anno non se ne è saputo più nulla, nonostante gli sforzi delle forze dell’ordine per ritrovarlo. Il corpo ritrovato il 2 marzo 2013 grazie alle indicazioni del padre della ragazza, autoaccusatosi dell’omicidio, sorvegliato speciale di ps e in passato coinvolto e poi prosciolto nell’inchiesta…

  • 14 Ottobre 2010 Aversa (NA). Pietro Capone, 23 anni, è stato ucciso dal figlio di un boss dei Casalesi che molestava la giovane moglie.

    Pietro Capone, imbianchino di 23 anni, di Aversa (NA), padre di un bambino di due anni, è morto in ospedale il 14 ottobre del 2010, la giugulare recisa dal figlio diciottenne di un boss dei casalesi che infastidiva la sua giovanissima moglie di 21 anni. Durava già da mesi, così, dopo l’ultimo episodio, nonostante lo conoscesse di fama, anche perché abitavano nello stesso quartiere, decise di andargli a parlare. È nata una discussione che è degenerata. Il figlio del camorrista ha estratto un coltello a serramanico e gli ha sferrato una serie di fendenti, lo ha lasciato a terra ed è scappato a bordo di una minicar. Soccorso in ospedale,…

  • 27 ottobre 2009 Amelia (TR). Scompare Barbara Corvi, vittima di lupara bianca.

    Barbara Corvi è sposata con Roberto Lo Giudice, fratello di Antonio detto “il nano”, oggi pentito. Vittima della lupara bianca, scompare il 27 ottobre del 2009, dopo che il marito scopre la sua relazione extraconiugale: il bimbo che cresceva nel suo ventre era di un altro uomo. Anche Angela Costantino, sua cognata, rimasta incinta per tradimento, sposata a un altro Lo Giudice di Reggio Calabria, era stata uccisa nel 1994. Fonte  Sdisonorate, le mafie uccidono le donne – Ass. Da Sud       Fonte:  chilhavisto.rai.it Reggio Calabria, 14/4/2012 – Angela Costantino, il cui cadavere non è mai stato trovato, fu assassinata da parenti del marito, boss detenuto. La squadra…

  • 6 gennaio 2005 Casignana (RC). Ucciso Salvatore Favasuli, 20 anni, parrucchiere. Ucciso per una questione di onore.

    C’è anche un altro omicidio che riporta a San Luca e chiama in causa l’onore delle cosche. Una morte destinata a scatenare la riapertura della guerra tra cosche. È quella di Salvatore Favasuli, parrucchiere ventenne di Africo, ucciso a Casignana il 6 gennaio 2005. Lo ammazzano per una partita di droga da saldare e soprattutto perché aveva un relazione segreta con la donna di uno ’ndranghetista durante la sua carcerazione: il giovane Domenico Giorgi della cosca dei «Boviciani» di San Luca, nipote del boss Antonio Cordì «u Ragiuneri» di Locri. (Fonte Dimenticati, di Alessio Magro e Danilo Chirico).         Fonte:  ntacalabria.it 0 Operazione “Epifania”, Giorgi uccise Favasuli…

  • 24 settembre 2004 Locri (RC). Muore in ospedale Massimiliano Carbone, 30 anni, a seguito delle ferite riportate nell’agguato mafioso del 17 settembre. La famiglia ancora in attesa del riconoscimento della verità e di giustizia.

    Massimiliano Carbone morì all’ospedale di Locri, il 24 settembre del 2004, a seguito delle ferite riportate in un agguato mafioso avvenuto pochi giorni prima, il 17 settembre. Aveva 30 anni ed  aveva avuto una storia con una donna sposata e più grande di lui. In pochi sapevano però che il figlio di quella donna era anche figlio di Massimiliano. Era nato quando Massimiliano aveva 25 anni. Il giovane era pronto ad assumersi le sue responsabilità, ma la donna non volle, preferendo continuare a far finta di nulla. A un certo punto, Massimiliano decise di uscire allo scoperto rivendicando la sua paternità per via legale. Ma qualcuno evidentemente volle evitare clamori.…

  • 11 Luglio 2002 Curinga (CZ). Scompare Santo Panzarella, 29 anni. Forse era l’amante della moglie di un boss. Vittima di lupara bianca.

    Santo Panzarella aveva 29 anni quando il 10 luglio 2002 scomparve nel nulla da Curinga (CZ), uno dei paesi del cosiddetto “triangolo della lupara bianca” per i tanti scomparsi. L’ultima volta che lo videro era alla guida della sua Alfa Romeo 164 trovata poi incendiata nei pressi di un fiume. Si dice fosse l’amante della moglie di un boss. Per questo è stato assassinato e il suo cadavere, fatto a pezzi, è stato fatto scomparire. Da intercettazioni telefoniche ed ambientali è emerso che il giovane sarebbe stato attirato con una scusa in un’area nella zona industriale ex Sir di Lamezia e qui gli sarebbe stato sparato un colpo di pistola…

  • 19 Gennaio 1995 a Teverola (CE), ucciso Genovese Pagliuca, 25 anni, garzone di macelleria

    Genovese Pagliuca il 19 gennaio 1995 viene ucciso da esponenti del clan dei casalesi perché si ribella alle violenze subite dalla fidanzata Carla. Tutto comincia nell’estate del ’93. Carla, un’avvenente parrucchiera di 24 anni, lavora sodo perché spera di sposare presto Genovese. Non sa, però, che Angela Barra – amante del boss Francesco Bidognetti, numero uno della mala nell’entroterra casertano – l’ha adocchiata da tempo: attraverso la vetrina della sua gelateria, la donna segue i movimenti di quella ragazza. La scruta, l’avvicina e alla fine riesce a farsela amica. È settembre, quando Carla bussa alla porta di Angela: ha litigato con i genitori, è andata via di casa e chiede…

  • 16 Settembre 1994 Filadelfia (VV). Scompare Francesco Aloi, 22enne. Vittima di lupara bianca. Di lui ritrovano un piede in una scarpa da tennis, arenato su una spiaggia.

    Francesco Aloi è scomparso il 16 settembre 1994. Ha ventidue anni, è originario di Pizzo ma vive a Filadelfia. Quel pomeriggio dice di dover incontrare degli amici di un paese vicino, esce di casa e non ritorna più. La sua Audi viene ritrovata qualche giorno dopo vicino alla stazione di Lamezia, ma nessuno crede a un suo allontanamento volontario. Non si hanno notizie del ragazzo fino al febbraio del ’95, quando sulla spiaggia di Calamaio, a Pizzo, un pescatore fa una macabra scoperta: sulla riva c’è un piede in decomposizione, avvolto da una scarpa da tennis. Il giorno della scomparsa, Francesco indossava scarpe simili, stessa marca e stesso modello. Le…

  • 16 marzo 1994 Reggio Calabria. Scompare Angela Costantino, 25 anni, madre di quattro figli, uccisa per aver tradito il marito boss della ‘ndrangheta

    Angela Costantino, venticinque anni e madre di quattro figli, scomparve dalla sua casa di Reggio Calabria il 16 marzo 1994. Era moglie del boss della ‘ndrangheta Pietro Lo Giudice, detenuto nel carcere di Palmi. Dopo 18 anni, grazie alle rivelazioni di alcuni pentiti si è saputa la verità. Angela Costantino è stata strangolata in casa ed il suo corpo fatto sparire, condannata a morte dalla famiglia del marito per averlo tradito mentre lui era in carcere.       Fonte:  repubblica.it  Articolo del 14 aprile 2012 Tradì il marito boss mentre era detenuto Così madre di 4 figli fu uccisa dai parenti Operazione contro la cosca Lo Giudice a Reggio…